Vita Nova - anno III - n. 4 - aprile 1927

UN AFFRESCO VATICANO: LA PIANTA Più ANTICA DI BOLOGNA 229 - riguardante I 'autore della pianta esaminata e dell 'altra che le fa riscontro nella sala vaticana e che rappresenta l' intero territorio bolognese. Certo è che ambedue hanno esercitato una notevolis~ima influenza su tutte la altre po$teriori. Fermiamoci dunque un po' sull'argomento. Mappe geografiche - com'è noto - si trovano nel Palazzo Vaticano, tanto al terzo ordine delle meravigliose « loggie di Raffaello >> da lui architettate a) tempo di Leone X, quanto nella Galleria del Belvedere, detta appunto delle mappe geografiche. La direzione delle pitture di quest'ultima· fu affidata al celebre padre perugino Egnazio Danti, che era stato maestro nello Studio bolognese, ma con l'andar del tempo si ingenerò confusione e ~i finì con l 'attribuirgli anche- le mappe del terzo piano delle logge vaticane. Ora questo è assolutamente falso. Il Comelli però nel suo volume « Piante e vedute della città di Bologna » riconosce al padre Danti la direzione per l'esecuzione delle mappe del Belvedere. B. Podestà, trattando lo stesso argomento, veniva ad una conclusione contraria. Senonchè egli non si limitò ad afferma-- re che la parte avuta dal Danti non era sufficiente .... ' mente provata, ma nego I GRESSO DEL CONFALONIERE A' PALAZZO tanto, non documenti storici, attribuiva questo ufficio al Danti. La tesi contraria sosteneva invece lodoco Del Badia appoggiandola a documenti di non dubbia autorità .. Nel 1580 dunque il padre Danti assumeva la direzione affidatagli, ma qualche anno prima, cioè persino che il Danti si recasse a Roma prima del 1580, ciò che non pare verosimile. Infatti il Danti stesso asserisce il con .... trario, quando nel « Radio >> narra di aver rilevata la topografia dello stato pontificio tra il 1577 e i] 1580; certo è poi che il quello stesso anno 1580 PORTICO DI SAN PIETRO E PROCESSIONE DEI BATTUTI · intorno al 1575, la sovraintendenza dei lavori del Vaticano era stata demandata dal Papa a un valente pittore bolognese, Lorenzo Sabbatini, lodato anche· dal Vasari, chiamato poi Lorenzino da Bologna. Sotto di lui lavoravano molti artisti fra i quali un Giovanni degli Alberti da Borgo S. Sepolcro, cui dal Comelli viene attribuita la pittura delJa città e del contado di Bologna. (da11' artistica serie di composizicni « Bologna Antka » di G. Mengoli) L'affermazione del gli fu affidata la direzione delle pitture della GalJeria del Belvedere. · F. Porena, nella sua Memoria « La geografia in Roma e il Mappamondo Vaticano», persisteva nel .... l'errore de] Podestà dichiarando che la tradizione sol- . L' ..\NTICO PALAZZO BENTIVOGLIO (Ricostruzione) Bibli • 1anco Comelli è convalidata anche dall'antica descrizione del Vaticano di A. T aja, il quale dice: « •..• appresso è la sala detta la Bologna, perchè in una delle pareti laterali è dipinta la pianta di quella città moltq distintamente per essere in grande assai. Dai due lati di questa pianta sono due· papi assisi in trono, che danno i codici delle leggi a vari dottori vestiti coll'abito loro proprio, comechè Bologna è stata sempre riguardata come la maestra di queste facoltà. Nella volta sono dipinti i segni delle celesti costellazioni di color naturale in un grande ovato retto su varie colonne tirate in prospettiva, e finite di marmi misçhi, tra le quali sono varie figure simboliche. Tutte queste pitture sono opera dei predetti Alberti da Borgo S. Sepolcro. Nella facciata di questo salotto è dipinto con grande diligenza ed esattezza tutto il territorio bolognese com 'era avanti che il fiume Reno avesse inondato tanto paese quanto ne ha inondato di presente». t } Gregorio Xl I I, non appena eletto pontefice, aveva sentito il desiderio di avere presso di sè una rappre-

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