• I . BOLOCNA 79 vocazibne contro l'Austria; ma l'imperatore insistè~ perchè venisse pubblicata ·questa seconda lettera~ eh~ non è affatto apocrifa, come è stato supposto. Le era unito. perfino tJna specie ·di cappello giornalis,ico, che ·però il Cavour non volle pubblicare così ; e lo modificò per conto proprio. · Come è chiaro, tr.a il Febbraio e·· la fine di Marzo del .1858 l'attitudine di Napoleone III verso il- Piemonte si era cambiata. Infatti appena avvenuto l'attentato Orsini, Napoleo~e .III si era mostrato irritatissimo e pieno· di pretese di fronte al Governo sardo.= Nel contorno imperiale non mancarono _coloroche cercarono di intorbidare i buoni rapporti col Piemonte, e si -dettero attorno, affermando . essersi l'Imperatore sbagliato assai, perchè dal 1851 in poi tutti gli attentatori alla sua vita, e non erano stati pochi a cominciare dal Pianori e a finire all'Orsini, erano stati italiani. Non vedete, gli dicevano, la bella gratitudine ? Sono essi solo che attentano alla vostra vita. D'altro lato, l'Austria soffiava nel fuoco e cercava di attirare l'Imperatore nell'ambito della p >- litica austriaca; nè pareva cosa difficile, perchè · quasi tutti i responsabili della politica francese erano sempre stati contrari all'atteggiamento di Napoleone III sulla questione italiana incominciando · dalreletta del Quay d'Orsay; anche l'imperatric~, specialmente dopo l'attentato Orsini era avversissima. L'imperatore con queste impressioni e sotto queste pressioni, sia rispondendo alle congratulazioni di Vittorio Emanuele II .per lo scampato pericolo, sia parlando con Morozzo della Rocca, andàto a Parigi alla corte dell'imperatore, ebbe delle espressioni molto gravi; dichiarò, che se il Governo sardo non aves~e attuata una politica molto severa, L e fatto cessare l~ predicazione dell •assassinio, che . lasciava compiere sui giornali, egli avrebbe finito con l'accostarsi ali' Austria. -In pari tempo per mezzo del .Walewshy, ministro_degli esteri, e· contrario alla politica italiana dell'Imperatore, il Governo francese insisteva perchè fossero soppressi alcuni giornali e fra gli altr~ _« L'Italia del f opolo » di Giuseppe Mazzini, .che si stampava a Genova. . Tutto ad un tratto la situazione apparve completamente cambiata. Perchè questo mutamento? Le ragioni portate sono varie ; e tutte vi contribuirono, senza 9ubbio. Per primo il contegno ~ner_. gico del · Re ; il quale aveva ris~osto con una let- . tera che il Morozzo della Rocca il quale ai tro- .. . ' vava a Parigi, lesse all'Imp~ratore, rimastone profondamente impressionato. « Dite all'Imperatore, . nei termi'1i che crederete. migliori, che non si tratta così un fedele .alleato; che io non ho mai tollerato violenza da alc~no, e che seguo la via del- , ·l•onore sempre senza macchia, e di questo onore . • I non rispondo che a Dio e al mio popolo ; che da ' 850 anni portiamo alta· la testa, e nessuno ~e la farà abbassare, e che, con tutto questo, io non de.:. sidero altro che d'essere suo amièo. » Napoleone III apprezzò questo linguaggio franchissimo : « Questo è coraggio · » ( e si dicevà) « il . nostro Re è un brav'uomo ; la sua risposta mi piace; e son certo che finiremo per intenderci. » Congedando il Della Rocca lo pregava di accertare il Re che nel caso di guerra contro l'Austria egli non avre~be abbandonato il suo fedele alleato. Poi il Cavour è vero si r~fiutò di sopprimere il giorn~le « l'Italia del -Popolo », _e d'accettare le pretese del W alewshy ; ma - venne incontro ai d~- sideri imperiali ·presenta~do i~portanti modificazioni alle leggi sulla stampa; modificazioni, che definivano con maggior precisione quanto può eccitare ali' attentato e ali•assassinio politico ; mutavàno radicalmente la composizione del giurì; persegui van<?d'ufficio le ·offese contro i sovrani stranieri. Inoltre· il Cavour chiari ch'egli non av~va .mancato di vigilare gli emigrati pericolosi e di espellerli, aggiungendo che non· era colpa sua, se tan~ cittadini italiani degli altri stati della penisola accorrevano in Piem~nte, con l'animo eccitato e travolto dalla passione. Napoleone· III fini col riconoscere che non era da imputare di trascuranza il Cavour per la condotta dei rivoluzionari, rifugiati: in Piemonte; infatti ne aveva cacciati delle centinaia; ed usava . una sorveglianza rigorosa per costoro. _ Ma la ragione decisiva del mutamento pare fosse questa. Un Giacomo · Marchisio di Torino ebbe a scoprire intorno alle gesta d'una sedicente càntropolizia carbonara, al soldo del Governo viennese, una serie di documenti. importanti, fra' quali le «. prove che la contropolizia austriaca sapeva delI'attentato di Orsini assai prima del 14 •gennaio, giorno del misfatto », ·e che, dopo la non riuscita del colpo orsiniano, si tramava di nuovo contro .l'Imperatore.. Il Governo austriaco non aveva fiatato: naturalmenté. Il Marchisio, già stato prima a Parigi à consegnare un sunto di ciò al ministro Billault, con la speranza di ottenere un impiego, senza ricavarne nulla, del resto anche se i ministri , • ..... l • I •
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