.. • UNIVERSI~ À FASCISTA invitato a un banchetto, offerto dall' « Accademia · dei Rozzi », rispose al garibaldino prof. Giuseppe Stocchi, il quale pareva consigliarlo a rimandare l'impresa : << No, no : questo non è il mio pen- . siero ; alla rinfrescata, moveremo. » ~ Poco _dopo a Ginevra nel solito « congresso · generale .per la · pace » Garibaldi lanciava una sfida all'Europa e al papato, mentre incaricava ~ çiovanni. Acerbi di tastare il Rattazzi per sapere a che giuoco giocava._ A Ginevra tenne pubblicamente un violentissimo discorso contro il papato, e nel congresso della pace presentò un suo ordine del giorno, nel quale erano notevoli due punti : « Il papato, ess ~ndo la più ·nociva delle sette, è dichiarato decaduto » e « lo schiavo solo ha il diritto di far la guerra al tiranno ; è il solo caso in cui la guerra è permessa. » ma, prima ancora che le sue proposizioni fossero discusse e rigettate, come furono, egli pago della sfida lanciata dinan~ zi ali' Europa,· se ne tornò tranquil1amente in Italia. · Il giorno 16 settembre da Genestrello in quel di Voghera, villa del suo amico Pallavicino-T ri- ~ vulzio, del quale era ospite, diffondeva un impetuoso manifesto, c~n cui asseriva di appoggiare la « Giunta nazionale romana » e finiva così : « A- . vanti, dunque, o Romani, spezzate i rottami dei vostri ferri sulle cocolle dei vostri oppressori e d 'avanzo saranno gli Italiani che divideranno le nostre glorie. » Intanto il ministero Ra ttazzi pareva non si occupasse se non di ..faccende i parlamentari, come la ratifica del trattato con l'Austria del 3 Ottobre 1866, approvato dal Parlamento ; l'esecuzione dell'accordo con la Francia, convenuto dal ministero Ricasoli per il pagamento di 20 milioni al papa, come compenso dovutogli per il de1 bito pubblico delle province, staccate dallo Stato pontificio. Questo accordo offrì materia a molte dispute : tanto più che il ministro francese Rouher s'era · vantato dinanzi al « Corpo legislativo » di avere anticipato su questa somma 12 milioni al papa, perchè si armasse per sostenersi ; si discusse il trattato di commercio e navigazione con l'Austria. Il Governo sembrava ben consolidato, specialmente dopo l'atto di energia, compiuto contro le prime bande, che avevano tentato di oltrepassare i confini dello Stato pontificio. _,- Infatti il 19 Giugno quelle bande furono arrestate e disarmate ; e il ministro di FTancia MaBib ioteca Gino Bianco laret si congratulò col Rattazzi per la sua sincerità nel far rispettare la convenzione; Ma a questa sincerità noi non crediamo, perchè il Rattazzi aveva già stabilito il suo piano, che avrebbe dovuto oscurare tutta la vantata abilità diplomatica del Cavour. Egli aveva deciso, pur dichiarando pubblicamente la sua contrarietà, di favorire il movimento garibaldino e .di armare quelle bande che si trovavano nello Stato pontificio, e fare il possibile, perchè Roma insorgesse, basandosi sul fatto, che nella convenzione del Settembre · non si parlava del caso d'un'insurrezione romana, mentre Napoleone lii aveva promesso che di fronte a un'eventuale rivoluzione si sarebbero potute intavolare delle trattative. Dopo il. 19 Giugno, non solo le bande si lasciavano entrare nello Stato pontificio, ma il Governo stesso pagò molte bande e favorì il formarsi dell~ truppe garibaldine, perchè venisse il movimento in Roma, senza rendersi conto del rumore che tutti facevano intorno alla questione romana, e ai pettegolezzi dei giornali sul tema delle bande, che entravano nello Stato pontificio e che rendevano tutt'altro che spontaneo l'even- , tuale moto romano ; il quale avrebbe dovuto se mai scoppiare senza aiuti provenieDti dal Regno, e sopra tutto senza l'appoggio dello stesso Governo italiano. Quando il movimento fosse prioceduto molto innanzi, e per opera di Garibaldi si fosse ottenuta la sollevazione di Roma, Rattazzi imaginava di poter intervenire con l'esercito, per sostenere i diritti della popolazione romana, e anche il Re aveva approvato il piano, a patto che l'Imperatore, pur non essendo favorevole, avesse chiuso un occhio. Questa era la base del piano del Rattazzi : · un piano molto difficile da eseguirsi e di poco probabile riuscita, perchè la situazione in Francia era profondamente cambiata : la guerra del 1866 e il fiasco politico francese del· Messico avevano irritata la Francia e scossa la posizione personale dell'Imperatore. Relativamente alla questione romana, salvo ben pochi, tutti erano d'accordo essere nell'interesse francese che il dominio temporale fosse mantenuto o mediante l'occupazione aperta, come era stato fino al dicembre del 1866, o mascherata, come lo fu dopo, perchè la più parte dei componenti l'esercito pontificio era raccolta fra mercenari francesi, i così detti antiboini. Sullo scorcio del giugno la questione era a
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