.. 78 UNIVERSITÀ FASCl STA cisiva, a piegare la Francia alla guerra contro l'Austria. A tal· finè il Cavour av~va sempre ~oltivato l'a.micizia \di Napoleone III, come del resto aveva .fatto Massimo D'A1eglio dal 1850al 1852, finchè fu· presidente del consiglio e ministro degli esteri. \ C'erano deÌle fondate speranze, perchè l'impera- ·tore, quantunque solesse atteggiarsi a sfinge della diplomazia e·uropea, aveva pur d_etto al Cavour• di -consolarsi della stèrilità di vantaggi territo- · riali ·dopo la guer~·a di .Crimea, perchè egli. aveva il presentimento che questa pace non sarebbe du- . rata a lungo ; e fra qualche anno si sarebbe avuto la guerra, che sarebbe stata proprio la buona. Egli 'fu facile profeta ; si veniva intanto intensificando .l'azione diplomatica per un'alleanza offensiva e difensiva franco-s.arda, quando .il 14 Gennaio del 1858 avvenne l'attentato Orsini. MeQtre l'imperatore e l'imperatrice in carrozza si recavano a u~a serata. di gala .alJ'Opèra furono scagliate tr~ bombe ; la coppia imperiale .'rimase illèsa ma ~_furono 150 persone fra morti e· feriti. L'a~to produsse un'impressione straordinaria; e Felici Or- \ . sini ç.on altri tre italiani, .Gomez, Pieri e Rodiò venne arrestato. Si disse vi fosse implicato anche Francesco Crispi ·; ma l'asserzione .non fu mai provata. · .. · Felice Orsini 'era un ardentissimo patriota romagnolo ; -partecipe dei moti del 1848 e del 1849 e in posizione non secondaria, .come quando ebbe • l'incarico ~i commiss,ario nelle Marche; legato un.· tempo al---Mazzini, ora se ne -era distaccato; e poco prima di risolversi ali' attentato, aveva scritto al Cavour .una lettera che molto lo impressionò, ma alla quale egli si guardò bene ~al rispondere ·anche per via Ìnd~retta. Diceva in quella lettera che ormai .riponeva la sua fiducia nel Cavour," a cui chiedeva degli ordini,· perchè sentiva. il dovere di compiere qualcosa per l'Italia che amava come una madre e della quale era innamor:ato come d'una. sposa. · Questa ·esuberanza di ardore per la causa ita- . liana, il desiderio di mostrare al Mazzini che, pur essendosi allontanato da lui, sapeva fare qualche cosa e, d'altra parte, la erronea credenza chè Napoleone III fosse d'inciampo all'Italia lo decisero a tentare il ·colpo contro colui che negli ambie~ti radicali era gratificato del titolo di_ assassino del 2 Dicembre. Dopochè fu arrestato, }'Orsini mostrò un coraggio e un'energia, che pochi uomini in siI . . . Bibl"otèca Gino Bianco· mili condizioni veramente hanno dimostrato ; prese sopra di sè la ,,r.esponsabilità, .dichiarando che gli altri avevano agito soltanto per sugg~stione sua ; che era stato lui l'unico che aveva lanciato le famose bombe ; éhe poi si chiamarono . bo~be ali' Orsini. \ Mentre egli era in prigione, il prefetto di polizia il· corso P etri, lo 'convinse facilmente del suo ' . inganno palesandogli ch'egli aveva commesso un attentato contro il solo Sovrano d'Europa ben disposto· verso l'Italia. Dal carcere l'Orsini scrisse . una. lettera ( 11 febbraio 1858) all'imperatore scongiurandolo a · restit~ire all'Italia l'indipendenza e ' ricordandogli che la tranquillità dell'Europa sarebbe stata un sogno finchè l'Italia non avesse ottenuto l'indipendenza. << Non respinga (diceva) 1 la M. V. il .voto supremo di un· patriotta già sui gradini del patibolo : liberi la mia patria, e la benedizione di 25 milioni di cittadini l' acco,mpagneranno nella posterità ». Questa lettera che su~citò profonda commozione nell'animo- del- ·l'imperatore, ebbe un grande valore politico in · quanto Napoleone III ac~onsentì al difensore dell'Orsini, Giulio Favre, di leggerla all'udienza; la fece pubblicare sul « Moniteur » insieme con la / difesa del Favre medesimo, inton~ta a viva simpatia per la causa italiana,. come si sa, l'Orsini, il Pieri, e il Rudio vennero condannati a morte ; il Gom~z a_l'el rgastolo. L'Imperatore avrebbe voluto commutare nel- . . l'ergastolo la condanna a morte di tutti e tre ; ma nel consiglio dei minislri fu messa innanzi la ra-. gione di stato osservandosi che la grazia sarebbe stata una specie di incitamento a compie·re altri attentati ; per ciò la pena di morte non fu com- · mutata se non per il Rodio. L'Orsini e il Pieri, . il 13 Matzo 1858, làsciavano la vita sul patibolo. . Quel che . preme· di notare è questo, che il 3 1 Marzo, il Cavour ricevè, per il tramite diplomatico, Ùna seconda lettera dell'Orsini. all'imp~ratore anche più esplicita della prima, nella ·quale egli lo ringraziava d'aver · pubblicato la prima sua lettera·; ciò che significava che il voto da lui• espresso aveva trovato ùn'ecoi nel ·•cuore imperiale, e deplorava il fatale errore di mente, onde era stato indotto ali' attentato. Quando il Cavour r.icevette questa lettera con . la preghiera di ·stamparla.· sulla Gazzetta Piemontese_ rimase perplesso, perchè compre~Qeva· , che una· simile pupblicazione costitu_iva una grave pro-
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