Vita Nova - anno III - n. 3 - marzo 1927

, • LA POLITICA ESTERA DI UN TEMPO: SAN MUN 167 di occupare San-Mun, prev,io 1pagamento di un canone annuo: ma ·ebbe un rifiuto. Espose ancora la domanda per iscritto, ma non ebbe neppure risposta .. È bene qui ricordare che la Cina non aveva assunto in passato un simile attegg,iamento con nessun ',ailt,ra potenza : ma eravamo pochi anni dopo Adllla ! Al'lora il 1 M1 inistro italiano ebbe l'ordine, da Roma, di inv,iare un « ultimatum », misura · piuttosto intem;- pestiva, perchè noi non avevamo in Cina che la Marco Polo, e l'Elba che si tro1 vavano ad Hong-Kong. T.ro•ppo .poco per poter ag.ire in caso che l'ultimatum fosse .. respinto, poichè per occupare la baia di San-l\11un occorreva ben altro che qualche plotone da s1 barco. Era quindii più opportuno attendere l'arrivo della squadra d,ell 'ammirag.lio Grenet, composta delle navi Stromboli, Etna, Piemonte, Vespucci, che si trovava già in viagg:io ,e solo allora si sarebbe stato i!Jlgrado, di prendere le miswe necessarie. ,Ma iJ peggiore fu che dopo il t,elegrairnma ordinante al De Martino di pre.entare .la nota perentoria, se ne inviò un altro con l'ordine di sospendere o•gni cosa. Era però tar,d,i, e J.a nota era già stata inviata. Lo Tsung-li-Yamen noa1 rispose neppure, e il Governo,, seb·bene la divisione Grenet fosse già a pochi p1 iomi di navigazione da1 lla costa cinese, spaventc:.i:0 da1Me 1 po,lem1iche e dalle pro·~este che ac~ennavano già ad accen,dersi ne,l paese co-ntro la nuova impresa, non seppe prendere altra d-eterminazione che quella di richiamare il Ministro De .Martino, colpevole di ... avere eseguito gli ordini di Ro,ma. I Battirelli c'erano anche in ·politica estera ... L' ultimatum fu considerato lettera _morta, quasi un colpo di testa del Ministro e il Salvago-Raggi, nominato a .sua volta al posto del De Martino ebbe l 'incar.ico di... riaHacciare trattative pacifiche con lo Tsung-,li-Y a·men per ottenere San-Mun. Ma il governo cinese, imbaldanzito per .I' ultimatum respinto senza che ,I' Italia osasse prel}dere alcuna misura, rifiutò ancora e sempre ogni concessione. Già la Divisione Grenet era in Cina, e ba.stava i,mi.tare 1'esemp,io germanico di Kiao-Ciao, sbarcando a San~l\tlun. Ma il Governo di Roma no,n volle assolutamente fare nulla, senza accorgersi quanto questo contegno danneggiasse la riputazione del nostr·o pae1 se e perfino della stessa Europa, tanto che anche i.I Ministro l,nglese appoggiò gli sforzi .di Salvago-Raggi, • Biblioteca Gi o ■ 1 ne I comprendendo che lo scacco dip1 lomatico, italiano si rip-ercuoteva su tutta la politica cinese verso gli Stati . europei. . iMa tutto fu inutile. D 'a,ltra pa1te il nostro paese,, dilaniato dalle fazioni politiche e dalle 'lotte parlamentari, ancora sotto ,}'i,mpressione di A,dua invendicata, non trovava il tempo e la volontà di occuparsi d1 i... po1lit,ica estera e deilla lontana Cina. L'opinione pitilib'lica era assente ed o,stile, il gove,rno aveva paura, e San~,Mun entrò nell 'o·blìo\· restando solo lo :scacco diplomatico, uno dei tanti in quell'epoca ... Una vo,lta di 1più la d,ebolezza e 11 'impreparazione avevano fatto perdere. a1H'Italia una buona occasione di affem1arsi in ,Estremo Oriente. L'incidente di San-Mun fu J'.effetto ,di un cumulo di error.i. Primo quello stesso della località, cattiva rotto ogni riguardo, anche se, appunto per qu~1 sto nessuna delile altre nazioni vi aveva mai pensato. In rea,ltà ancthe le a1 ltre :località già accennaté erano fuori della zona d'influenza, ma id governo dell'epoca temeva anch·e le ombre. Secondo errore l'ordine di inviare l' ultimatqm, quando la nostra divisione navale era ancora in viaggio. Di gran lunga peggiore di tutti quella di ritirare la nota già inviata. Le res,ponsaibilità non risalgono tuttavia al Canevaro, ma al Governo tutto il quale, spaventato dalle conseguenze... parlamentari, si ritrasse p-recipitosa-- mente dalle posizion,i assunte. Dal ·punto di vista materiale, il non essere riuscita. nello scopo di ottenere una base navale f•1 certo dannoso, ma in misura assai minore che da quello politico e diplomatico. I nostri interessi economici erano allora insignifìcant1i, nè il possesso di San-Mun li avrebbe miglio,rati. Ben altre cose se invece di pensare a quella località si fosse cercato dapprima d,i sviluppare i nostri rapporti economici, creando linee ài navigazione e studiando a fondo, ~ul posto, la opportunità che si presentavano. In seguito poteva diventare utile e necessario .I' occupare una Jocalità adat·ta. Oggi che mutat,i i tempi e gli uomini l 'Italiia riafferma il suo nome nell·Estrerno Oriente, è_ bene ricordare questo infausto inoidente di San-1\tlun, quale .esempio e documento d,i quella politica nefasta praticata dai governi che succedettero a Crispi, fatta di impreparazione, di paura, di rinuncie. Non per niente San-,Mun ·segue di tre _anni Adua. FEDERICO BRESADOLA I .. r

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