I ' .. ' # 230 E. RAPPINI I • sentazione del proprio.paese. Avvicinandosi poi l'anno I tanti incarichi del Dattili, ai quali a malapena del Giubileo (1575) e aspettandosi in quella ricorrenza poteva attendere, sono riportati nel carteggio dell 'amgran folla di ospiti stranieri - i più cospicui fra. i basciatore, cui il Senato di Bologna faceva osserv~re quali dovevano alloggiare in Vaticano - il Papa si che il fare un disegno quale voleva il Papa era cosa dava pensiero di allestire nuovi quartieri e di ornarli che avrebbe importato molto tempo e i) Dattili ne sontuosamente. aveva poco. Le pitture delle città e dei paesi solevano destare Ma a Roma non si era soddisfatti di tali scuse. l'atten·:ione del pubblico, perchè si viaggiava poco a Il cardinale Guastavillani poi diceva di aver visto in quei tempi, considerandosi giustamente il viaggiare Bologna un disegno simile, del quale si sarebbe po ... un pericolo ed un disagio più che un piacere. Così tuto facilmente fare una copia. Il Dattili dunque l'arte delle rappresentazioni topografiche aveva pregio ricorse ad una mappa più antica, che conservavasi e cultori. allora in S. Pietro, rimodernandola certo in qualche . Dei molti artisti che il Papa aveva chiamato ai parte. suoi servigi fu desti_~2to a Giovanni da Borgo S. Se- . La mappa, così modificata, venne dal Dattili spepolcro - come dissl ·_ il dipinto della città e del dita a Roma nel 1575 e dipinta sulle pareti della contado di Bologna. · · 1 loggia vaticana. L'~pera riuscì eccellente, come risulta Per lar.\buona riuscita del desiderato lavoro non dalla descrizione del Taja, alla quale si può aggiuns·arebbe dunque mancato il merito degli artisti~ ma gere che in uno dei due papi ritratti ai lati del dipinto la difficoltà stava nella scelta del. modello che si do- si riconosce Gregorio Xl I I, nell'altro Bonifacio VI I I · vev.a prendere, perchè i luoghi tanto noti al Papa e nel ·Cardinale il Guastavillani : essi consegnano le venissero fedelmente ritratti. A questo proposito il decretali di giuristi della Scuola bolognese. Comelli, nell'opera citata, riporta dei documenti molto Gli affreschi furono divisi in due parti distinte: importanti che egli, primo, m~s~ in luce traendoli nella,parete maggiore la pianta del territorio, in una dalla corrispondenza fra il Senato di Bologna e il suo delle minori quella della città. ambasciatore a Roma, lettere che si conservano nel Dopo varie vicende nel 1885 - sotto il ponti--' nostro Archivio di Stato. fìcato di Leone Xl I J.- ·essi ·riapparvero dopo esser In esse si legge con quali insistenza il Guastavil- stati trascurati per tanti .anni. Ma la mappa del terri- . lani, Cardinale· Nepote, voleva gli fosse mandato da torio, tr:oppo offesa dal tempo, non f~ però giudicata Bologna un disegno dél territorio e della città: il degna di essere rimessa in luce; la pianta della città Senato davà ordine· al suo ingegnere Scipione Dat- invece fu fatta ritoccare e tl!ltt'oggi è chiaramente tili di provvedervi. - visibile. I A I • -, • , • I , 'EPILESSIA. --:----------- ED A.LrRE -"!""'------ .MALATTIE NERVOSE si guariscono radicalmente colle celebri Polveri e Tavolette dello Stabilimento OhimlcoFarmaceutico del Oav.OLODO:VEO OASSJ1RINI di Bologna 1 neo E. RAPPINI • I •
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