( . • I . . NEL. CUO.~E ·:_,DEL· DESERTO LIBICO • . . .te Oasi di. Cùfra ... ·. .. . · La parte meridionale di Cufra è la più importante. In essa abbiamo la cittadina di El Giof, che ha belle casette all'araba, strade ampie e comode, un suk ove sorge la Zauia El Ghibli, la più vecchia scuola senussi di Cufra, la moschea, la Sceria, le abitazioni dei più facoltosi ikuan e numerose botteghe. Caratteristica è la visita al mercato settimanale che si tiene nel suk. Vi si trovano mescolati nella più strana confusione cartucce di carabine vecchie di 30 anni, conserve italiane di pomodoro irì scatole variopinte provenienti da Bengasi, calico azurro e bianco di Manchester importato · dall' Egitto, avorio e piume di struzzo del Uadai e cuoio. . Ma i. prodotti dell' Uadai , vengono ora difficilmente a Cu- . fra, vi capita soltanto qualche ! • • • mere 9nte _per sue rag1on1, v1 passa d~rétto verso l'Egitto o la Cirenaica·. Le ferrovie dell' Afri- .. ca eq~cJ~orialefrancese, e quelle del Sudan, le str·ade camionabili ., di tali territori, hanno fatto deviar-e tale commercio, aggravato anche dal fatto dello stato di ostilità che esiste in Cirenaica. I {Continuazione vedi num. 2) le palme, il cu{ numero supera certamente i) milione~ sono dappertutto, ma a differenza delle altre oasi ove crescono isolate, qui si inceppano. Si trovano quasi sempre in macchioni alti fìno a 20 metri, con una circonferenza dai 30 ai 50 metri, ed in ciascun cespuglio vi si sviluppano da 20 a 60 tronchi d~ palme ed anche più. La proprietà della terra e degli alberi di datteri e divisa in Cufra fra gli Zueia e i Senussi. Quando gli Zueia invitarono Sidi ~ Ibu El Senussi a venire a Cufra, ognuno di essi diede ai Senussi un terzo delle sue proprietà di terre e alberi di datteri. Ma la · proporzione di uno a due con l'andar del tempo per quello che riguardava la proprietà delle pal- ' . ' . me torno ancor p1u a vantaggio degli Zueia, poichè questi, abitando regolarmente l'oasi, piantarono continuamente nuovi alberi, cosa che i Senussi fecero con più lentezza. Si possono vedere nelle oasi i muri che dividono le proprietà dei Senussi da quelle degli Zueia. Un commercio ancora abbastanza attivo a Cufra, fatto preferibilmente dagli Zueia, è quello degli schiavi per I' agricoltura, che servono a loro per la coltivazione dell'orzo, ·del mais e del miglio. I Senussi in fatto di agricoltura sono più progrediti, essi coltivano meloni, cocomeri, Anche il commercio degli schiavi è diventato più difficile ed il loro prezzo e salito data la vigilanza delle autorità francesi nel Uadai da dove provenivano di preferenza. I Beduini per sfuggire a questa vigilanza ricorrono al matrimonio; sposano una ragazza nel Uadai e poi la portano nel loro paese, divorziano e IN VISTA DI ERDI la vendono. Nel 1919 afferma uva, banane, melanzane, pomidori, cipolle e nei loro orti non mancano olivi, melograni, albicocchi, limoni, aranci, peschi e mandorli. Una cultura a cui pure si dedicano i Senussi è quella delle rose e della menta, da cui traggono l'acqua di rose e l'essenza di menta, entrambi essenziali nelle loro cerimonie di ospitalità. Gli animali che più si trovano sono i cammelli, le pecore, gli asini e pochi cavalli e pollame in ger1ere. Però la carne a Cufra è un cibo caro e prelibato es&endovi poco pascolo. Il prodotto principale di tutte le oasi è il dattero; · Hassanein Bey si poteva avere una .ragazza schiava per sei luigi d'oro (120 franchi), ora 11 prezzo varia da 30 a 40 sterline. I maschi costano meno. I Beduini sposano qualche volta le loro schiave e se da esse nasce un figlio maschio la madre diventa automaticamente libera. I Beduini non hanno i pregiudizi del colore così avviene che se una schiava da al capo della tribù il suo maschio primogenito, il ragazzo diviene alla morte del padre capo della tribù, anche se di color nero. _I figli d~gli schiavi sono schiavi; il figlio di una schiava e d1 un uomo libero e sempre libero, anche
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