.. I I ' • Gli. ultimi cent'anni della vlta italiana . . -. occhiali fissi e il labbro sprezzante, con un senso di pra ... ticità più fredda di un bisturì, snocciolava le sue teorie sul giornalismo e sulla letteratura a un giovinetto bru- -no, pieno d' illusioni, facendogli lagrimare gli occhi che non vedevano le ombre traverse, e l'anima che non sapeva le brutture della vita e le asprezze d'ogni carriera ». E concludeva: « quante volte le ricordai nel non facile cammino di questo mezzo secolo quelle teorie · che mi parvero frutto di un . . . . ' immaturo c1n1smo: ma p1u r • t , . . LA FAMIGLIA REALE NEL 1869 ' volte certamente ho benedetto quelle lagrime, e or le ribenedico senza pentimento per la via battu~a appresso a quest'ideale rimasto puro e I. Maria Vittoria - 2. Gerolamo Napoleone - 3. Tommaso - 4. Eugenio - 5. Margherita - 6. Luigi (re di Portogallo) 7, Clotilde - 8, Umberto - 9. Vittorio Emanuele - to. Amedeo - II. Elisabetta - 12. Maria Pia intatto in mezzo a ogni sorta di disinganni e di brutture». Ed è vero: F. S. Nitti è salito ai fa~tigi del potere, è stato l'uomo dell'alta finanza, ha condotto l'Italia negli scorcioni senza via d'uscita anzichè per que11a ampia, soleggiata dallo spirito di sacrifizio e dalla consapevolezza della forza ideale della nostra gente : Pasquale De Luca vive invece del suo lavoro. E çhe per ciò? ... Chi dei due il più ... furbo? Il primo è ora esule e quasi dimenticato; il giovane bruno ha percorso la sua strada senza calcoli cinici, col tormento interiore - chi ha detto che lo scrivere è un diletto? - ma con la mente e lo spirito aperto a tutte le bellezze. Allorchè Pasquale De Luca abbandonò la dire--- zìone ..di Natura ed Arte i migliori nomi della lette--- ratura, dell'arte e della scienza vollero fare omaggio all'eminente scrittore: da Guido Mazzoni a Lucio d'Ambra; da Mario Rapisardi a E. A. B,utti; da Vit ... torio Cian a lv1assimo Gorki (« al paladino dello spi..- rito il mio cordiale saluto », scriveva il << barbaro dagli occhi chiari ») a Salvatore Farina ... Riccardo Pitteri scrisse un sonetto e il compianto Oronzo E. Margi ... nati - al secolo Luigi Lucatelli - inviò la seguente lettera: « Vengo con la presente a farci consapere come qualmente t~nto io che Terresina ci vogliamo manifestare la nostra compiacenza nonchè simpatia comechè lei è uno dei pochi ommini che quando ti scriveno una cosa non corri pericolo che ti scappi il consuveto incesto e tampoco che le ragazze te' do.- mandino la testa di Iocanama, come si fusse uri faz... zoletto da naso. Il che nun toglie che lei sia quell 'arti ... sta che tutti ci arriconoscono e noi ci attribbutiamo la nostra ammirazione ». Alle sue prime armi il De Luca pubblicò un primo volume: Racconti Silvani, che ebbe l'elogio di un giudice tutt'altro che indulgente: di Giovanni · Verga. Poi seguirono: Senza sole, L'on. Zucchini, Mamme, I denari, Myosotis; ma il suo capolavoro e il trittico della vita napoletana: Alle porte della f elicità che ritrae )'anima del popolo partenopeo; Le ambiziose, nel quale descrive la piccola borghesia; Ma il giudizio preciso l'espresse Massimo Gorki. Sì, effettivamente, Pasquale De buca e un paladino · dell' ideale; di un ideale di bontà, di elevazione, di amore. Lo ricordava anni or sono rievocando la sua prima giovinezza a Napoli. « In un giorno lontanis--- simo - scriveva - nella salita di Santa Teresa, oltre il Museo, F. S. Nitti, bionclo paffutello, dagli • • eca 1an o Il cavaliere di Malta, ove fotografa scene della vita aristocratica: tre libri che rive1arono uno scrittore possentè. Poi vennero altri romanzi: Il soffio dell'amore in cui, attraverso un acuto processo psicologico e fisiologico, ci fa assistere alla trasformazione di un povero piccolo essere in una donna adorabile; La · novella della vita, Il nemicp del canto, Le con/essioni di un Don Giovanni, Le donne che ·ridono... ' •
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