Vita Nova - anno III - n. 4 - aprile 1927

• 212 ARTURO LALCELLOTTI rnentars1 1n un concorso importante dopo pochi mesi di studio, Ne ri·devano professori e studenti. Non l'ìisero più, del resto, quando, svo,Ito il tema mitologico, .La sfida di Marsia con Apollo, il giovane vinse. Tre ann1i dopo ·si apriva a concorso per i1 l Pensionato di .Ro.ma. Egli, con ,Morell1i, Malid.arelli e a•ltri cinque o sei voil'le affrontare la pro•va. V enne daito il tema L'Angelo che infima a Goffredo di continuare la lotta per la liberazio•ne del Santo Sepolcro, tratto) daHa Gerusalem'me Li!berata, con cinque ore di tempo per ,presentar,e uno schizzo. Subito tutti ,i . giovani ~i chinano su.Be carte co1minciando a di1segnare con ogni · cura de/I pa,rtic·olare le 1 loro, visioni. So,ltanto .Morel!J.i ed A1 lta,mma si 1posero a passeggiare pensando, e trascorsero così quattro delfe cinque ore assegnate. A,lfine in pochi •minuti fecero e presenta·ro,no, ciaiscuno un bozzetto• ass:a,i ,sommario, in c:u,i le Joro idee erano appena acc,ennate. lmmaginar:si la contentezza dei compagni che g.ià li v,edevano, socc<?mlbere. Invece i du~ premi li vin,sero proprio More 1 lli e Alta,mura. A R01lla1Il'Alta 1 mu11a, che non si di,ment!icava di essere figlio di un mezzo car:bonaro, si acces.e per !}a pol,itica. Pio IX era acclamato per aver concessa la costituzione che a Napo.li si negava dai Borboni, e appena ritornato a Napoli Altamura raccontava al Caffè i bei fatti di Roma. Lo ,ascoltavano Achi 1 lle Y.ertunnii, Diomede lvlarvasi, C.a-mi(lloDe ,Meis, Luigi La Vista, una sch,iera di valentuo1 m\ini che dovevano, po1 i, las.cia,re orma di Joro. Essi se 1 ne entusiasmarono -tanto, che, ponendosi alla.testa della fo,lla, giunsero fin sotto i1 l Palazzo -Rea:le schia.mazzando, e questo per molte sere consecutive. M1 a una. volta le cose andarono meno, lisce, chè sotto a1lPa1 lazzo· una pattuglia d.i genda!ìmi fece degli arresti, comprendendovi il no,stro Altamura. V.enne condotto nel carce,re di S. M. Apparente, dove trovò compagni quali ,Carlo Poerio, Mruiano d'Ayala, ii.I duc 1a di Sando·nato •ed altri. Fece i ritratti di alcuni di essi con la luce rotta da.I.le cancellait:e della prigione, e dopo qualche tempo, il Re avendo concessa la costituzione, •egli venne 1liberaito. Ripre 1 se iii proprio lavo•ro ed ebbe occasione di ,eseguire quadri per lo stesso Re. 1 Ma ..un giorno, 1presentandog-li un bozzetto di cui era protagonista un_ ,Papa, P'io V, ed av,endo,, per tino ,sbaglio di parole, nel dare ,le ~p,iegazioni al Re detto Pio IX 1invece di Pio V, il Sovrano, seccato, gli ii spose di « non fare soggetti di Papi, ora che vogliono far,e i giaico1 bini >>. Si rinchi,use n,ello stud1io e prese, allora, a dipingere La Morte di un Crociato. (< Dai primordi della mia carriera fino a questo mo1nento - egli stesso ricorda - di un ',età matura e "pratica d'arte, un quadro non è per me un problem1a di cdlorito, ma l'occasione di vestire rcon forme sensibili un" idea. >> Intanto la liberta concessa degene•rava in licenza, e così •s.i venn•e alla reazione del 15 maggio 1848. ..L\lta,mura aveva segnato sulla sua u1 ltima terla •il motto dei C'rociati : Dio lo vuole! Queil motto parve una sfida alila ,po,lizia che maturò di arrestarlo. ,di nuo,vo. Bibliot ca Gino Bianco Ma Ailtamura, avvisato .in tempo, ebbe ila possibiilità di allont,anarsi da Napoli e si sta!bi,lì in Toscana. Qu:i, ,m•entre lavo,rava ad alt,ri soggetti storici, secondo le tendenze ,del tempo, gili venne comunicato che il Governo Borbonico lo aveva condannato a morte in contumacia. A cNaipoli non poteva, dunque, più tornare. l'vla v,i tornò, invece presto con Gariba,Idi ed allora ebbe la so,rpresa di sentire i più noti reazionari dire per le strade, avvic.inandog.lisi: « Caro Altamura, quanto abbiamo sofferto per vedere questo giorno ! » Scelto dai notabili per andaie incontro al gener,a1e, consigilie:re ,co1muna1le,o decurione co 1me ,si dioeva allora, A.ltamura ebbe trutte le sod,disfazion,i che si m,eritava. Eseguì un ritratto di Garibaldi che oggi si trova nella sala del Con,sigl,io Provincia,le a Santa Maria La Nuova. GLi avvenimenti preci,pitavano anoh,e in T o,scana dove .il Gra,nduca Leopo 1 ldo veniva tranqui,Haimente deposto. Nominato Go,vematore provvi,sorio Bettino Rica1 soli, furono 1 booditi dei concorSJi di pittura e scultura. I soggetti per ila pittura erano· drue: Mario Vincito 1 re dei Cimbri e Federico Bar,- barossa sconfitto a Legnano. Alta!mura scelse il primo. e vin,se i.I concorso. Poi vennero com·messi anche d,ei_ ritratti di .italiani i.llustri morti ne,l decennio, e ad Alta·mura toccò que1 llo d,i Carlo T roya. Una sera a Firenze .iii Re Vittorio Emanuele Il, parlandogl,i d-e1l ,suo e,si:l:io -e ,della sua co,ndanna a. morte, g1 li commise un quadr0: de.Ila grand~zza che g1U piacesse ,e sul sotggetto, ie!h•epiù gli gar,basse. Altamura, grato del pensiero regale, non ,dimentica, però, di suggerire ail Re due ordinazioni •simi.Ii p_er ,Mo,relli e· Pa!lizz1 i, sicuro d,i fargli avere anche due :belle tele. Q11..1an 1 do sop·ravvenne ,la guerra con il'' Austria Altamura non e,sitò un attimo a p•rendere ,la ri1 soluzione: di parteciparvi. A null~ valsero, le .preghiere e le minaccie dei fami1liari. il\tla q·uesti o,sarono r.ico•rrere a un trucco drammatico. F,ingendo un ordine del ge·nerale Carrano, lo indussero• a salii.re in una vettura e 10+ fecero d.iscendere in una casa di salute. Lo avevano ga!be1 lla,to p•er p1 azzo. Povero Altamura, tutte gliene capitavano!, Come Dio volle .ne uscì e riprese a dipingere con 1 'antico entu~iasmo·. •La vita di Saverio Altamura ha del roimanzesco .. Perfino i,l 1 suo, matri,monio è un poema. Un g,iorno gli. si presen··~a a:llo ,studio d,i ~ irenze un giovanetto greco,. riociuto, che, ricordandogli di avetlo conosciuto insieme al proprio1 padre, lo ·prega di tenerlo con sè. .ed istruir,lo ne1 ll 'arte. Passa del tempo e ailfin·e) s.i scopre che ,il gio,vanetto •era una ragazza. Altamura. l,a .spoisa e ne ha tre fi•gli. ,Ma ii.I •matri.monio non è feiliice. Dopo qualche tempo di pace, la moglie •sente la nostalgia dei.la 1 Grecia e lo pianta, portando con sè i due ,primi fi1 g1 li1uo,li. J!l terzo, Aless~ndro, rimane col .padre. Ma, adu1 lto, vuole raggiungere anch'egli sua madre e in Grecia si ammala •e muore, con ,i,mm.enso dolore de,11'artista che gli voleva bene p,iù c1 he . a tutti gli altri. R1 itornò defini,tivamente a N,apolì nel 1867 e

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