I T j 234 . CESARE OTTAVIO COCHETTI · I pertanto a quell 'aindar messianico della letteratura ru15sa, a quel fol1Illular le solite speranze del (< verrà un tempo migliore n come cred,e lo zio Vania cecof,iano o come affei,ma ancor o,ggi Gorkì nelle vìcende degli Artòmonov per bocca del portiere T.icov ; .interessante p,erchiè senza cercar la conciliaz:io,ne ,del bene e deJ male e superando Ila concezione 11.etteraria tradizionale di considerare e accettare 1ilmaJ,e non co1me i1 l contrappos,to ,del bene, ma coi;me;l'unica via clhe porta al be·ne, si risolve in una stati,cità di aspirazione atla vittoria ruprema del proprio io; q,uiJ1,di - e qui a proposiito mi ripeto - via CJhiu~ae posizione mentale di schietta derivazione nietzschiana, anzi di pensi.ero nietzschiano ohe esaurito n•ell'irrealizzaibi:le ,si ripiega in se stesso *** " ~ Iii «Fuori leg,ge )) io non credo che -abbia un conrte- ' n,uto poJitico .cont,ing,ente come talll!lno affrettata.mente hà voluto concludere. Certo nel gran quadro deLla rivo,lruzione il N. avrà fatto le sue esperienz,e p~rsonali, ma queste, in quel crogiuoJo fondo •e ,misterioso ,ah' è I' ani,ma deill 'artista e per quei processi •super,iori e inconosci1bi:li ch•e folgora.no Ile in,tuizion.i, si sono tra·sfor-- mate in crea,trur,e 1 d 'art•e viventi, co,mplete, e-spresse col fin,e gusrto•deltl 'arti•sta d,i genio. Ciò· ·m' induce ad aff ermar,e che è -aT.bitrario voler r.iconosceir,e nelle figure delàa tragedia or 1 'uno or 11 'a,ltro ,d,eg{liuo1 mini più noti del:la rivo,luzione. L'opera d 'a•rte, sp·éci e gµ•ella teatra:le, not11s;arà mai creata da ,chi con idee pOiliti,ch·e s' acciinge a costr,uire un lavoro per ·sostenere una causa politica• in un de-· . terminato periodo attuale. L'idea politica ,può scio-- - I ' t • I ' . , • glier;si nd.I 'opera d'arte senza alterarne la c~istallina pur.ezza, questo sì; ma .avviene sempre . ad 1nsa~ta del1l'ar.ti,sta com1e accadd,e al Caron, meglio conosciuto per iii Beaumarchais, che col « fyia~imonio di Figaro.» diede alla Francia una commedia 1mmo-rtale e alla TI• voluzione l'affilata ar,ma del.J 'i.ronia. Mentre in I tali a · qua,ndo in seguito si volle fare del teatro g,iacobino ~ anitii,giacobino nessun lavoro · si ,salvò; neppure quell1 del Saffi dhe pure fu,rono i più rappresentati in quel periodo poco glorioso de,l teatro italiano. Per tali ragioni quindi, e ritornando a,l Lunts, mi pare ovvio portaire ancora a:ltri argomenti a suffragio del mio assUillto. D' altra pà,rte se le autorità sovietiche avessero voluto vedere ne:l lavoro d,el N. un contenuto po,l!itico ,di di:sapp.rovazione a,l regime (~ tutto i,l procedere d 'A1on1s,o,può -apparire al facil,e critico completamente perm,eato de:ll 'idea, antirivoiluzionaria che cuimi,na ,nel ·monolo,go: « l1 l popolo ·è un gr•egge. Si dovretbbe ,mettere in ga!bbia. Ed ,io sare,i il do1 matore. _ 00/mato~e delle belve ... )), perohè mai queste s-i sarebber,o deci.se a:d ,accettare i:l << ,fuori :legge >) per ·la rappresentazione al « Teatro governativo di Alessandro)> a Leni 1 grado? La v,erità è che Le9tne Lunts ,era ·un com·mosso artiista che nell .siuo dram,ma espr.i•meva i1l tormento deM' io che tenta di ascender•e e ,immoiitalarsi ne1 lle op,ere qua:le esse siaino,, ·senza mai tota!lmente riuscire. C'è in quel ,suo ·tentativo, di creare un Sl.Jiperuomo la sco!nfitta del pensiero a cui fa difetto un robuisto atteggiamento vo1li1t 1vo; ·ma e' è anche .laprofezia per la .sua Russia che non troverà ma1i tota:l•mente la forza vera per reailizzare 1l,afine del stio più che seco,lare tormento·. CESARE OTT A V/O COCHETTI ' I ... I: I < B1.RRA. -AIIRTEN . . IL-PRODOTTEOSCLUSIVAMENTNEAZIONALE PER €APITALE, MAESTRANZE- E MATERIE PRIME ibli tee n • 1 neo
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