DOCUMENTI DELLA STORIA DEL FASCISMO · 197 Questo, o camerati, il comandame.nto: questa la disciplina che voi con ferma •energia imponete. ' Non un partito ma un esercito. Ma tomia,mo ali' esame dei compiti. Uno dei prollllemi, cui non ho di proposito accennato a ,Milano, forse il più i,mportante, è quello sindacale, corporativo. A differenza di taluni di coloro che, mal conver,t,ito o ra.ssegnato, a51pettòper commuoversi .la dichiarazione dei mandarini can1f ederali, voi avete subito percepito, camerati, l' i•m~ portanza decisiva e rivoluzionaria della rifomna. IJ proMema ohe da secol,i travaglia la ·umanità ,e i reggitori di popdl~, sta per avere dal genio del Duce la sua 150Juzione, la ,sola, la vera. Dinanzi allo Stato, sovrano ed unitario, ,le classi deg,li individui trovano la disci,pl:ina d,egli opposti interessi, delle contrastanti n,ecessità, e gli urti si compongono nei.la realtà romana ed ita1lica del.la for- , mula: <<Tutti nello Stato, niente contro lo Stato>>. ,lVla il· travaglio d,i •creazione del nuovo ordine non è così f aci,le come può apparire agli osservatori superficiali e agili improvvi,sati maestri del ,nuovo diritto. In temp.i di llif om1a· accade ,spesso che gli interpreti ed i ,commentatori div1entino maestri di eresie. L'opinione di taluno che .il nuovo ordinamento, basato sugli elementi dell~ {produzio- ... .,, ne, dello .studio, della teonica e del lavoro debba sostiruire in un non lontano domani tutta Ja vita e la essenza politica, è da ritenersi avventata. Ho d,etto prima che noi non . . . siamo un partito, ma un esercJto: dhe non è la nostra soltanto un'idea politica, ma soprattutto una fede. Bisogna aggiungere ohe questa fede è la espressione della volontà e della coscienza delda sti11peçhe vuol vivere, ch1e viuol dominare. Tutte le forze della Nazione in ogni ca.mpo, dall ·arte alJa tScienza, dal capi-· tale ail lavoro, so1lo in questa fede possano brovar,e la loro rag,ionie di ar,monia. Se a questa sfuggono o te111tasserosfuggire, non solo 1sare1 bbero forze perdute, ma sa!Tebbero forze nemiche. No..ll ,so ·se tutti colloro che hanno o ch1e dovranno aver•e domani funèioni dii responsabilità nel grande movimento corporativo, che ormai è in atto, abbiano precisa e ,chiara questa sensazione. Non credo: ma in ogn,i ,modo questa cosci,enza in misura compl,eta l'abbiamo .noi. Il partito non ha esaurito .il tSuo compito ne,l cr,eare èon gioia o con do-. lore iii nuovo ordina·mento nato dalla rivoluzione e dalla cosoie1Dza delle funzioni dello Stato fascista, ma sente che solo daUa sua forza e da1 I1lasua .inti1 ma e.ssenza rivdluzionaria il nuovo ordine avrà vita e poitenza, e dalila inesau,sta li,nfa possibilità di svi•luppo. Le difficoltà da superare. Questo i,l problema e Ja nec~ sità: quale da soluzione?- Una sola. Come nei posti di comando nella vita politica ed ammini,strativa, così . al.la testa delle organizzazioni sindacali, dovram10 essere comunque e sempre camicie nere e fed-elissime. Bisogna, in una parola, che ognuno sia credente .di una f ed,e, della noslTa fed,e, prima ohe elemento di una classe. Camerati, ho finito. Dopo ,le dichiaraz,ioni di Milano e quelle di oggi, ,penso che .ogni dirigente abbia la visione chiara e precisa deg,li immensi •compiti che ci attendono e d,el vasto campo che ancora · ' bisogna dìssodare. L'opera non ·sarà f aoile e non sarà breve, perchè ancora resistono, come cose 1 morte, vecchie menta:lìtà e pesanti debolezze. Ma ognuno di voi sa che noi possiamo ,serenamente •e fermamente operare, costruendo per ,l'avvenire, perchè ·su tutti vigila il genio e Ja pen~ 1 sa pa1 ssiooe del Capo e perchè per qualunque nemico è sempre pronta, ben serrata ne.i ranghi, coi suoi trecentomila ,moschetti, la Milizia fascista, ,Miti zia di popolo, ,Milizia d,eHa rivoluzion,e. GIUSEPPE SAITT A Direttore responsabile Bologna - Stabilimenti Poligrafici Riuniti BIRRA PARTEN PE s.· A. Bi • I ec J Gi IL PRODOTTOESCLUSIVAMENTENAZIONALEPER. CAPITALE,MAESTRANZE E MATERIE PRIME neo •
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