Vita Nova - anno III - n. 4 - aprile 1927

inferiori agli interessi dei capitaili stranieri iII1)iegati da noi. Bisognerebbe infine considerare anche gli interessi dhe paghiamo per i debiti contratti ailJ '·estero ,e quelili che riscuotiamo daiLI'estero per iJ mede,simo ,motivo. Vi sono infine altre cose di .minore jmportanza e iche ,sfuggono alla ·statistica come •sarellbero ad esempio i diritti di autore e di proprietà. Non è dunque fa·ci.l,euna disamina accurata deilila 1 bi1 lanaia commerciale di Ulll paese, sebbene gli elementi che ,sfuggono non possarno portare dei fOiti spostamenti. ltl mìgtliora,mentodi oltre 700 mi1lioniverificatosi nello 1scorso anno se è rag,iooe di ·soddisfazione per noi deve spronaroi a migliorare ancor più la nostra ,situazione. Lo ·sbilancio di 7 ,mi1liardi,e 200 mi,la Ji1e è ,sempre abbastanza forte per un paese e,conomicamen(te debole come il nostro, ,e non è certo col1 mato daJ·le così dette esportàzàonà invi,si.bili. Se da un dato dobbiamo . . tentare og·Illl via 1 per poter aumentare -lemerci esportate, dall1'al lltro ·l!na riduzione di certi consumi, o almeno contenuti in limiti più ristretti, deve far diminuire la oifra rilevante de.He . . . 1mportaZi10011. lo non cr.edo a11l 'aissurd,ità deJila indipendenza •economica ; il commercio vive e l'economia si rafforza con lo scambjo e tanto più questo è ·molteplice tanto ,maggior ibene~ ficio deriva alJe popdlazioni. Poco ,i,mpoilta se sia•mo co,stretti ad acquistare a,ll'est,ero miliardi di ' merci quando all'estero mandiamo ailtrettante merci per uguali valore, · che ciò significa ricchezza. I,l giorno ohe nu,lla più importassi-mo dal1 'estero finiremmo a poco a poco con ·non esportwe più nu'lila. ,Ba- . . ' steremmo a noi stessi e vero, ma ·piomberemmo in qud periodo di economia primordiale che è tramontato per seII1)re con l'avvento de·ltla economia capitalista. Un triste primato Nella produzione l,i,braria I' ltad1ia divide con J' Estonia il triste primato di veder diminuire ,rl numero delle pubblicazioni. Biblio eca Gino s· RASSEGNE / Dia,rno qui 'lilla statistica di detta prod~zione a seconda dei singoli pae.s1: Produzione libraria 1924 1925 differenza Bulgaria 2 472 2.558 + 86 Danimarca 3.606 3.752 + 147 Estonia 799 768 32 Francia 9.403 14.943 + 5.540 Germania 23.082 31.595 + 8.513 Inghilterra 12.706 18.202 + 496 Italia 6.321 5.804 517 Lettonia 2.536 2.818 + 282 Norvegia 1.160 1.228 + 86 Olanda 6.123 6.332 + 209 Polonia 5138 5.698 + 560 Portogallo 1.710 2.021 + 311 Spagna I.524 3081 + 1.507 S. U. America 9.012 9.574 + 526 Svezia :~.058 3.114 ---l 56 Svizzera 2.610 2.748 + 138 Ungheria 2 065 2 772 + 707 Uruguay 819 1.066 + 247 Se esaminiamo la percentuatle per ogni 1000 a,bitanti troviamo la seguente claissificazione ,per i princ:ipaili paesi : I Olanda 0,914 2 Svizzera 0,675 3 Uruguay 0,666 4 Germania 0,533 5 Svezia 0,500 6 Francia 0,375 7 Inghilterra 0,282 8 Italia 0,145 9 Spagna 0,135 10 Stati Uniti 0,0E6 V ed:ia,mo che in tale olassifica l'Italia è ali' ottavo posto1 ·superall:a perfino dal picco,lo Uruguay. Dobbiamo notare l 'eJevalf:a pro·duzione deilla Svizzera ,e de·ll 'Olanda, paesi picco,li ma molto civili. Senza tener conto del.la percentuale, ,la Spagna ha dati 1924 al J 925 raddoppjato quasi . ia sua produzione J:i,braria, ciò c1 he indica un grande riisvegl,io intellettua,le e culturale in quel paese. . Purtroppo ,l' lta1 lia ha dal 1916 .in poi quaisi gradata.met].te diminuita la sua produzione. L' aumento s:i è aw-to ,solo sui nuovi period1ici, la maggior parte d,i ,pessimo gusto, qualità e di poca utilità, e nei 1lipr.i scolastici che hanno aumentato di un quarto sull'anno preced,ente. Quasi tut•te ,le altre categonie sono ,in diminuzione e in modo i1mp-ressionante i l,i,briche trattano di Ag11ic<>!ltura, Industria, Co,m1 mercio, quelli di Med,icina e Farmacia, di Scienne 255 ze soaiali, filosofia, Tecnologia, Educazione, Filologia ,e Poesia. Se •guardiamo tÌnvece 1 la Ge11mania essa ha in f orite a,umento tutte queste categorie, nel ,solo ramo delila tecnologia J 'aumento ,è di ben 587 pu.bblica2iioni, in quello del1 'agricoltura e d,el commercio di 613, nel l'amo deillla geogratfìa. e dei viaggi di 515. Si pensi poi ohe ila lingua tedesca non è ·così diffusa come I' ingtese e Ja francese e isi dovrà concludere che 1 'aumento di tale produzione è dovuto· alla sua bOIIltà, esattezza e utilità ,che sii ,impone a1lpu,bblico degili ,studiosi ,non s01litantodi ,Germania ma anohe di fuori. N~ poissiamo certo glor.iarci noi del primato che ci spetta ed al quade occene 1 metter,e ripa,ro poichè esso è 1110n isolo un ,tr1ist:e,indice del nostro ,grado di cu'ltura ,ma dimo~a neil p,ulYblicoun'avversione a1bla 1 lettura e ahlo studio. E qùesta avversiooe è provata anche daMa ,scar,sa impo,rtazione di libri .stranielli in Italia, .i,mportazione ch·e dovrebbe •supplire 1al 1 meno i111 parte fa nostra deficienza 1libraria. Nel 1925 si sono ,importati poco ·piùdi q.li 2800 di libri di cui q .li 1700 daMa F ranoia, q. li 208 dal Belgio ,e q .,lii 594 da1UaGermalllÌa, dovuti questi ultimi per ,la maggior parte ai 1]ibI1,inglesi sta1 mpati dal T auchnitz di Lipsia. Per ,iii medesimo anno l 'esportazione di libri i,taliani è stata di qu1i1ttal1i 3787 per un vallore comp,les1 sivo di L. 6.519.769. T aile ,e•sportazione è dovuta ,soprattutto ai paesi dove gli italiani sono ·molto nu•merosi, •ecco uno specchietto deii nostr,i ,maggior.i clienti ilibrar.i: Paesi quintali valore Argentina 709 L. l.353.S96 Brasile 212 )) 359.117 Bulgaria 45 )) 64.105 Egitto 197 )) 415.289 Francia 361 )) 578.913 Germania 364 )) 618.823 Gran Bretag. Irlanda 78 )) 152.886 Grecia 29 )) 50.808 Indie Orientali 24 )) 65.440 Malta 60 )) 122.310 Palestina 30 )) 51.358 Portogallo 132 )) 256 820 Spagna 51 )) 58.136 Stati Uniti 840 )) 1.274.486 Svizzera 122 )) 234 248 Turchia Europea 66 )) I 81.971 • •

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