Vita Nova - anno III - n. 5 - maggio 1927

I PROF. AGOSTINO SAVELLI . I J STORIA DEL·RISORGIMENTO I . . SERA DEL 1 MAGGIO t 926 La ·morte del Cavour sembro addirittura irre- talia centrale e nell'Italia meridionale, ,dove vi· era. patabile, p~rchè al nuovo Stato veniva a mancare non solo deficenza di ferrovie, ma, in. molti cas_i, colui che avrebbe, si pensava, saputo fronteggiare la situazione d~fficilissima,, nella quale si trovava. Il debito pubblico era allora di tre miliardi, enorme I per quei tempi, e il bilancio del Regno nel · 1861 presentava un. deficit fra· spese ordinarie ed entrate, che si calcolava a 250 milioni. Come rimediarvi? Gli' uomini. di--Stato, attraverso i sec~li non hanno . saputo escogitare, rispetto alle finanze, altri e~pedienti se non aumentare le imposte ; ricorrere ai. prestiti ; fare delle economie. . . Ora le imposte bisognava accrescerle, ma océorreva tener presente le scarsissime ricchezze del paese ; i prestiti non potevano andare oltre certi limiti, poichè aggravavano il malè, in quanto si aumentava al debito pubblico di· troppi milioni, e ' bisognava pensare al pagamento dei frutti ; le eco- . . nomie su ehe cosa si potevano fare? Si sarebbe potuto fare delle economie nei bilanci dell'esercito ·e della· marina;· ma, se si voleva proseguire l'o-, pera dell'unificazione politica, era invece indispensabile accrescerle queste spese ; bisognava inoltre pr.ovvederea ne·cessità improrogabili, rispetto alle opere pubbiche da compiersi, specialmente nell'I- · ibli t ca Gin ■ 1anco • mancanza di vie comuni. In Sicilia v'erano· poéhe centinaia di Km. di strade maestre ; e· loro sanno . .che un paese, per progredire, ha bisogno di comu- • • • n1caz1on1numerose. Bisognava poi estendere a tutta Italia un sistema , am~inistrativo identico per dare la sensazio~e che · l'unificazione non era fatta soltanto sulla carta, ma. che si voleva attuarla ~ella realtà ; e per far questo occorreva del denaro. L'istruzione . pubblica a che punto si trovava~ L'istruzione media non era del tutto deficente, più come istruzione, che come I educazione; in fatto di istruzione superiore vi erano troppe università ; ma le scuole elementari ·erano · .pochissime. Si calcola approssimativamente . che i due terzi d~gli abitant~ del Regno d'Italia, compresi maschi e femmine, fossero analfabeti. Questa cifra altissima dipendeva anche dalla mancanza di cultura nelle donne ; ma nel complesso il numero era relativamente spaventoso in Sardegna e nella · Sicilia, dove 1'85 o il 90° / 0 era costituito di anàlfabeti. E dove il Governo non poteva arrivare avrebbero dovuto surrogarlo i municipi, tutt'altro che ricchi I .. . . .. I, , • ...

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