Vita Nova - anno III - n. 3 - marzo 1927

I QUESTIONI ·DEL .GIORNO I. Genialità e tradizione. Fermiamoci un poco a rifor,n1ulare con maggiore esattezza e sche ... maticità ,le posiz1 ioni e le fasi del recente di 1battito S'lll così detto problema dei rapporti tra cultura e fascismo. 1 Mostratasi assurda ed insost,en.iibile la primitiva contrapposi~ione polemica dell'azione al pensiero, dell' ideologismo alla pratica, del fascismo alla cuiltnra, identificata senz'altro con la cultura degJ i antifascisti e, quindi, col liberalismo, col forestieru 1 me e col passato, da· relegare ad bestias ; e re- . impostosi lungo iii proce,sso medesimo di assestamento :integrale del regi.me il problema d-ell'educazione e dèlla cultura nazionale ; si è venuti favoleggiando di Wla nuova cultura, affatto ·propria e caratteristica del fascismo, da generar su due piedi con tm '1intuizione genia1le ch,e, . . . a scanso di sorprese e di equivoci, .si è voluta anticipatamente e con ogni cura sondare e tastare, d,eterminélllldone il contenuto e ie forme («oh ciel, rdh' io v·eggio ! »). Questa nuova cu1tura dov,eva essere, nei programmi e nei voti deii suoi pr9feti, 1 senza rapporti di sorta con ,la cultura moderna, im·pr·egnata tutta di li.béralismo e d' erudizione, pesante e agnosti~a, forestiera e internazionalistica : e propr,io in questa « ,battaglia » più vera e maggiore l'intransigenza fascista (accortamente corroborata da quella ecCJlesiastica) doveva dar le sue prov,e e cele 1 brare i supremi trionfi. Avevano essi co1 mpreso o, se si - . vuole, intuito, ,che mens agitai molem; e di1sponevan, del resto, del dlassicismo che occorre per sapere e deprecare i.I ripetersi d,ell 'antiico sc1 herzo d,iabolico : G raecia capta f erum victorem cepit (che è davvero nient'altro che uno scherzo poetico, come ormai sanno lippi et ■ 1n Bianco tonsores). Guerra dunque ad oitran: za alla vecchia cultura sbalzata d1 seggio e .precipitata nella p~l':e~e : difesa ad oltranza d,eHa verg1n1 1ta e originalità del f aiscismo contro i,l cavallo di Tiroia di certi vecchi pericolosi .sornioni, amoreggianti con esso Jper .subdoli intenti. Genta!ità e nazionalità dovevano -e,ssere 1 tattori e i caratteri 1 della nuova cultu .. ra fascista, in ciò d1 iversa daHa pr•ecedente zavorra e:rudita e libresca, .intellettualistica, liberale ed esotica, ohe av•eva ,sempre d-eliziato l'Italia. Genalità ,e nazionalità: ecco ,le cc sante Mruse >> dei nuovi « vati ,dell'avvenire >>. Onde la d•istinzione tra fascisti colti e fascisti.. . culturali, ,e la levata di iscud,i, non 1n tutto disinteressata ,e scientifica, contro I' ideélllismo, bersaglio ma·ssi,mo delile sentineJle avanzate e dei milites Dei, paladini della m•edievaie ·e un,iver·salistica tradizione cattolica, presentata per '1 'occorrenza come genuina tradizione della moderna nazionalità itailiana. La soila f orn1ulazione delle tesi pro.poste e delle posizioni assunte dal ·pro'ble·ma è. sufficiente a imostarne il vuoto assoluto : è ·sufficiente a mostrare che i:l problema della cultura non è oggetto di improvvisazione e di chiacchiere, ma... di cultura e di studio; senza cui, non e' è chiarezza e forza ,mentale,· ma, davvero,. nebbia grassa ,di pr-egi:udizi e storture o vapore leggero e diafano di fantasiose pretese, siano pur gabellate con •esemplare mod,estia per intuizioni genialii. È ·sufficiente a mostrare che il rigido calcolo e l'arbitrio intellettualistico :non sortiranno mai cerv,eHi ricchi -e fecond,i, ·dai quali solo si gen,erano i gran,diosi movimenti e rivolgimenti ·~i-rituali : che il problema d-ella cultura fasci sta, il che val quanto ,dire delì 'attuale momento storico del.lo ,spirito italiano, è solo •~d esclusivamente un · problema d'umanità: di ricchezza e ~oncretezza di umanità. C'è o no n·egli •spiriti questo fer1nento profondo di v.ita, questo anelito di cr•eazione interiore ? Se c'è - e si lavora a farlo maturare e ger,mogl1iare con di5cipilina e con sforzo - avre1mo l'auspicata nuova cultura ; se non 1C' è e non si lavora .. a 1generarlo con inten·so e indefesso raccoglimento, ·non verrà fuori per quanto si c·h,iaccheri e si esibiscano d·esiderata e programmi dai fatui perdigiorno ,d,e·Ua pubblicistica da dozzina. IJ'umanità, ossia la reale e concreta genialità, non s'inventa e suscita a freddo, con intellettua:listico volontarismo: matura in noi Jentament-e e solo re 1 hied,e da noi dediz,ione pura e disinteressata, soJ.lecit,udine e sforzo interiore. Essa non è frutto di discettazioni da caffè e di formule anticipate, ma è creazione spirituale assolutamente spontanea ; le d.iscettazioni e le formule verranno ad esercitarsi su,I fatto, quando sorg•erà i,I problema crit,ico e .storico ,del -loro isignifìcato e valore : problema s-erio necessario e fecondo, quando ci sarà una realtà nuova da intend 1ere, da penetrare e sistemar,e nel nostro pensiero, la cui f ondaim,entale esigenza è appunto quella di dominare la realtà, assimilandola e soggettivandola, renden,dola ,pienamente congrua e iden- . ti1ca con ,se •stesso. Qu~l ohe gJi sfaccenda ti, intenti a rimirarsi àllo ,specchio, prima e senza aver il'ecato in atto la realtà -nuova e .i nuovi valori, vanno facendo e mostrando og,gi i,mperterriti all' Italia e al mondo meravigliat,i, sarà ufficio ,e dov•ere d,egli storici, ossia degli uomini di domani, se vorranno a dOlo volta creare una realtà nuova, espressione individuale e universale ,insieme della loro 111manità. Infatti, l'umanità nuova, ossia I .

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