Vita Nova - anno III - n. 4 - aprile 1927

DOCUMENTI DELLA STORIA DEL FASCISMO 273 o•pe-raio ha servito per poche settimane o poohi mesi, egli è stato l,egato sì e no a.Il'~ienda, ed allora non è il caso di darg.li indennità ; ma ·quando un oper~io è stato cinq1ue, dieci, venti armi presso un' az,ienda -e se ne deve andare per una ragione impreveduta, è proprio giusto che se ne vada a mani completamente vuote? Non e' è qualcosa, non rimane qualcosa del suo lavoro =inqruedl'azienda ? Noi ri,spondiamo: sì, anche senza convenire con 1 l 'af,. fermazione di ,Marx ~e i.I capita:le si f<>1'macon que'ltla ,parte dii salario ,CJheiiicapitalista non paga al lavora1ore. ,C'è per lo meno ooa fedeltà di .anni a quell'azienda ; bisogna dun- ·que riconoscerla con un'adeguata indennità. 1M•i,sconoscend01lasi re- - .spinge il ',idea fondamentale delJa collla.borazione ,e d.dla solidarietà produttiva. D'altra parte, non si può riconoscere solo parzi 1 alm,ente presso a,lcune aziende ed in poche l-0ca1 lità. È un ,pr.incipio, ohe dev•e avere una norma .ed un'attuazione generade. V diete che citi qrualc,he episodio ? ·v,i sono d,el,le aziende che hamo si- .stemato .il proprio persona/le ;in que- .sto modo: personale fisso e·persona- :Ie semi,fisso. Il personale fisso è qu,elJo che ha diri,tto aille previden- :ze, ailJe indennità, cassa di malattia, ecc. Può andare v.ia dopo due anni ed ha ciò dh,e gli spetta. Il personale semifisso non ha gli ,stessi diTitti. P1rima d1 elilo 1 scoccar,e de11'anno .di anzianità viene licenziato; due settimaine, magar.i una settimana, dQPO v:i,ene r.iassunto. ,Dopo und,ici mesi e tre setti,mane viene di nuovo licenziato e poi... nuovamente rias- -sunto. Così, dopo tre, quattro, cinque, quindici anni un operaio è sempre . .. . . avvent1z10. Desidero ohe voi, qualunque sia la vostra professione, ma specialmente se avete responsabiilità direttive neUe aziend,e, riflettiate su questo sistema, ohe si estende ad altre q1uestioni e che si può definire « f abbr.ica del malcontento » e provocazione sistematica alla guerra socia1le. Dovrei esaminare altri punti basilari del contratto di lavoro, valevoli per tutte le categorie ed in og.ni regione d' Italia ma per non · dilungarmi, accenne-rò soltanto alla questione delila rappresentanza dei lavoratori o-rganizzati presso le direzioni deille aziend,e. Coo il'abolizione delile Commissioni interne, dietro richiesta dei sindacat,i fascisti, gli operai di uno stabi,lim,ento non hanno più modo di farsi rappresentare · presso ,la Dir,ez,ione per questioni che vanno oltre 11 'interesse dei sin- . goli - che deve essere logicamente trattato da ognuno per via gerarchica. Bisogna sOlllecitamente provveder-e all '·inconveniente, non certo tornando al sistema -elezionistico deUe Commission,i all ',intemo delle Fabbriche, ma demandando le funzioni d,eille Commissioni stesse alla rappresentanza degli opera~, designata dal loro sindaca,to di catego- . ria. I capi saldi i,llustrati , ed altri complementari, devono formare i,l con- . tratto .tipo di lavoro, che semplifi-- ch,erà enormemente l'azione sindacale ed evirterà discussioni e vertenze int.emiinabi~.i. V.i sono questioni nel~la fissazione dei rapporti legai.i tra le classi organizzate, ,che non si possono e non si debbono discuter-e che una volta sola. Definite ·e concluse per una branca di attività ·produttiva, devono valere per tutte e forma re norma di legg,e. Se così non fosse, sarebbe facilm,ente sa1 botat!l la legge sindacaJle, Ja .magistratura d,el lavoro e lo Stato fascista corporat,ivo. Signor.i, lo sforzo di ,conciliazione ,sociale è difficile, rrna nelJa nuova atmosfera . 1spi 1 rituale della Nazione, otterrà ,un sicuro successo, seguendo il metodo •e le direttive tracciate dal 1 sindacal1is·mo fascista. V;i dirò a conclu 1 sione che la Carta d,el Lavoro dovrà comprendere aJ11ohele leggi socia,li già 1 emanate, da ,aggiornare e da perfezionare ..opport,unamente. Soprat,utto ta:li leggi, uni1 ficate e propagandate nella co- . . • 1n Bianco scienza del popolo, devono essere applicate in tutto il paese e non ,in poc·he regioni soiltanto, come è avvenuto nel ,passato. Per esempio, le ileggi per J 'assicurazione invalidità e vecchiaia, la disoccupazione e l'infortunio non sono a•pplicate c-he ,in -min,ima parte nell'Italia merid1ionale. Un governo naziooa,le forte e dignitoso, che voglia ottenere I'obbedienz.a quando comanda, deve far rispettare tutte ,le ,leggi, a,ltrimenti i.I popolo diventa anarcliico, sovversivo e ha rag.ione di protestare per ,il cattivo esemp1io dato daJ- ;}'alto. La legge crea 1 'ordine, ma la legge non deve essere carta su carta, deve essere espressione di una necessità di giustiz.ia ,e di progresso civi:le, deve essere conosciuta e- vivere nel cosrume del popolo. La 1legge rivoluzionaria, speoialmente, deve essere in armonia con la coscienza popolare e con l'ordine nuovo che si prefigge d·i creare. · Il sindacalismo fasci sta è stato ed ,è sempre in linea. Con uii 'opera tenace ed ardente ha messo insieme delle tesser•e e delle anime per la nuova Italia. È perfettamente neUa d,iscipil.i.na,morale, politica, economica della rivoluzione. Noi, organizzatori fa scisti, abbia:mo obbedito come modestissimi soldati al comandamento del Duce, che e.i disse : « anda,te incontro a'l Javoro e dirte che il Fascismo 1non è una forza di oppreissione, ·ma una forza di liberazione ». N,ella p11ima fase dello svolgim,ento della rivoluzione abbiamo compiuto intero i,l nostro dovere. , Il [POpolo italiano, iJ·,lumi,nato e guidato dal Fascismo, ha rialzato il capo, in nome della P~tria e del suo diritto, e guarda fidente alle mète future, che saranno tutte raggiunte! GIUSE.PPE SAITT A Direttore responsabile Bologna Stabilimenti Poligrafici Riuniti •

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