Vita Nova - anno III - n. 4 - aprile 1927

.... ECHI E COMMENTI Nazionalismo e fascismo. Fra il nazionalismo sanamente inteso e il fascismo no,n a·bbia.mo mai pensato d1 i porre delle barriere, perchè l'uno e l'altro si identificano perfettamente. La lotta che abbia,mo fatto contro taluni nazionalisti d'un tempo aveva questo preciso scopo : di chiarire qual' è iii vero nazionalismo che considera la nazione non come una realtà fatta, ma come una realità in continuo movimento. A questo concetto - è ben,e dirlo - aderiscono con fede e con entusias,mo alcuni carissimi amici nostri che 1pur militavano ne1 lle file del naziona,l,ismo,. Dunque, resta inteso che gli ex-nazionalisti inte1 lligenti, che sono poi quasi tutti idealisti, 1ilo,n solo hanno accolto con simpatia le nostre critiche al falso nazionalismo,, che è torbido e osceno travisamento de,llla tradizione nazionatle, ma le hanno fatte pro- . pr1e. Fascistizzazione della scuola. Il discorso del Ministro della P. I. a·lla Ca.mera ci è piaciuto molto, e ·mentiremmo a noi s,tessi se dricessimo ,il contrario. No,i consentiamo volentieri a tutte le cose buone che eg,li disse ·specialmente suHa necessità della fascistizzazione della scuo;la. Ma bisogna convenire con noi che il Ministro dev'essere circondato da una burocrazia perfida se con la più grande disinvoltura si perdura nel vecchio -sistema di nominare agi i uffici diretti vi ·uomini che sono tut,t' ailtro che fascisti. Oltre il caso lame,ntato in questo stesso numero da un nostro caro amico, potremmo citare altri casi che provano come la fascistizzazione de·IJa scuotia si faccia proprio a rovescio. Si sa che .il ,Ministro non può vedere e sa1 per tutto, -ma quan·do dai fascisti sono segnalate certe nomine scandalose occorrerebbe pro·vvedere e subito. Per tagliar corto. Un no,bilucoio inverteb'rato, a cui abibiamo fatto l'onore di qualche critica, fra •le altre ,sciocchezze scrive, con un certo qual suss1iego, in un giornale di Roma (il quale aveva pur promesso di non oiccupa1 rsi di questioni personali e d,i vo,ler fare am1menda ,di certi attacchi. ingiustificati), che noi abbiamo l 'ev.i~ente intenzione di seminare Z!izzania nel F ascis·mo, laddove in no-i c'è stato sempre I' on-esto fine di ohiarire quelli che noi ritenia,mo po,stulati fondamentali de•l F ascis·mo. Ma per tagliar icorto aille 1m 1 aldicenze e alle insinuazioni, che sono 1 1 'eco delle · chiacchere d' un 01 muncolo dallla •men,ta 1 lità semitica e che tutti ricordiamo .hequentatore ass,iduo della .loggi·a massonica 1bolognese di vicolo Bianchet,ti, dichiariamo che le direttive impresse a questa no,stra Rivista s'is 1 pirano a quelle del nostro 1 Capo, Leao 1 d-ro Arpinati, il qua1 le a ,sua vo~ta nuHa ,fa o vuoJe che non risponda a ,ciò che fa o vuole il no,stro Duce. Le verità che noi dicia,mo cnsì a spizzico possono bruciare i •moll·uschi, che voigliono pa,rer verte,brati, -ma no,i non sappiamo che farci : pro1 seguiremo ne!la nos,tra via .infischiandoci altamente del ibrusio di certa ~anta canaglia. ·Di un dossier. Una agenzia -romana ci mandò tempo fa un dossier che contiene documenti e fa,tti i,mpressiona.nti su1 ll' attività sub.dola, deleteria, di certa gente filo,fasci sta contro il Fascismo. Ma ,per non se1 minar. . . ziz- • ca Gi o Bianco zania, ci sia,mo astenuti dal piuibbiicarlo, benchè esso ·smOIJlterebbe faci1l,mente .le facili apdlogie di certi giornali 1 sti, ai quali raccomandiamo ,di non destM'e ,il cane che dorme ... No,i 1 lo d.iciamo a,lto e forte : non a1 bbiamo nessuna ;prebenda da tutelare nè alcun po,sto,,da conservare, tranne qu,elllo do,vuto al nostro tenace :lavoro, ,ma ,saremmo capaici di rinunziare anche alla nostra cattedra se non potessi 1 mo .mantenerla con ,la ·stes&a dignità e fierezza di pr1 i1ma. No-i preferiamo la fame e persino la ·morte, al s~1 rva,g,gio :spirituale che taluni, che. furono e sono immutaJbilmente i nemici d' Italia, e quindi del Fascismo, vorrebbero . . I'mporc1. . . . Un cristiano antico. · L'egregio pro1f. D. Carretti a proipoisito d'una breve mia nota polemica m'invita ad un cortese contradditorio, che ,io accetto volentieri, perchè egli non è ,di queldi ohe lottano per fuii ,materialistici o bassaim,ente utilitariii : egli difende onesta1mente, francamente, la sua fed•e, e dinanzi a lui io sento :il dovere di ,togliermi il cappel,lo. Ma la merce di ,questi cristiani anJtichi come D. Ca~ret•t,i è troppo rara : ,spesso sotto, i!l manto de,Ula religione ·si nascondono i ,più vergognosi interessi e ,}a 1cor.ruz.ionepiù profonda, specialm1e~te in quei preti senza sottana ohe a sentirli appaiono per ,i,I loro cieco fanat.ismo i veri so,stegni . della reiligione, mentre non 1 sono che vol1 gari1 ssimi arrivi~ti. Ma di essi, 'S·e ne avre1 mo voglia, tessere1mo qualch-e de rebus gestis, dal quale apparirà 1 la .malaf ed-e e la disonestà di c,erti truffaldini c·he ora affettano una . religio,sità che non hanno ·mai senti.ta. I Noi l I •

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