Vita Nova - anno III - n. 4 - aprile 1927

... - , I BOLOGNA richieste di compensi. Il Lamarmora e .il Rattazzi non volevano cedere ; ma il 20 gennaio del 1860 .. il Cavour tornò ~ al polere deciso a farla finita con ·le esitanze e le incertenze. Egli accossentì con un trattato segreto, a cedere all'Imperatore Napoleone lii la Savoia e la contea di Nizza, salvo l'approvazione del Parlamento e lavotazione delle popolazioni interessate (12 marzo 1860). In quello stesso giorno si chiudevano le votazioni per i plebisciti : in Toscana si ebbero 366571 , I voti per l'unione immediata al Regno di Sardegna; 14925 per il Regno separato; 4949 nulli ; nell'Emilia 426000 favorevoli all'annessione; -756 al Regno separato; 750 nulli. Come avrebbe l'imperatore potuto negare la validità dell'annessione, quando essa si fonda va sul plebiscito ? In Francia dove non ai conosceva il trattato segreto si insisteva, perchè il Governo ottenesse i necessari compensi - I , ,. 'I ·btioteca Gin CO territoriali: i giornali strepitavano che la Francia non doveva lasciare ingrandire il Piemonte, s~nza risarcimento, e allora Napoleone 111, ·assillato da tutte le parti, contro la volontà del Cavour, pretese un atto pubblico, con cui la Sardegna cedesse Nizza e Savoia. Così Napoleone III intendeva .chiudere la bocca agli oppositori. Il Cavour manovrò in guisa da non disgustare l'Inghilterra sul cui appoggio doveva contare per lo svolgersi della sua azione politica e aiplomatica e· sfruttare la complicità della Francia non tanto per quello che era successo, quanto per quello che stava per succedere com'ebbe a dire in Parlamento, quando si trattava di ratificare il trattato di cessione della Savoia e Nizza. Siamo difatti ai podromi della spedizione siciliana di Giuseppe Garibaldi; .della quale mi riserbo • di parlare la prossima volta . • • , I .. , • I \ , • •

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==