Vita Nova - anno III - n. 4 - aprile 1927

DI LEONE LUNTS PROFETA DELL'IRREALIZZABILE 233 introdurrò le leggi. lo renderò felice i•l popolo con le :leggi gi.ù,ste, e il mio nome sarà cantato nelle canzoni ». Vedete ? oltre al desider,io d' infinitarsi ,la sua sensi,bilità brancolante dentro la parentesi ancora inespressa del suo impulso istintivo, intuisce un' ailtra cosa; intuisce che quella volontà di rendere felice i-I pQPolo con Je leggi giuste è un infingimento ve,rso se stesso, tanto che trovando una fugacè luce. brutalmente primitiva dice wbito la nuda verità dell 'anin1a propria: « Domani mattina uscirò sulla piazza con la f,rusta jn mano ». Chi parla così è già vicino aiHa salda stabilità deHa vita concepita come volontà. P'er cui voi .subito vèdete che Allonso, tag,liapietre, ·brigante, difensore degli oppressi, ha raschiato la vernice umanitaria che lo faceva generoso e i1 lluso, e sta per arrivare dir1 itto al fondo vero della natura ·umana individualistica ed egoista, a11 'io: ·sopra tutto e avanti tutto. ,Ma in questo cono,scersi e svelarsi per grad,i egli è sempre sincero. Quando difende .i deboli, quando proc:la,ma « Non ci sono l,eggi, fuori d:elle leggi dell 'onore » ; ;poi quando a -OlMae1heIlo saluta per la ,prima volta capo dichiara « che non ci saranno capi )>; e più tardi accettando d 'e,sser consoile perchè ,i-I popolo lo vuoile ; sinceri,ssimo quando co:nsole urla contro c1 hi gJ,i ricorda d'essere un tagl.iapietra, e quando ancora per a,}zarsi di più vuole imparentarsi con la casa regnante. Prima non sapeva cosa fosse il potere, ma ora che lo sa tutta :la cupidigia lo sfrena verso iii ragg,iung1mento d,i queUo. l1l •suo difetto grande è. di non essere un politico, il suo torto massimo è quel coraggio che lo fa sprezza.re I' intrigo e i perfidi esseri d,eboli che pw con l'intrigo sa,nno v,incere gli eroi. li vero politico è la donna. Clara Urs1inopar questo lato è una ,soreiHa della Comnena e più le s'avvicina per l'azione ·scenica : Bronte e Fiamma ; don Rodrigo e A'.lcmso. Bronte muore, don Rodrigo {muore; la Comnena uccide Flaimma, Clara Ursino uccide Alonso. Giara non è generosa, non è g•enti~le, nè la sorprendi sia pure per un attimo aperta a qualdhe bari.urne di bontà. L' 1 hanno ridotta così ·gli uomini. EJHa è la cortigiana di don ,Rodriigo e tutti la conoscono come 1a « ,meretrice ». Muove pena questa donna. Si pensa che in cuore forse ricorda ohe fu una giovanetta con sogni tim1idi e ohiari ; poteva diventare •madre, ,e,ssere una spo•sa f e:lice ; un duro destino invece ne ha fatta una concubina, e la concubina è assetata di pre1potere per calpe~tare duramente tutti quel.lii che tanto duramente d'offendono .. Si giova di tutto. Piega il caso al suo vdl,ere. Alonso ·\e è piombato in casa così impensatamente mentre _aspettava don RodTigo, ed ella ha su:bito im:maginato come utilizzarlo. Rodrigo rifiuta di sposarJa ? AJonso ucciderà Rodrigo. Alonso non uccide i nemici n•el sonno ? C,lara non si sco"aggia ; ha già un a!ltro piano. È infaticaibi'le. Ord,isce qu,eLla mirabile trama della rivoluzione che sol:letica I' amhizion,e di ,don Rodrigo e ·serve a fo1nire le forze ar,mate ad Alonso. Ailonso ora deve diventare duca; iii perch,è, solo .le,i ,lo sa. E per questo suo recondito perchiè, sti,mola senza tregua ■ I i teca Gino e ' A'.looso ; ;}'esalta ; 1'innailza ; ,I' istiga a:l del,itto_ anche ; tutto peil suo ·sogno. Ma quando Alonso, duca, si rifiuta di sposa11laehla l'assassina uccidendo Ja realizza- • z1 ione del sogno pel quale ha tanto ,lottato. Uccide per disperazione ; ang9sciata per non poter evadere da que'lla sua infame personali1tà di meretrice e vendicare, sia pur bassamente, con l'arma del ,prepotere i suoi catlpestati sogni di fanci uUa. Fino al de1 litto elJa è stata veramente un sottile politico. Ha creato la trama e I '.intrigo; ,ha.sfruttato gli i1 mprevisti ; ha preveduto og•n'Ìazione de1 lla folla e ciascun divenire psicologico d' Alonso,; ha lottato fino ali' ultimo ,senza r,ecedere o tentennare ; dopo, quando s'è vista vinta daHa sua creatura, con volontà deliberante, ha ucciso ·per negare la vittor,ia a chi senza riconoscenza negava a lei ii premio d-ella sua fatica. Rer vari aspetti invece don R.odrigo, dei tre, è la figura meno pas,sionale. Ma solo lui chiaramente personifica la genuina· cupidigia del prepotere. E ne è cosciente, mentre gli altri due agiscono sotto il tocco di estranee passioni. Sicuro, egli è scailtrito e conosce fino da1M',inizio ciò che che Alonso impara ter,ribiJmente v,er.so la fine ; nè come C1 lara egli ha uno ,scopo, che oserei dire umooamente giustificabile, lo scopo de1 lla vendetta.· No, egli è sempre ,atteggiato così come appare la pri1ma volta; e·bro di g,randezza; assalito magari dai piccoli timori dei mille ignoti mormoratori, ma sono ti1mori che nascono ,s'esauriscono e muoiono in una frase : guardatelo invece nel,lo lotta a vi~o aperto ! La sua vo1lontà genera la gioia e il tor.mento « di ,lavorare senza fine, ma lavorare per se stesso, non obbed,ire a nessuno, nè all'uomo nè a Dio,, essere fuo[.Ì tutto, fu~i legge ». Inflessibile con se stes1so fino aìlla morte; e davanti aHa morte veramente dominatore, tranquililo, sprezzanre, fuori dalle leggi u,mane della paura. Unico punto forise dove una realizzazione si attua. Ma è una rea1 lizzazione che trascend·e dalla vita, e, co,me talle, ,in,utiileai ~ni pratici de1l prepotere. Don ' _Rodr.igo nel momento supremo acquista la grandezza d,ell'eroe Carly,liano ; fatto più di volontà che di carne. Vincitore de,Ha morte nella morte stessa ohe fa, sprezzmdo Ja fotLla ohe gli s'avventa contro feroce e delittuosa. Le figure secondarie nulla o sempre ·meno di queste tre rprincipal,i dicono, ma tutte al]a particolare tonaJittà d·e1ll 'opera s'intonano ; talchè il tomiento delJ 'ir<rea- · lizzaibi:le determina la fusione di tutte le voc,i in un corale saturo di pre.sentimènti dolorosi. ~ Dicendo d1 ianzi ohe i tre protagonisti, dominati dalla cupidigia de1 l prepotere,' panano in ,seno il dramma inti1 mo d.el:l'irrealizz,abiJità nOIIl dimenticavo però - ·e m,e ne ri,servavo di parlarne ora, - che in tale irreal,izzaibi1lità e,ssi anzichè -sospender:e lo svi,luppo del principale ,motivo tragico d-ell'opera ilo concludono innestando il pensiero del.l'autore sul troillCOdel superomi,smo nietzchiano determi,nando così una posizione mentaile ohe è una v.ia chiusa e senza ,rimedi f.utul'li , di uscita. Comunque interessante, massime perchè ,sboccia nelila ·mente d'un russo e viené ad opporsi

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==