*** L. 0LSCHKI: G. Bruno, Laterza, 1927. È un profi'lo ra,pidtssimo del1l'opera e de1lla personailità complessa del B. : un volumetto che si legge vo,lentieri, perchè scritto con intere.sse non ristr,etto al lato puramente specuJativo. E anche per quel'lo clh' è a lato puramente speciulativo, vien messo in vista piuttosto Jo sforzo d,isperato dii trovare la conci1liaz!ione dei più disparati indirizzi, ch,e la soluzione allilaquale tendevano questi sfoirzi. C'è, così, una traged,ia deJ pen- ~iero che coincide con quella de.Ila vita del No1ano. Gi,usto, dunque: ma giusto nel senso soltanto in oui · ogni medaglia ha un .suo irovescio. Questo Bruno è un Bruno -reale anch'esso, accanto a quel.Io di coloro che pr,eferis:ono, invece, metterne in vista ,il principio ·supremo ail qua,le lo sforzo del pensiero ,bruniano tendeva : principio, ch,e, solo, dà un senso aHa dispa1 rità di opinioni e pensieri, attraverso ,la quale si muove la mente e l'anima del -Nolano. Sì che, se costoro talvol.ta non giustamente t-rascurano questa d1isparità, anche J' O,lschk,i, d' a'ltra parte, diventa unilaterale nella csua conchiusione : « N·essun pensi~o · fonda1menta,le è sorto negli scritti filosofici del Bruno da un lavorio di pensiero origina1 le... Morì non per una fede filosofica, ,ma per de.Be as·pirazioni che nessuno poteva più intendere. E meno che altri i suoi severi :g,iudici, i quali non si avvidero come l'opera del Nolano sa1ebbe rimasta nella storia de,} pen,siero umano un semplic~ episodio, se la loro sentenza non I' avesse consacrata ed elevata a simbolo » (pagine I06-107). Detta così, la cosa ha sapore più d,i bri1l1lantestroncatura, ohe di pacato ed equanime giudizio. *** La rivendicazione d'Epicuro nell'umanesimo è I• argomento di una memoria di G. SAITTA, ,inserita negli « Annali delle Università Toscane » pubblicati a cura della R. Univer.sità d,i Pisa (voi. X deMa N. S., fase. I). Tutti conoscono la RASSEGNE singolare competenza del S. in questo campo di studi, dai quali è rag,ionevole attendere aJla fine una presen,tazione complessiva che dia 1 le .Jinee fon1 damentali di questo potente e ,svariato mov:i•mentodi pensiero ita,liéllilo,che attraverso l'Umanesimo e iii R.inasaimento prepara l'età moderna. Qruestoi, intanto, è anch 'e,sso un ottimo contributo. La person,ali.tà di Epicuro acquista tutto un nuo•vo significato e vadore per op•era de' ,nostri Umanisti, a cominciare dal} Petrarca, e via via sino al V ailla e allo stesso Ficino, che pure ha un orientamento che par•rebbe ·in antitesi con qu,eHo epioureo. La ragione è che ne1 l principio epicureo, m•egl!io.dhe ,in ogni altro de.U'arntich1itàclassica, ,si esprime quellla tend1enza 1i,m,manentistica in cui confluisce tanta parte della nuova concezione deHa vita e de'l mondo. Così la dottrina del pi,ac•ere, superati ·i pregiudizi di un' antica tradizione, e rie,mpi,tadel se-nso nuovo di cu,i i niuo\Tipi roblemi l} 'arricohi vano, 1 balza, pur neUa sua ri... stretta e paradossale enunciazione, al primo piano della speculazione di questo te,mpo. *** Degno 1d,i nota un vodume commemo,rativo del -secon,do centenario del,la Sciienza Nuova di G. B. Vico, pubblicato a arra d.el P. A. GEMELLI, rettore deJII' Università Cattolica di Miilano. I col11 aboratori sono, oltre il G., S. Vi,smara, E. Chiocchetti, A. Gatti,, C. Cessi, G. Gianneldi, G. B. 1Biavaschi, P. Rotita. Il vo,lume è degno di nota, ho detto : esso, i!Ilaftti contiene conui,buti ad aspet~i molteplici del1'opera vichiana : per da psicologia dei popo1li, che it V. per tanta parte precorre ; per la scienza .fi,J.o.. log,ica in s~1nsomoderno, che giustaimente vede in l,ui un fond,atore e quasi un div,inatore; per la concezione della natura, ecc. Ma da nota predominante d,el volume è nel tentativo di op~re a,l Vico ,degli idealisti italiani, a quel 7 ~o de!l Croce .in particolare, un altro V,ico : un Vico cattolico. Viene perciò afferma,ta nei due ,scritti che ibliote a Gino s·a co 251 vien dopo ». Ma quest' affermaziooe aprooo ,i,lvoi. (dei quaili uno è del~o stesso GemelJ~) l'unità della vita e del pensiero nel V. E segue •subito 1o scritto del Chiocchetti, eh' è il più importante, su ile F ondamentali idee gnoseologiche e metafi.siche di G. B. Vico. ·Premettiamo ohe a noi p!iace ved,e.re un gruppo di valentuomini co,sì affiatato in un'idea, oh' è una fede comune. E piiace vedere i,l pensiero cattolico oime111ta:rsailla prova col pensiero moderno: riteniairno che questa sia I' un.ica via per 1giustificare la sua ragion d'essere ,ne,Hacultura conte,mpoiranea. E riteniamo, in fine, ch,e i•l ,cattolici,smo d,ed Vico non solo sia un fatto innega!bile, come questi scrittori ·mettono in grande evidenza, ma sia anche un proiblema sud quale il Croce ha soirvolato ~roppo facilmente contentando,si di sciogJieruo n,el ,senso che Vico penrsatore era in contraddizione con i1 Vico credente. Ma, dopo d,i aver. concesso tutto questo agli scrittori di questo volume, dobbiamo anche dichiarare che · i,I problema non ha fatto un pasiso innanzi su la soluzione de:l Croce. . Anzi, per certo rispetto, un passo indietro. Poichiè il Croce, per ;lomeno, ha rivendicato un V,ico pensatore moderno, del qua,le la storia d,elJa filosofia 1 mondia,le non potrà più .fare a meno {come ha fatto fin qui), un precursore in fi1 losofia, ,proprio come per la fi'lologia e p,e-ra.Itri problemi costoro riconoscono. Si legga, invece, ,lo ·studio deil Chiocchetti : in conohius,ione, dove si può mostrare un Vico •speculativamente inferiore a qu-ello cr;0ciano, .si insiste ; e dove non si può, lo si cond,anna senz 'a,ltro (« l' agnosticismo teologico che inquina pro/ondamente la filosofi.a del V. - Noi non po·ssiamo seguire il Vico, ecc. »). Alla fine: « Non ostante ,le oscurità e incertezze, noi crediamo c1 he ,il V. sia da annoverare tra i grandi filosofi... che segnano vie nuove a1 pe.n,siero che finale -non vediamo come si giust,ifichi. In principio del vol. è annunciata una monografia del Cih,iocchetti sul V., d,i prossima pubblicazione : attendiamo.
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