Vita Nova - anno III - n. 5 - maggio 1927

una serie di diritti al lavoro - che finalmente si svinco1 la, dopo secoli di aibbiezione, al gioco della pluto- . crazia, al caos del disordine - insiem,e ad una ,ser,ie di diri,tti della nazione rappresenta la più adta, la più perfett~ conquista della civiltà moderna, realizzata délllfascismo. I·l rapporto si ~volge così. L' ind,ividuo c:he produce, che lavora, si' prodiga non solo per la soddisfazione del suo interesse particolare ; ma per l 'elevaziione de1 lla totaJità nazionale. La serie d1 egli interessi, in fon.do, si svolge sopra uno stes•so piano. Il dissidio, dhe fin qui appariva insanabile - la conquista di un diritto umano•, oivile, economico, politico da patte delle class,Ì oppresse ed i.I raggimg•imento di un saldo equiJ·i,brio n•e 1 i rapporti fra classi e Stato, i qua1 li rapporti superano quelfi ,im·belli e vari d,ella vecchia ideologia Jiberale fondata sui rapporti seimplici1 stiici fra Stato e .individui - è ora composto. E solo il faocismo poiteva operare il miracolo : ,innestando, in una ferrea, concreta concezione delllo stato uni ... tario, 1 la tutel,a 1e la difesa delJe classi lavoratrici organizzate, poste in vita ed ani1 mate da un soffio vivificatore e morale. La Carta concretizza sul terreno della V1itaeconomica e sooi~le del . . paese questo vivente, operante nura.colo. Dà le direttive di mass,ima per 1 ~interpretazione deldo 5tato, della nazione, ,d~l lavoro; riepiloga i conc•etti basilari d,ella ,legge che regola i contratti collettiv1 i e fonda .l' ordinamento corporativo ; traccia le linee essenzia1li dei rapporti, CJhe d,evono interce-dere fra lavoratori e datori di ,lavoro. In questo svo1 lgimento pieno, assoluto, unitario al massimo grado, s' appalesa J 'esigenza della naz•ione, che supera tutte le altre, che tutte le altre coordina e sotto·mette ; che rappresenta, infine, i•l vero rifer.imento ultimo di ogni rapporto civile ed economico. Mirabae, ad esempio la concezione del salélllio, che, sottratto atla cupidigia delle classi iin contrasto, diventa sol,tanto un modo di espressione, diremmo quasi, dei nuovi rapporti fra Je classi produttrici, nel quadro p,iù vasto della vita • RASSEGNE nazionale. Non esiste più l 'individ1ualismoo il classismo, o I' agnosticismo nazionale : non e,siste un massi,modi benessere materiale per ciasciuno: ,esiste soltanto la realtà nazionale qual' è, in tutti ,i suo,i ,aispetti, in tutte le ,sue gioi.e e i suoi dolor.i. lii lavoratore non è avulso da questa realltà; ma è lui stesso ohe la fonnla e l'attua. L' interdipendenza giu•sti 1 fìca anche il rapporto economi,co, 01ltrechè etico. E, infine, con la C,arta i lavoratori sono tutelati .in appieno. 01 ltre tutto, le masse oppresse sono liberate. Oltre i doveri vi sono anche i dir,itti : non meno grandi, seppure considerati come un m,ezzo anche essi a formare un esercito possente di produttori più buoni, più capaoi, più attivi, più pro1 dighi di :benessere per la collettività. Quest~ serie d[ provvidenze, che la Carta considera co1 me una necessità inderogabile - e che va dal riposo a1U'opera di coHocamento, dalla pr•evidenza al- .}a' ssicurazione, dall'organizzazione d,el lavoro, dall 'assi,stenza mora.le, tecnica, sanitaria al.l'istruzione pro:. fessional 1e - in fondo si risolve anoh'essa in un'esigenza nazionale. , Oltre tutto, or~anizzando il lavoro, le classi produttrici, ila nazione prepara i ranghi d,ei suo,i1co 1 mbattenti migliori. O non sono le n~stre conquiste fondate ,sul no,stro lavoro? *** ,La Carta de1l·lavoro, espressione massi,ma ·della rivoluzione fasci,sta, non è una Jegge, •eppure ha validità ,maggiore, e ·può dirsi, delle alue lieggi; non -è inserita nella Gazzetta ufficiale, eppure ha un valore universale ed ·immed,iato nella vita .itailiana. I costituzionélllisti si f.aramo le isette croci della m,eravig.lia. Non i•mporta ! La verità è che non poteva, quest'atto, ,che ha, oJtre tutto un vailo~e morale fondamentale, assoluto nella viita italiana, confon,dersi con una legge v,agliata daHa perf,eziorne dei mo,di consuetudinari. No: e dov,eva esser,e emessa, promulgata ed affermata, co,me qualsiasi cosa superiiore a tutte le altre, come un docu .. Biblioteca • I Bianco 32S ' mento, che non tollera inè sigilli, , nè interferenze, dal maggior con- •sesso rivoluzionario del Regim'e, i,l Gran Consiglio. Probaib.iJmente quest'atto di formalità extraco1 st.ituzionale sarà il solo del Reg.ime : tanto meglio. ~ifulg,erà ,più ancora di luoe propria e sarà ,simbolo, oltrechè ne'l contenuto, nella forma stessa, del carattere rivoluzionario del fascismo. È un 9 ia1 ltra rivoiluzione, ancora qu1 esta, che si viene compiendo. Possiamo sin da oggi, 1salvando il piedistallo infrangi,bi.le deM'ordine monaridhico, dich.iarare che la vecdhia consuetudine costituzionale diventa inservibi~.e. I trattati di d,iritto pu1 bblico possiamo, p,er buona parte, fin d'ora, relegarli nel 5o!laio. Altr' aria spira ! Altre ,esigenz,e r Altre necessità. Il concetto di Stato nazionale., oggi, s'appa!lesa .in -modo co,sì diverso da que1 llo ohe i costituzionalisti de,l s•ecolo scorso videro, che occorre davvero rifar tutto l '.,edificio giur.idi1co d' ordine pub·bllico, per dare aU.a ,no,stra in- ,saziata passione unitar1ia-riiv0Juzio- . . nana un aippaga,mento s1cruro. La riforma, co,sì, l'ordinamento del Consiglio di Stato, organismoviziato sin dalJa nascita, per r impronta romantica e naturalistica che. lo contraddistingue che cos'è, oggi,. il Consigilio di Stato ? Un grande, onnipo5sente organo giudizi,ario-ammin1istrativo, che si solvrappoine al~ l'esecutivo. Che resta deJ potere es,ecu,tivo? •NIUJUa o quasi. La riforma mira, pertanto, a porre il Consiglio di Stato su di UJn. piano, che sia al,meno di un 1 gr,adino sottoposto a queHo ,essenziale~ su ou,i pogg1ia il pri•mo potere d,e:lla stato. L'unitarismo non è soltanto formula politica: •ma ruol ,essere anche modo di concepire rutti ;i rapporti giu-· ridi.ci, costituzionali, di d,iritto pub-. blico. Id fascismo, affermando po-· tente la 1 sua prem•e'ssa unitaria, non, può lasciar,e .superare il potere esecurtivo degli ailtri porteiii. Così .si compone ,sempre più· l'edificio ,masto,dontico, che si riduce, co·me la saggia, magnifica, sintetica dottr1ina d1 ei ,Padri, alla. Unità . •

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