Vita Nova - anno III - n. 5 - maggio 1927

294 ' CONCETTO VALENTE ~ I « l' Italia meridionale. Certo, la basilica fu profanata, << fors'anche trasformata in moschea. Di sicuro essa « restò in piedi dopo la tremenda bufera, fino al secolo cc undicesimo, allorchè fu ricostruita. Cosicchè, quando « la città rimase abbandonata a sè stessa per quaranta « anrai, dal novecentoventisette - epoca della sua di... « struzione - al novecentosessantasei o novecentoses .... <e santasette allorchè si riebbe, la basilica non venne « meno e, mole superba fra i silenti avanzi della « città, essa servì di richiamo e di conforto agli infe ... « lici dispersi, scampati dalla immane strage consu- « mata dai Saraceni >>. Dell'antico sacrario, che richiama l'ultimo tempo dell' impero romano e gli inizi del cristianesimo in , · Roma, del tempio materiato di romanità e· di elleni..- smo, al quale accenna l'epistola di S. Gregorio Magno, restano le sculture Greco..-Romane del battistero, il frammento di una ricca trabeazione marmorea adorna di teste leonine, di sfingi, di rosette (prege-- vole benchè obliata scultura architettonica che si eleva sopra un loggiato del palazzo Arcivescovile, nella piazzetta omonima, sul Calvario), le pitture murali ed i ma;mi della cripta, il sarcofago cristiano..-bizan..- tino del soccorpo, e le colonnette dell~ finestre bifore del tozzo e severo campanilé. Il soccorpo del << templum augustum, ingens, uhi nobile stemma triumphos detegiat », celebrato dal poeta Tom. Nic. D'Acquino, manifesta la sua epoca dai particolari architettonici ben conservati e dai suoi affreschi. Dieci poderosi spezzoni di colonne di gra..- nito e di marmo pantelico sorreggono gli archi ram ... panti e le falde delle volte basse a crociera, che co-- prono' la cripta illuminata da finestre lombarde strette e lunghe a guisa di feritoie. Con molta probabilità gli archi aguzzi appartengono ali' epoca del rifaci ... mento della cattedrale ordinata dal vescovo Dragone (secolo undicesimo) (Xl). Fra gli intercolunni, la cri..- pta antica, che dovette essere più volte rimaneggiata pel consolidamento dell' in'tiera costruzione, accoglie un sarcofago cristiano-bizantino in granito col rilievo d'una fanciulla condotta per mano da due angeli ai cielì; un masso sagomato adorno del rilievo d'una panoplia formata da scudi rotondi, lancia, arco e giavellotti - trofeo che trova riscontri nelle monete di Taranto - ; gli affreschi che restano tuttora in triplice strato coi simboli primitivi della fede, quali I'ellera, la colomba, il pesce (secolo V), con le imma..- gini della « seconda fioritura· bizantina svoltasi dopo , << che Niceforo Foca imperatore, nel 967, inviò da « Bisanzo molti artisti a ricostruire Taranto deva..- « stata » dai barbari ; ed i tozzi capitelli cubici rispon..- denti ali' età romanico ..b. izantina (VI ~-VI I I). *** Il risorgere della vita italiana porta una viva corrente di luce nella costruzione del tempio. Con l'ege-- monia sui traffici del levante, che le Crociate dettero a Pisa, a Venezia, a Genova, ad Amalfi, a Bari, a ■ JI 1no 18 l Brindisi, a Otranto, a Taranto, porti di approdo dei pellegrini e dei guerrieri Crociati, con la tolleranza dei re normanni verso i mussulmani ed i greci, << la << civiltà orientale divenne un elemento della risor- << gente civiltà italiana» - « Appunto nei decimo e << undicesimo secolo l'arte bizantina ha a Costantinopoli ((il suo secondo periodo d'oro». Gli Arabi nella Sicilia e nelle Puglie ci portano l'ogiva orientale, che · ha il piedritto allungato e rientrante. Nei templi, centri di vita cittadina si formano « le nuove arti nazionali - osservano Ugo Oietti e Luigi Adami - su fondamenta di romanità». Lo slancio religioso, mal)ifestatosi intenso nelle nostre contrade, fu il risultato della preponderanza religioso..-pol1tico..-socialeche gli ordini monastici esercitarono in quel tempo, allorchè i monasteri, fra la generale barbaria, costituirono i soli centri di coltura e di attrazione intellettuale. In quel tempo la nostra antica basilica latina, che era stata costruita, come tutti i sacrari di quell'epoca, con rottami di monumenti greci e romani, non doveva dare sufficienti garanzie di solidità, e preoccupanti davvero dovevano essere le sue condizioni statiche nel secolo 'XI. . « Era a capo della chiesa Tarantina, nella seconda << metà del secolo XI - scrive il Blandamura - « quel Drogane che al Gay sembra un prelato nor- « manno consacrato dal Papa per prendere possesso << della nostra diocesi, appena tolta ai Bizantini, e « che governò la nostra chiesa dal 1042 al 1079 ». « Una antica leggenda, alla quale fan cenno l' Ughelli « il Cassinelli e altri storiografi, narra che nell'anno « 1071, ai tempi dell'arcivescovo Drogone, per divina << disposizione, fu ritrovato fra i ruderi del tempio « pericolante il corpo del Vescovo San Cataldo, nato « in lberia, rimasto per lungo tempo giacente in « luogo ignoto per l'oblìo dei tempi». Così il Duomo, che al tempo delle invasioni barbariche era consacrato a S. Maria del Popolo, per desiderio di Drogone, venne dedicato al nordico santo. *** La fusione d.egli elementi ~stetici e storici è nel duomo di Taranto superiore forse in intensità a quella di altri luoghi più celebri o almeno più decan - tati in Italia. Questa forza sopravvissuta dai secoli è qualche cosa di caratteristico e di fantasioso che protrae la linea procedente verso i misteri ed i sogni orientali e si integra in luminosità e in solidità di opere d'arte ove pulsa l'anima italica fra forme saracene e bizantine. « Era quello il secolo nel quale <e tutto il popolo italico si destava da secolare letargo « a nuovi ardimenti ». E, benchè il barocco, nel 1713, abbia voluto fare la sua apparizione sulla facciata, rendendo la linea qua . e là svolazzante, elevando turgide figure dei santi e degli angioli, ostentando pomposamente abbondanza e magnificenza là dove sarebbe stato più

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