Vita Nova - anno III - n. 5 - maggio 1927

I z1ar1e della Francia uscita dalla grande conflagrazione mondiale e invoca, per superare tutte le difficoltà, un raddoppiamento di sforzi e una r,iduzione di spese, rimedi i senza dei quali la piaga finanziaria si invelenisce e diventa inguaribile. l1 1 ri,m~dio è tale che non è ind,icato per far bene soltanto alla salute economica della Francia. GIACOMO DONA TI CRONACA FINANZIARIA lii rap1ido miglioramento dei cambi nei r.iguardi della lira verificatosi ne1 l mese di apri,le non può essere causa di compiaci,m-ento per tutti g·li italiani che hanno compreso nell'ormai famoso discorso d,i Pesaro la vo,lontà fasci sta per il rafforzamento della valuta nazionale ad . ogn1 costo. I risultati raggiunti durante glli otto mesi de'lla politica finanziaria tenacemente voluta d~l Capo del Governo sono tali da provare non solo ila sua perfetta possibilità di rea,lizzazione, ma anche la sua sana e produttiva fondatezza. lnf atti mentre da tensione dei cambi si è temperata fino a ripiegare suHe cifre del 24, .i,lmo,vimento della bilancia commercia:le si sv,iluppa in un tempo sen1pre meno sfavorevole con l'Italia e la reale situazione econo,mica nazionale appare assai superiore al.la media europea, anzi decisamente ·miglio,re di quellla di altri paesi. A raggiungere tali :mete hanno concorso sopratutto ,i seguenti fattori : le giuste direttive e I.a ,perfetta tecnica della politica moneteria, seguita e-d imposta sul consolidamento del debito fluttuante, sulla emissione del ,nuovo prestito •e su,l severo contrdlilo dei cambi, nonchè su di una r,igida ,limitazione deltla circolazione, avviata verso una progressiva deflazione, compensata con l'aumento di v~lo•cità ,della circolazione ,stessa ;. il risooarnento deJla politicq creditizia e la vig,i.lecura • RASSEGNE del!la discip·l:ina de1 lle va-Iute estere, affluenti per varie correnti in Italia. Infine 1bisogna considerare I' aumentata fiducia d,ei r,ispa11miatori italiani e !lai fiducia del capitale estero·, dhe 1si è mani,festata anche attraverso i recenti prestiti, concessi a vari ordini dell'attiv,ità nazionale. Tiutto ciò •si risolve in un assetto monetario, che ha una influenza notevo;le 1Sui cambi della no,stra lira alll'estero. Senza dubbio lo svilupipo progressivo di questa politica impone se1mpre più urgenti la revision,e e la rielaboraz1one di taluni aspetti tecnici ed econo,mico per un maggiore rendimento organ1ico. Ma tale problema dev'essere affrontato in Italia, con pronta e ·larga visione, tenendo presente il nuovo regim,e sindacale e corporativo, la necessità della eliminazione di fattori perturbatori di ord,ine socialle e chiamando ad una co.f1aborazione sempre intensa le diverse forze del lavoro. Questa diretta correlazione tla polit,ica corporativa e finanziaria è al,la ·base <le1 l progresso italiano, come ben notava .l'on. Be1luzzo nel suo recente discorso. Tutto ciò non va d1 i•menticato. Come anche non v,a dimentica 1 to ,che non hanno reso e non rrendono certo un ,buon servizio al P·aese quei gio1 rnali ahe hanno· puJbblicato o pubbllicano articoli e notizie ottimistiche a rutto 1spiano. In mat~ria finanziar,ia •e partico,larmente nel ·periodo, storico che va attraversando il' Italia bisogna essere cauti e ponderati. Gli articoli eccessivamente ottimisti circa la rivalutazione della no·stra ,moneta sono danno,si quanto quel 1 l1 i ispirati a peSrsimismo,. Bisogna ricordare che I' attuale ottimismo• - ove si esageri - può servire a destare eècessive p,reoccupazioni nelHe sf.ere indu-. str,ia~i e commercia1li prospettando conseguenze contrarie e sproporzio ... nate alla reale situazione. Bisogna insomma considerare ]e cose con senso ,di equilibrio. ·Comunque, è indu,bitato che iii disco•rso antisvaluitazionista pronunciato a Pesaro dal Capo del Governo è 1stato coronato dal più ieo·mBiblioteCa Gino 1anco • 331 p1 leto e assoluto successo. Un successo dhe è ,andato a.I di là di og•ni previsione, ohe ha realizzato i più tangi1bi 1 li risulltati in tutti i campi : ha debelllato una pericolosissima mentalità deprezzamentista, diciamolo pure, disfatt~sta d,eJ.la lira, che si ,era insinuata in varie categorie economiche de.Ila Nazione per un complesso di cause, deMe quali una su tutte le altri preminente : id ero.Ho ' dei franchi. Ha creato la fiducia ne1lla lira ~ aill'interno •e alH',estero. Ha impregnato i datori di capitali esteri di una vera frenesia a investire le iloro disponi1biltà nel nostro Paese. Ha costituito poss•entemente le scorte d-i divisa 1estera a nostra disposizione per la driscipJina della divisa. In seguito alla po1 litica monetaria del. Capo del Go,verno, che è stata guidata no•n solo col più alto senso di responsabi,lità per il prestigio deMa Nazione, ma anche col p1iùpronto e •geniale :intuito del più provetto e abile banchiere, ,la spe-: culazione intemazio1na1 le - ha commenrtato !Mlario A·~berti - che si era illusa di poter prendere il sopra vvento ,sui mov.iimenti d,dla lira e a foggiarla a suo p,iacimento, è stata piegata da Mussolini nel senso di asservire a1 l •miglior ,servizio del1 'interesse :itailianoj: •e cioè a queHo dii fomi,re aJll' Istituto d,ei Cambi uno « stock » 1srupplementare di va- •lurte str~niere alle condizioni più· vantaggiose. . Anche nell campo ,monetario, Benito Mussolini è stato uno stratega e un tattico vittorioso: •egl.iha dato a:ll' Itali a I' autono•mia monetaria. È ·la pri,ma vollta dopo la guerra,. - e giova ben ,scandire questa verità : la pri•ma volta, - ohe :i.IGoverno Italiano, è tornato pienamente padrone dellla •propria valuta, che la può regolare sicco,me meglio crede, adeguandola nei modi. e nei tempi che riterrà ,più opportuni alla d,uplice fina·l:ità, .a quella tend,enzial1e della rivalutazione ,e a quella contingente della massi,ma possiibile effìcenza del.l'economia d,e'lla N,azione. -Gradua!le, la prima, ,e con-: f o,rme ai pro,cessi de,U'increm 1ento· della ricchezza dei Paese ; vigile e pronta, la seconda, e consapevole •

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