Nel • primo Del Foscolo scrittore accade un fatto non comune, almeno se si tien conto dei grandi scrit,tor,i del Siuo secolo : la sua grandezza tutt-i 11 'aff ermiamo; non tutti ne a,bbiamo chiara, intima, continua . coscienza. Dove è la grandezza del Foscolo ? Secondo l '0 1 pinione 1tradizionale, la r,isposta è facile : nei Sepolcri. E qualcuno crede necessario aggiugere, perohè suona a.s- . sai bene : e nelile Grazie; forse, non le ha lette. centenario , della morte ,, . ( di Foscolo nicità, gradazione, svol- . gimento .log,ico di pa&sioni ; più spesso sfogo che non confessione ; più spesso tumujto di. ,sentimenti generici che nOIIl evidenza di note particolari. Le due odi famose A Luigia Pallavi cini e All'Amica risanata, hanno lo splendore freddo, di certi a1 labasui troppo ,levigati. I sonetti, dhe pur piacq·uero al Carducci, da- ~ciano intravvedere ,lo sforzo·, forse inconsapevole, di chi si po1 ne in uno stato d'animo che non è il suo; o meglio, cbe è originariamente iii suot ma esaltato, magnificato, reso ' tea-traile •Ìn un i,mpeto di ammirazione per sè ,medesimo. Il ,movi•mento iniziale di questi sonetti appare melodrammatico, non perchè sia falso in sè, ma percih,è è ila condu,siorne . . improvvisa e prorompente È chiaro che con la mia domanda volevo .intendere a1litro: dov,e è J·a grandezza viva attuale del Foscolo per noi educati sul principio de:l secolo XX ? scaltriti neU'analisi letteraria fino alla morb_osità, fino a saggiare ogni pagina di poesia come fosse un vaso di p0!rcel1lana finissima, netl quale, a ogni minimo percuo,tere delle dita, si riconoscono le UGO FOSCOLO (Opera del Perlotto) di un piiccolo dramma 1110n espresso, quindi per noi irreale : Non son chi fui; ineguaglianze e le incrinature. In verità, eccettuato, soltanto, fo,rse, il sonetto A Ila Sera, che è un piccolo portento di lirica impregnaita di musicalità senza che ne scapiti la nitidezza dell 'im1mag.ine: id capolavoro di un parnassiano ante lifferam; ne:l Foscolo poeta ,e romanziere non so quante siano :le pagine ch,e possano resistere intere a un'analisi un po' 1fìna; come vi resistono, trionfalmente, la maggior parte dei Canti del Leopard,i e quasi tutte le pagine dei Promessi Sposi. Lascio da parte le tragedie, così trascurate o esaminate con tale ped1 anteria, che se ci fosse qui lo spazio, metterebbe conto di dimo,strare quali moti vi di poesia Yi siano celati e qua1 li possibilità drammatiche vi siano intuite, se non svolte. 1Ma le Ultime lettere di Jacopo Orits ci urtano, almeno da principio, col tooo tr~ppo alito, con la irruenza declamatoria non sempre sostenuta d·aill'analisi ; sincere, ma di una sincerita primitiva che ,si esaurisce momento per m~ento senza che l'arte v,i intervenga (o vi interv,iene troppo tardi) a trarne la verità ideale, che è sincerità e insieme orgaibliot ca Gino Bia perì di noi gran parte ... ; Perchè taccia il rumor di mia catena ... ; Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo .. Nei Sepolcri stessi, p1ll[ neLla sinfonia incomparabile crea,ta dal ver,so él!Iltic.oe rinnovato, •s'avverte qualche legame arbitrario, anche ,se celato sotto le a,pparenze de,} ,così detto volo pindarico; e, fatta eccezione d,e1l'ult,ima parte, magnifica, è forse troppo uguale Ja composizione del carme, fatta di pause 1 discorsive e di· riprese liriche, alternate. Le Grazie, funalmente, sono la prom,essa di un'opera che non ci poteva esserè, i1l tentativo labOìr,ioso di condurre una serie d,i concetti nel regno1 splendente dei miti pagani. Così che .i 1 l Foscolo è per no1i uno ,scJ1Ìttore da 1biblioteca; non ere-do che possa diventare uno ·scri,ttore da capezzale. ,E tuttavia seniti1 mo che i1l F o•scolo è g,rande ; e d0tm,ina tutto ili secolo, for,se quanto il Manzoni, certo a•ssai. pi~ d,el Leopardi ; per ,sp1iegare Mazzin,i ,e Carducci bisogna pensare a ,lui. Se nella nostra ,letteratura non e' è un grande ,romanzo nè una ser.i,e di Jiriahe per- . -
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==