,, ., - STATO, CHIESA E SCUOLA IN G. GENTILE 283 • sonante d 'infinite musiche nella coscienza del filosofo, ch,e l'adora e la serve in umiltà e letizia ! Lo Stato non ,può, nòn ·deve avere delle sp-eciali concezioni ·del mondo da propu·gnare o far valere, per quanto esso •pog,gisempre su qualcuna, e l'esprima e la diffonda attraverso gli org.ani e i .movimenti della sua vita. Ma lo Stato è forza, è diritto, non filosofia. e religione ; è volontà che si ricrea sempre più consapevole di sè ; della sua missione attraverso · alla ,dialettica delle filoso.fìe dei suoi pensatori e la vita delle chiese che esso protegge ; non una dottrina filosofica e teologica. ,Lo Stato moderno, appunto perchè costruzione che d~ sè fa lo spirito in quanto ,Stato, non può essere dommatico. Esso ha in sè la sua leg•ge e non deve ·mediarla da altro ; la sua logica fa tutt'uno con ·la sua stessa vita, che è perenne svolgimento ed assoluta unità. Il Gentile nelle ultime manifestazioni del suo pensiero è andato approfondendo il concetto d,ella sostanzia- , lità statale attraverso le distinzioni della sua attività, approfondendo perciò il concetto del rapporto fra Chiesa e Stato. Ora da un tale approfondimento si f annp più chiare le deduzioni che io presumo cavare dalla sua filosofia, come più chiate diventano le ragioni d-el contrasto che la sua riforma scolastica è an,data suscitando in certi ambienti. Nel discorso di Bologna del 18 ottobre '26 egli così "si esprime intorno alla ipersonalità supe:rior-e dello Stato, il cui contenuto morale è quello stesso del singolo nella sua universalità : « Egli perciò ·cona:iene e garantisce tutti i valori spi.rituali, la reli- . ' ' g1one compresa; ne puo ammettere, senza spogliarsi d'ogni principio di sovranità, potere superiore •a sè e a cui perciò esso debba assogg,ettarsi in nessuna 1 parte del contenuto com1preso nel suo do,minio etico. Il che non vuol dire che esso debba esser medico, ma,estro, sacerdote, ingegnere. Vuol d.ire che tutte queste f orm,e e tutte le altre possibili for,me della cultura, come tutte -le attività ond,e si determina in varie ·guise la vita nazionale, rien ... trano nel suo contenuto. S'intende che vi rientran•o restando ciascuna, nel suo ,essere nel suo congegno nelle su•e proprietà ed attri,buti quello ch,e è : la scienza scienza, l'arte arte, la religione religione, l'economia economia, ecc. , ciascuna con le sue leggi e le sue esigenze e con la sua conseguente li-- . ' bertà. » - · . .Parole ,d'oro a dimost.razion1e del mio assunto, su cui ritornerò ancora una volta. Ora finisco richiedendo che dunque la scuola stia nello Stato, ne costituisca anzi il su,o 1piùimportante spirituale contenuto, ma vi stia con le sue leggi e le sue esigenze e con la sua conseguente libertà, che io posso trad.urre : senza contaminazione alcuna della sua vita con 1a vita del potere politico, legge suprema sua e sua supreima esigenza essendo l'uomo alla ricerca. del la propria divinità. LEONARDO GRASSI Quanto disse bene il Filoso/o :· De futuris contingentibus est determinata veritas / Aggirati quanto tu vuoi, che quanto ti aggiri, tanto più trovi questo detto vèrissimo. non F. GUICCIARDINI - Ricordi Politici • Biblioteca · o Bianco
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