Vita Nova - anno III - n. 3 - marzo 1927

.. RECENSIONI M1 ARIO VINCIGUERRA: Interpretazione del Petrarchismo. Ed. del Baretti. ·l'orino, 1925. Betrarca è ,I' uo,mo nuovo, il tipico r,ap.presentant.e .del.la ·borgheiSia d,e1 l contado, mentbre Dante (.italiano e ,moderno .solo nelJa concezione del De V ulgari Eloquentia che imposta ,chiara1 mente il problema d~lla lingua comune ·come lingua nazio•- nale) .è ancora il rappresentante de.Ila aristocrazia, d,el « popolo v,ecchio n. In ,so,stanza è ,d1 al Petrarca ch,e ha inizio la « ,letteratura nazion,ale >> .aff.erma il ViinCiiguerra ; -e « quando con una fra•se fatta si parla di Dante come d.e.l pa1dre della nostra l,ingua è più preciso dare in questo caso aUa parola liingua il 1 significato specifico d'idioma >>. Il Petrarca ,dunque ,fu iii primo c1 h•e compì uno sforzo per far uscire la letteratura :italiana da un' epoca di transazione, di,staccandola dalla letteratura latina ,e da tutta q,ueUa d 'i~p,irazione « urniversalistico-·mediova1le n in volgare. Pri,rna di Petrarca nessuno av•eva fa,tto ciò. Tant'è vero dhe la « ispirazione d,ella Divina Commedia ·~ ooiv,er,salistica !e a1 borrem:e dall'indirizzo delile cose d'Italia n co,me nota ,i,lV. Così ,il P,etrarca nel volgare .irnpresie·.a fondeire ed armonizzare tutto oiò ,cihe era de,l:la tradi .. ziorne con quel ,ah' a1ppariva di nuova for.mazione fi,ssa,ndo quindi le grandi !linee architettoniche della letteratura volgare ·ohe ;però ,rimaneva incompiuta e squilibrata. ivla questa ,incompiutezza ,e squilibrio si ripr-esenterainno nell 'avv,enire volta a vo,lta ad ogni nuova era 1et- . terar1a. L'autore, tenendo present~ questo pro1ble1ma,che ,egli chia,ma e( petrar .. chismo >>, con di versi atteggiamenti e nelle differenti coindizioni ,storiche tenta fissare le tappe per le quali e passata la nostra letteratura, con- · Biblioteca Gino Bianco <=:Jud,endo però !pessimi,sticamente che i.I problema pr,imitivo è puranche da risolvere. Niuocie ·molto a questa densa oper•etta l'interpretazione poili,tica della \<destra» e le suc,ce•ssiv,econclusioni che volendosi vestire ,d'una rigida obbiettivjtà mo,strano 1 invece una parzialità politica non molto sin1: patica. ,M.etter,e in tut,ta luce la tesi dottrinale di Camilllo de Meis, citrue Giusti110 F ottunato, il 'Capostipite d,ella presente •eterodossia poli,tica, far finta di np.n cono1 scere _quanto è ,sucoesso d-el 19 ,ad 01 ggi, quando entrano in ,baHo ilvlario IVI,i~- siroJi e il gruppo di C01nscienti a, potrà essere un aspetto del pro·- blema ,del petrarchismo, ma è so- :Pratutto un vo1ltodel settaftÌ1 smo culturale degli antif a•scisti. LcIGI GI-iIDINI : 1\/ ovelle e leggende alate. .&lit. Ulrico Hoepli, Milano. Luigi Ghidini raccoglie queste leggende da due fonti ben distinte. L'una popolare cristiana, 1 traimandata for:se per tradiz1ioni orali; I' altra •letteraria che fa ,capo a Ovidio e al ,Ma·habharata. U:na leggenda isolata {queHa d,el IVI artin pescatore) ha origine nei Vosgi con into,- . na·ziooe 1 bi1 blica 1 e 1sarebbe ,intere,ssante in altro ~uogo ~pprof ondirne I' esa,n1e. Un'altra poi (Le gru ven ... dicalrici) pur essendo d' orig,irne greca per ciò ,che concem,e i nomi propri, I' airnibiente dov' essa si svotl.. ge, 1 l 'attitudine del protago,nista, il contegno ,e i1l gusto della folla, a n1ie, per un certo moto iniziale di ferocia, par che derivi piuttosto dalle lontane società primitiv,e ed alla Grecia :sia -stata trasmessa. Le leggende cristiane mancano del ,regno extraumano ·delle fate degli orchi dei d,emoni degli angio,li. IVla agli ,effetti, anche se pa-:- lesemente non interviene, il soprannaturale fantastico ,meravig.lioso c'è lostesso; cosicoh,è se da ,qu,este legg,ende '.Sipuò •e1scludere a priori la dir,etta par,teci.panza della mitologia delle favol,e ger,manich·e, non 'Sipuò negare però ch1 e di ,e,s•saci •sia qua~i sempre un vago ricO!rdo. Maggior-e interesse destano le leggende ,d 'origin 1e :letteraria. T an- .. to le latine ovidian•e quanto le indiane ,d,el ,l\tlahab:harata hanno di comune le personificazioni, le rnaled.izioni a:l.le quali è ,impossibile sottrarsi, gli ~ggetti forniti di qualche virtù, ile persone trasformate per d,estino in arnimali ecc., fatti questi ohe a,d ogni momento possono riapr,ire .la dissertazione proposta da tutti gli studiosi di nov,ellistica comparata, -~ cioè : « Se tutte o quasi tutte le ,nostre fia.be provvengono dalil' India o se cia•scuna di esse abbia il &uo particolare 1 luogod 'ori... gine» per ,esprimerla con ,le parole del Croce. Meno interessanti sono le novelle; piuttosto eh-è ·nove,lle, piccoli quadr.etti sforzati palesemen!""' te a mante1nersi in un piano educativo e morale. ·E. questo non è arte. I.I :libro .si fregia ainch~ di cinquantasei ditSegni di Francesco \\l,ildt. Dico che Wildt scultore no!Il può essere disegnatore. Egli ha disegnato come ,s'usa suilla pietra o ,bloicco ,da ,sbozzare .. Ma queste linie,e su'lla carta non .si concludono, noo creano la for,ma, e quel ch'è pegg,io danno alla fig,ura quel ,sen·so sprop,orz,ionato, che è proprio di co- ]oro ·usi a tracciàr la linea per sem... plicc ·guida dello ·scalpel:lo. l1 nfastidisce anc,h,e .in questo disegno piatto, lo sfondo d'oro d·in ... daco o di biondo ,ohe non creando r.i.salti •e contrasti, ·determina monotonia. W:ildt ,ha vo,luto fare <lella stilizza1~ione ,fine a se stessa. lvla i bambini (ai q,~ali le figure devono in definitiva ,piacere) accettano la

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