Vita Nova - anno III - n. 4 - aprile 1927

POLITICA ÉSTERA All'indomani del Patto di Tirana, il Ministrodegli Esteri jugoslavo, Njncic, dimissionò, sbattendo .la porta: ·i'l R,eg.no S. H. S. aveva capito che or,mai j sogni di una conquista albane.se erano tramontat,i ed invano cercò di sv,iluppare una propaganda ostile al Patto neA~ecancellerie europee. •Ma il Pattodi Tirana l'itSu.litqòuale veramente era e cioè inattaccabiJe, limpida e logica conseguenza de1Ja posizione adriat,ica delJ' Italia e di un atto diplomatico compilato sino dal I92I : allora a Be,lgrado, .con perfetta ,mentalità balcanica, si pensò di provocare tor.bid,i in Alba,nia, arruolando comitagi ed a:mmassa,ndoali nord di Scutari, e di compiere una parziale 1nobaitazionf» detl 'esercito. Francia e Belgio diedero arm,i, munizioni ,eà uniJormi : la Soopcinia votò, triplicand01li, .i crecliti miilitari ed ,il potere esecutivo passò di fatto .in manodi una cc clique n mi.l,itarista. Era evidente ~a minac- .~ia conitro J 'integrità albanese per .. ohè ,larivolta, accesa dai comitagi e sostenuta dall' esercito regO'lare jugoslavo, avre,bbe dato pretesto ad un intervento del Governo d,i Belgrado, sia per mutare il Governo adbanese, ,sia·per carpire p•egni territoriali a di fesa delle frontiere. Su,U' Europa passò così Ja nera ombra ~i una guerra: l'Italia, dichiarando che avrebbe .mantenuto gli impegni sottosc-r.itt,i ·a ·T·ira,na, avvertì della manovra jugo&lava i Gov,erni di Londra, Parigi e Berlino e diede un c_ategor.ico alt al Governo di Belgrado. La Nota itailiana fu ampiam-ente dooumentata •e la gravità della si1uazione apparve ,in piena luce, in una ,serie di ar,ticolì pubblicati dal Giornale d'Italia. Era ii 18 del mese di marzo~Il 21 , il Ministro Biblioteca Gino Bian d1egli Ester,i jugo-slavo, dichiarò alla· Scupcina eh-e la Jugos!lav,ia non cer~ . . cava avventure - ,s1 era capito quanto potessero esse.re periçdlose - ma che si sen~iva minacciata da,l Patto di Tirana. E naturailmente non mancò un acconcio frasario di amore dedicato a1UaFrancia. Di fronte al,la denunzia italiana, la stampa francese, in un primo tempo, prese le pariti della Jugoslavia : poi via via scivollò neJJe invocazioni di un accordo. La sta.mpa inglese con{ermò nettamente la ver.idicità del1 le nostre accuse : Ja stampa tede,sca si teme su Ùna liinea di estrema r,i-serva, pur lasciandq, in.tendere che iii Governo di Belgrado ·era stato coJto in fallo. ,Br.iand, ·memore che di Sforza in lta1 lia non ve ne sono più, rivoilse a1 llla Jugoslavia consigili as-sai paci- . -/i.ci: e tra i Gabinetti di Parig,i, di Lo,ndra e di Bet1l,ino, corse una •spola veloC'Ì1ssima. Dappr.inc.ip:io si pensò ad una inohiesta sui confini : ,ma g,ià parecchi giorni erano paissati e fu chiaro che da commissione degli esperti 1 m1ilitariinon avrebbe visto più nulla. AUora l'inchiesta immediata prese i contorni di una « vigiianza n continuativa: contorn1i impreci,si, non de1 fìn,iti, fo;rs-enemimeno uti1li. 1,1 Gov,erno jugois,lavo pr.i,ma si mostrò favorevole .ad una inchiesta, poi disse di non poterla accettare : poi parlò di un ,intervento gin-evrino, poi dichiarò che _poteva diiscutere direttamente ·con :l'Italia. La Jugo,slav:ia, a viso senza maschera, apparve quale è : Ùn caos pdlitico, uno stato d' avventurieri, che pur di salvare ,la propria ,compagine, sempre .per.ico,lante, non esitava a couer iJ r!ischio d,i una guerra, pur di ,stab.illire, tra i partiti in lotta, un fronte unico antitalia,no. Questo aspe,tto della politica ~i Belgrado, unito ailla man,ia d 'ing,er!i.rsi. negli affar.i interni di un altro paese, rivevella che ,la JugoiSlavia, la grande .. • Jugo1slavia, non è a,ltro che un fattore inegativo deil1lapace europea. La Nota i1 ta1liana, il severo monito contenuto in un FogJio d'Ordini che rimarrà memorabile, hanno denunciato aU' opinione pubblica mondiale da qua1li osouri circoli si vo,gJ,iaruna guerra ·ed hanno salvato, senza un epilogo cil'uento, ,l'integrità. a,l!banese. Questa è la politica e1 stera del Duce : e noi ci ch,iediaimo quale uomo di starto -europeo, di ,. f.ronte ad un min,accia consimile~ avrebbe ~aputo tenere i nervi così a po•sto t; ren,dere un così grande servigio alla pace. . Inutile soggiungere che se Belg,{ado avesse voluto condurre a ter- ,mia-1eIla losca trama, l'Italia fascista 1 sarei~be scat1 tam. In armi e con sa1ld,issimo cuore. N,e ci avre·bbero ,spaventato quei ,se,negalesi che la ,Fra,ncia tiene in Corrs:ica, nè ci avr.ebbero fe,rmati quei bat-ta~ioni S. H. S. che in,dossano uniformi confezionate in F r~cia. R.ipetia- . mo, da guerra fu evitata per volontà del Duce~ N,e 1 prendano nota tutti coiloro ohe d:ifFamano, ,il F aiscismo: ·•ma si :ricordino ailtresì c1 he la partita non fu g,iocata, perc,hè il Duce -per vincere non ,e1b·bebi.sogno di ricorrere alla forza. Chè se questa fosse stata n,ecessania, tutti gLi italiani fanti de,l Cail'so, · Camice N,ere e gio~anetti ado1lesoeinti., avreb.bero) saputo aff ronrtare il destino e v.incere : g,ià troppo ci pesa Ja servìtù che opprim-e la Dalmazia, itailianissima te,rra, perchè potessimo permetter•e che una nuova servitù, quella delJ 'Allibania infeudata a Bel- • grado, grava~se suM' Ad'riatiico. il • F ascii-s 1 mo vuole la completa libertà delll 'AJ,bania e .spezz.erà tutte le oscure fì,la eh.e c-e,rcano d,i avvo,lg,erla e tramutarla in uno- stnJ,mento antita 1 liano. *** Ailtro avvenimento che interessò ·partico1 larmente la politica interna- • •

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