Vita Nova - anno III - n. 4 - aprile 1927

' IL NATALE DI ROMA 203 diritto di asilo accordato ecc., non lasci.ano alcun dubbio che l'origine di Roma si riconnetta ad un santuario di gemelli. Oltre agli esempi di attuali città di gemelli nell'Africa Orientale, non mancano . prove di altre « città di gemelli » nel ,mondo GrecoRom.ano : Amifissa, Delo, forse ,Delfo, Samotracia, Preneste ed altre. - ' Sarebbe int:eressante seg•uire- nelle tracce del1 'Harris - il culto dei Gemelli nella tradizione cristiana, da Cosma e ·Damiano, ador.ati come protettori della navigazione in un Santuario presso l 'Eufrate, a Giacomo e Giovanni, a Gesù mede5imo (venerato in Edessa altresì quale gemello di Tommaso apostolo) ~ e, risalire a-nche alla· tradizione Biblica, dove la stessa ostilità reciproca di Caino e Abele presenta una delle caratteristiche più notevoli di dioscurismo. *** Ma questo cammino ci ·porterebbe troppo lontano ·dalla Roma primitiva - e dal gìorno sacro ai Fati, in cui l'aratore mitico tracciò sul Palatino i limiti della città quadrata, sollevando, là ove doveva essere il posto delle porte nelle mura futu,re, • I • I I « l'aratro augurale, poichè altrimenti, sacra essendo la traccia del solco, nessuno avrebbe potuto oltrepassarla ». L'indagine p1ù recente ci mostra, adunque, l'uomo primitivo assai discosto da quella statica idealizzazione già celebrata aalle -lettere e dalle arti, che ne vorrebbe fare un eccelso prototipo, u~ urmensch della stirpe ; e lo riporta a quegli inferiori gradini della scala civile lungo i quali è il suo vero posto. Così a Roma. E il senso della vita del Ro- • mano primitivo è tutto dominato, assai più che da fioriti culti allegorici, da una incoerci,bile superstizione che lo rende sbigottito continuamente al cospetto dei fenomeni di natura, dalla necessità di placare le forze naturali dominatrici che propizia con ,perenni ·riti e con crudeli sacrifici, gettando vittime pelle voragini del suolo v•ulcanico e, periodicamente, nelle acque del Tevere e del lago Paterno. · Ma poi evolverà rapidamente, il Romano antico, ve.rso la luce, verso la serena umanità; e creerà, per sè e per il ,mondo, il suo ca,polavoro inuguagliato : le ·sacre· regole dell'alta giustizia u,mana e civile, nel mondo . ARNALDO CERVESATO • Veggonsi a og'}' ora e beneficii che ti fa l'avere buon~ nome, l'avere buon.a /ama ; ma sono pochi a comparazione di quelli che non si 11eggona, che l1engono da. per sè e sanza che tu ne sappia la causa, condotti da quella buona opinione che è di te : però disse ' prudentissimamente colui che più -vale1'a il buono nome che molte ricchezze. F. GUICCIARDINl - Ricordi ,, • I I ca Gino o •

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