Vita Nova - anno III - n. 5 - maggio 1927

.. , RASSEGNE· POLITICA ESTERA ·La vertenza fra Italia •e Jugoslav,ia, nonostante i cosidetti buoni uffici ,di Briand, non ,si è ancora chi usa : ed a tenerla aperta, oltre i fondaimental i termini del contrasto, hanno ,faticato tutti quei giornali stranieri - francesi specialmente - per i quali è una gioia d,ir rna,le del.I' Italia e del Fascismo. Non ci perder-emo nel caos delle accuse, delle :rivelazioni, dei comµienti tendenziosi : le parole cootano poco, ,i fatti .moltissimo. Ed è un fatto, che la politica italjana è stata inflessibile 1 mentre quella jugoslava (e francese) si è contorta in ogni senso, cercando· di sfuggire a1 lla ferrea stretta ,di 1 M!ussolini. Del misera,bile gioe~ di Belgrado, non rimane più nulla d'ignoto: la masahera è a brandelli e la verità - quale fu denunziata dall'Italia - appare in piena evid,enza. Invano poi si è cercato di attribuire a pressioni inglesi il freddo •e misuratissimo contegno italiano. Il « 1 Foireign , Office » nulla aveva da eccepire sul Patto d:i Tirélllla ,e si è mantenuto neutrale: d'altra parte, che gli accordi italo-al,banesi siano intangibili •e che .le vicende della vertenza dimostrino quanto siano opportuni e necessari per frena.re le cupidigie della « Ma1no hianca n ,serba verso .I' Albania, :son cose talmente chiare che ogni ulteriore dimostrazione è superflua. Un altro avvenimento ,di grande importanza, consacra ancora 'le ,pacifiche direttive italiane : il patto d,i amicizia e d'arbitrato, concluso il 5 aprjle, in 1Roma, tra 1 Mussol.ini e Bethlen. Questo nuovo prottoicollo, che segna una data ·storica per la rinascita ungh,erese ,e per l ',espan- -siooismo italiano, 1supera Je normali formule diplomatiohe : nonl è un arido contratto, ,bensì u·n riconoscimento d'una :secolare amic_izia, che fu turbata da. sanguinose vicende, è vero, ,ma conservò integra la facoltà di rinascere. Til"a Italia ed Ungheria, popoli fratelli, « vi ·sarà .pace ed am,icizia perpetua » : noi fa scisti, che conosciamo tutte le ingiustizie commesse al T rianon ,contro la patria e la razza ·magiara, che ricordiamo co1m-e Horty :seppe debe,llare Bela Kun, eh.e arbbiamo ,seguito, con amore e con interesse, la fa ti cosa ed ,eroica opera di riassetto interno compiuta dal ,Primo 1\1inistro Bethlen, ch,e sappiamo come ,e quanto il nostro Duce e le no-stre dottrine siano popolari in Ungheria, salu-. tiarrto nel Patto ài Roma il 1sor~ere di una nuova e luminosa al,ba di fortune per l'Italia e per la terra di Kossuth. L'Ungheria proteggerà le spalle al nostro A1 driatico e gli accordi per :lo sbocco di Fiume dei . . com·me:rc1mag1ar1, verranno a r,- sanguare la città ,italianissima. Storia di secoli, uguali passioni, mete comuni : ecco 1e .solide basi del Patto di Roma. Naturalmente, anche questo patto ha su.scitato allarmi, « romanzi » e ·speculaziO!Ili. Non ce ne importa. La politica estera fasci sta è in pieno sviluppo e non si Jascia fermare dalle chiacchiere : nè subisce quei contraccolpi •che in Jugoslavia hanno detènninato una cr:isi mini,steriale, con la caduta d,i Uzunovic ,e con .I' avvento al potere di Velya '¼ucikev,ic, Presidente di un ·g.a 1 bin,etto a larga ·base radicale e d,emocratica, però ser1bo in ,maggioranza. Il nuo;vo ,l\'1inistrodegli Esteri è Boya Marinkovic .. La politica è quella di prima. *** La !Francia, dopo aver approvato in Parlamento le leggi sul nuovo ordinamento militar,e - o Locarno, come 1sei lontano - ·sta ,elaborando altr-e ,leggi per avere più soldati, lioteca GinO Bia co I .. cioè più cittadini : -e (basta essere figl,i di madre francese, per di ventare francese. ,Basta questa premessa, a :significare la vasta portata della legge ,di ·snazionalizzazione, con la quale la Francia cerca di rinsanguarsi. ,E 'Si ricoirdi poi che !Ìn Francia vi ,sono 800.000 itaLiani e che l'opera di as1 soI1bimento si vale di tutti i ,mezzi, leciti ed illeciti : " tanto ra1 mmentia-mo a proposito della « fraternità latina )>. La Francia rion ha ancora capito l'Italia : •e mentre .si di,batte in una caotica lotta contro· il comunismo, non perde occasioni di imprecare al Fa- . sc1smo. *** A Ginevra, -la COI11ferenzapreparatoria della Conferenza del disarmo, ha c1hiu·so1i.suoi lavor:i con un netto :insuccesso: troppo lungo sar,ebbe iriepilogarel i termini del dibattito, ,che ha visto le· Delegazioni in accaniti duelli matori. L'I- .talia, ,come sempre, ha riportato notevol,i succe1 ssi ed ha detto chiare parole 1 di ver.ità, riuscendo spesso a conciliare tendenze assai opposte. M,a,. in sostanza, gli acco1di parziali, non hanno _aperto -la strada a trattative di carattere definitivo. Cosicchè la 1Conf erenza •suldisarmo ' . non potra ,essere convocata .1n autunno: e nel frattempo, non è detto che le difficoltà ·d1iminuiscano. ·Dobbiamo tuttavia ricono,scere che la riconciliazione, avvenuta iJ 16 aprile, tra la Svizzera e la Russia, I sch,iude a ,quest'ultima le porte di Ginevra: .il 1 Govemo elvetico ha deplorato, in termini graditi a ·Mosca, l'assassinio di V orowski, ed i Soviety non avranno più :la scusa dii ,una .superata vertenza per aissen... tarsi dalJe grandi conferenze mondiali, compr-esa appunt? quella del · , disarmo. P,er ~a, è già garantito l 'int,ervento russo aUa Conferenza economica internazionale. •

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==