i capaci, da qualunque parte vengano, sono i bene accetti. Il fascismo è superibo, perchè sa che di uomini ne ha; e ne potrà aver dei •migliori domani ; quando, tenendo allato il ,mosch•etto, la mente si sarà temprata cogli studi e con l'esperienza della vita, che è la , maestra ,migliore. Il fascismo deve, in que,sto campo più che mai p•er- .seguir~ la ,sua strada da solo,, con- .scio•della ·sua respo1 nsabilità e pieno del suo diritto. Una classe dirigente .fascista non può e non deve ·venire che dal fasci1smo, a rischio di pa,ssare attraverso amare espeTienze. L'esito del grande esperimento - che è, ·si bad,i, appena aU'inizio - è rutto affidato ai capi. ·Or.bene jl fascismo solo deve go- <l-ere della •sua gioia della vittoria o, .se mai , . .sopportare l' angoscia -della disfatta. In esso dev '-essere l'unica fona creatrice o - ammettiamolo una volta tanto, in ,lin,ea d'ipotesi ! - o distruggitrice. La sua virtù, i! suo valore sta, dunque, in questa cla1 sse dirigente, c,h~ deve perfezionarsi, addestrarsi, esperimentare le sue qual:ità eà i suoi difetti. La teoria della e-lasse ,pol,itica è, sotto un certo aspetto vera, ma ad un patto : che non la si intenda come una creazione causale, spo- :radica, effimera ; ima ,come ,l'espressioì\e di una feconda ed efficace educazione alle nuove generazioni, preparate secondo un ,fine, educate secondo uno spiri,to ed una fede. Per l'a·vvenire il problema d,ella classe dirigente si r.iallaccia a quello dell'educazione dei g,iovani. Nei giovani è la sallvezza dei t•e·mpiche avanzano ; nei giovani è la garanzia della continuità perfettibile deHa .r.vi oiuzione. Questo ha detto, anche a ;Milano, ·-l'on. Tur~ti; questo da tempo ha compreso il ,Reg:i,me, che va svo1 l- .gendo una politica, ne' riguardi dell' educ~ione giovanile, •encomiabile. Educar-e fasci•sticamente la gioventù! Ecco, ,in conclusione, la resultante estrema della nostra passione riivoluzionaria, protesa verso la conserv,azione non solo; ma, quello che più conta, verso ,il miglioramento delle posizioni conqui- • .I RASSEGNE state con uno sfofZO, che l'avvenire dovrà più radica•lmente consolidare. Questa ,pol,itica del Regime nei riguardi dei gio,vani ha dato luogo - insieme con alcuni aspetti de-Il 'ordinamento si,ndacale - ad alcune manifestazioni vaticane. · La questione è ,spinosa, senza dubbio; ma, facendo cronaca non se ne può tacere. :Ecco, dunque come, andando .in vigore la legge sull' Opera Nazionale Balilla (la quale impone lo scioglimento, dei gruppi giovan,ili nei centri inferiori a 20.000 abitanti) il Pontefice ha diretto al Cardinale segretar:io di Stato una lettera assai significativa. Il Papa ha detto: ricono1sco che la legge sui Balilla non ha voluto, pregiudizialmente, ledere 1Je pr~rogative della Ohiesa; invito, anzi, prima che la legge venga applicata, gli esplo.ratori di quelle c♦ittà ove non po1ssonosussistere, a sciogli eri senza altro; Jasciando Jiberi gli altri repar,ti deUe altre città a sciogliersi o n1eno ; sol tanto d-esidero che, per 1' educazione religiosa da impartirsi .ai Balilla, ci si rivolga ai vescovi... C'è Ja solita riserva sulla concezione deHo Stato; ma e• è pure la postiilla che tutte le riserve « non intendono• punto di crear-e difficoltà al Governo del Paese o indebolim,e il prestig,io o la forza n. Il ,Pa,pa è stato accontentato, per quanto riguar,da la ri-- chiesta ai vescovi dei sacerdoti per l'insegnamento religioso. Restereib!'" .be, ora, da inquadrare questo documento nel più vasto campo dei rapporti i1 talo-vaticani. L' indagine è tanto più difficile, in quanto pare eh.e, oltre q·ualche accenno vago, la ,consegna sia quella di tacere. In realtà, la co,ilisegna ha le sue ragioni. In questi ·ultimi anni se ne son dette .troppe dei rapporti tra Fascismo e Santa Sede ; e ,mai . ... . . 1n m,1,suraeq:ua; ,ma se·mpre, invece, o colla lboc-ca di ,fiele o coli' ottimismo più esagerato. -N'è venuta, . . . 1n un certo tempo, una s1tuaz1one i,mprecisa ; per cui, mentr-e da taluni .si mostrava il Vaticano come l'ostinato, impervio, accanito nemico d,el Reg,ime, da tanti altri si andava grid,ando a ,p.iùnon non po1 sso c·he la conciliazione era immi- • .. CO 171 nente, o già compiuta di fatto. La ve'rità, invece, è ,ben diversa. Senza andar troppo in là l,a situazione italo-vaticana è q1 uella ohe è ; e, oioè, ,i1nprontata ad un recipro•co rispetto, ed alla reciprc,ca accettazione dei fatti compiuti. Sareibbe troppo lungo - ed anche fuori di luogo• - enumerare i vari aspetti di questi rapporti ; ma sta di fatto che, mentre per la pr,ima volta un governo i,taliano dichiara esser la religione cattolica ,la religione ufficiale {la lettera di Mussolini al Presidente dell' Azione Cattolica .è precisa), per la prima volta pure la Chiesa, attraverso ripetute espressioni del Pontefice, ha paroJe di simpatia e di - appr.ezzamento per il Regine." Più in 1là,. per il momento al1 meno, è i.mpossi,bile ·andare : nè bi,sogna forzare i,l corso degJi avveni,menti, ò guardar le cose da pessi!mistii o da ottimisti. La •sostanza è quella che conta. Così anche nel campo corporativo l'accordo è stato raggiunto. I cattolici e.rano pr.eoocupati deJ Sin.:. dacato unico, temendo che, immettendovisi nOO,potessero più far parte delle organizzazion,i da essi .precedentemente costiruite. Ora è stato stabilito ch.,e non v'è incomjpatibi-- ,lità fra organizzazioni g,iuridiche ed associazioni di fatto, le qua,li per- ·~eguono fini diversi dall 1e prime ; .sicchè i cattolici, pur entrando a far parte d-ei sindacati creati dalla leg-g-e,possono continuare ad appartenere alJ.e loro v,ecchi~ associazioni, che hanno un fine prevalentemente morale ed educativo. La collaborazione dei cattolici, così, nel gran quadro delle forze produttive del pae,se è un. fatto compiuto; e se,rvirà a render più co1 mpleto ,I'inquadramento dei ceti produttivi della nazione. *** Il quale inquadramento s' avvia · verso la definizione a passi giganteschi ; -si che sarà fra br,eve un fatto compiuto; e g,ià si sta realizzando ,la organizzazione dei vari enti cor,porativi; come proseguono con fervore gli 5tudi per là carta del lavoro, c·he sarà pomulgata nel giono della festa 1del lavoo, il 2 I apri- •
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