Vita Nova - anno III - n. 5 - maggio 1927

286 ARTURO LANCELLOTTI emergono Bruno Marsili, Pulberto Pettinelli e Pio Pullini con una serie di gustosissime caricature. Ma sia lecito chiedersi se una sala regionale deb .... ba segnalarsi solo per qualche stampa e qualche . caricatura. . E passiamo alle mostre dei gruppi. Prima diremo di quello romano recentemente costituitosi sotto la temporanea presidenza del Sartorio, poichè i. presidenti saranno di turno. Non so questo gru.ppo che si denomina De Corde Latii che cosa si proponga di fare col tempo : per oggi ha fatto una sala romana, la quale, pure non rappresentando nulla di straordinario, è forse la migliore fra quelle regionali per vivacità di insieme. Vi troviamo il Sartorio con un gruppo di tele disinvolte, Carlo Romagnoli che ritorna al ritratto femminile, paesi gustosi di Paolo Ferretti, del Cecconi, dell'Aureli, del Fabbri, del Petrassi, del Coromaldi, dell' Ortolani, studi di figura del Prola, del Lamesi, del Petrucci (Carlo Alberto), oltre al ma- , gnifico ritratto in rosso del Mancini che già vedemmo all'ultima mostra veneziana e che· ammazza tutti gli altri rossi delle vicinanze... La sala contiene anche alcune stampe e delle ottime sculture di Guido Calori. Segue il Gruppo Romano Incisori Artisti che si pre .... senta in forza con disegni, acqueforti e punte secche di Petrucci (Carlo Alberto), Guarino, Lipinsky, Morbiducci, Wolf, Fegarotti, Bq_cconi,Bartolucci, Alfieri, Rodella, Rossini, Arcioni. E una delle migliori sale di bianco e nero. Ad essa si accompagna quella del gruppo dell' Eroica, che si fregia del pari di buoni nomi e buone opere. Vi notiamo Disertori, Carbonati, Ortona, Haas T riveri o, Marchig, Papalia, Walcot, Del Neri, Motta. Il Gruppo Labronico e riuscito a com .... porre una sala buona nel complesso. Vi figurano opere vivaci del Natali, di Plinio e Vittorio Nomellini, tipici ambienti della malavita del Razzaguta, giardini idilliaci del Romiti, ed altre tele del Vinzio, dello Zannacchini, del Lloyd, del Rontini, di Ulivi Liogi, del Michelozzi, oltre a delle gustose sculture del Gemignani e di Piera Funaro. Ultimo gruppo è quello del Novecento capitanato dalla signora Sarfatti e che comprende opere del Bartoli, del Ceracchini, del Francalancia, del Guidi, del Socrate, del Trombadori, e del Trifoglio i qu<)liultimi due credo siano le nuove reclute del battaglione. Romano Romanelli e Attilio T orresini (altri due nuovi arrivi) rappresentano la scultura, insieme a Quirino Ruggeri che ha una mostra personale nella sala attig\la. Di ciascuno di essi la signora Sarfatti dice mirabilia; noi, per oggi, ci limiteremo a notare che nèlla sala dirimpetto c' è una specie di succursale del Novecento dove, chi lo desideri, può anche trovare Carlo Carrà. Vista, così, per sommi capi, una folta parte del .... l' Esposizione, passiamo alle sue mostre personali e retrospettive. Le prime comprendono l'opera di un valoroso scultore, Amleto Cataldi, che si presenta con un grande gruppo, con dei nudi e dei busti mirabili ; di Arturo Dazzi che ci •offre una serie di disegni a sanguina che noi siamo ben lungi dal preI ■ ■ 1n 1 neo ferire alle sue sculture; di Boris Georgiev, che ha un piccolo gruppo di tele in una sala inter!lazionale, e nulla ci dice che non ci abbia già detto; di Alessandro Limogelli che ci offre una bella serie di studi es~- gui ti in un suo recente viaggio in Egitto; di Antonio Discovolo che ripete la sua mostra milanese delle visioni di Assisi, attestanti la probità della sua arte; di Leonid e Rimma Brailowiky che ci danno in una saletta assai vivace, visioni della vecchia Russia piene di senso cromatico ed architettonico. Le mostre retro-- spettive sono solamente due: quella 4i un _vecc~io artista milanese Paolo Sala, e quella di un g1ovan1s-- simo romano, Augusto Grassi. La prima comprende diciassette tele che rappresentano bene il grande acquarellista lombardo, la seconda una trentina fra disegni ed oli che ci danno un' idea precisa delle possibilità di un pittore morto a soli ventitre anni quando era per raggiungere la sua personalità . piena. Dobbiamo ora dire qualche cosa degli artisti che figurano isolatamente, ma non e possibile in un articolo scritto alla vigilia della inaugurazione quando tutto non si trova ancora a posto, un esame delle opere. Ci limiteremo a segnalare qualche nome. T ro..- viamo Carlandi con diversi ottimi paesi e Giuseppe Carosi con dei buoni ritratti femminili, Domenico de Bernardi con tre tele assai gustose, Giovanni Lomi con delle belle mucche bianche e due visioni di campagna lombarda, il Sacheri con delle impres .... sioni di Alpi, Romolo Bernardi con dei buoni interni, Antonio Alcagnadoro con una ben resa cucina, Alberto Caresi con alcune simpatiche tele veneziane, Augusto Carelli con due gustose scenette di carat~ tere impressionista, la De Divittis con delle vivaci frutta, Norberto Pazzini con u.na sapiente notte lu-- nare, Orazio Amato con una Pastorale. E, poi, buoni paesi del Javarone, di Gennaro, d'Amato, dell' Epicoco, del D'Achiardi, del Viola, di Dario Neri, di Carlo Ferrari, del Quattrocciocchi, del Tarra, del Santagata, del Prencipe, del Maragliano, di Orlando Grosso, del Colao, di Augusto Bompiani, di Michele Cascella, di Paride Pascucci, del Surdi, di Ugo Ortona, di Giuseppe Rondini, di Giovanni Guerrini, di Deiva de Angelis; ritratti e figure di Dimaiuta, dell 'Alfano, del Meyer, del Frisia, del Girosi, dello Schiaffino, di Renato· Tornassi, del Melis de Marchig, del Bertoletti, del Checchi, ed alcuni bellissimi bozzetti del povero Pio Joris che è rappresentato anche da tre acquaf orti. Pochi i pittori stranieri, fra cui noteremo Max Roeder, il Santer, il Tatz, il De Bobesky. Il Bianco e Nero, oltre essere rappresentato dalle sale dei Gruppi, già viste, si trova sparso un poco dappertutto con opere del Mazza, della T arsiti, di Carlo d'Aloisio, del Retrosi, del Delitala, e, per gli stranieri, dell'Escher, del Mennyey, dell' Onnig, del Walcot. Quanto alla scultura, essa ha una buona rappresentanza nel Prini, nel Palmerini che ci offre ottimi legni, nel Pellini, nel Galletti, nel Volterrani ,.

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