- . La crisi del teatro, un _esperimento e lo Stato È ,di piena aittualità ,sotto .tutti i punti di vista, campreso quello giornalistico., i1 l problema d,ella crisi d-el teatro. Crisi complessa : di attori, •di riepertorii, di pubblici. Una .polemica recente_,. cli,e ha avuto il carattere di un referendum, che ha avuto una conclu-sione, ma, eihe, data la peimmenza ,d~lla crisi, è an1 cora aperta, h'a il1 luminato mol,ti degli aspetti della questione. I.I fatto e le ragioni délJa d,ecadenza de.Il' arte dra,rnmatica ,sono stati esposti, con be,lla chiarézza, da Silv,io D' Amico - un criti 1co illu,stre non ·solo per -la fama, ma per l'autentica a,cutezza ,e coltura t:eatra1le - :sulla « Tribuna >> : ,e si sono convalidati attraverso gl,i articoli ,e 1e 'letter:e. , Ora, ,poicbiè tutte le discussioni per esser 1 e proficue deibbono a•vere una conclusione ohe, a ,sua volta, può indicare ,i rimedi da attuare, ecco - sch1ematicamente - quanto è xisultato da:lla polemi 1 ca-referendum di Rama. Esistono in Italia pochi,ssimi /buoni at,tori e, sopratutto, non e,sistono 'buone compagnie considerate nel loro complesso. Qu-esta decad,enza è progressiva. Venti a,nni fa s,i•stava 1 meglio. Cinquant 'ann,i fa meglio ancora. . Oggi è quasi ijmpos,si.bile far recitare decentemente su per giù tutto il teatro, de,i secoli passati: co,mpreso - aggiunge D'Amico - l'intero Ottocento. E nemmeno, in Italia, ,esi1stono, tranne qualche lau,dabilissima eccezjone, ,buoni ,interpreti del teatro contempo,raneo. Si è oos,ervato - e l'ha rilevato Franco ,Liberati a Silvio D' Amico oh1 e ,aveva, de~ iresto, priev.isto il ri'lievo n,el ,suo primo 1 articolo - ohe, anche aU'Estero, e' è la crisi dei « grandi attori ». Ma ali' estero « anche se i grandi interpreti ,son rari, i teatri si salvano con le squisiti 1ssime esecuZJioni d' insi,em•e, con la messin- · scena perfetta, con uno stile ». Ma chiedere uno stile alla compagnia italiana, ,che, coi ·medesimi attori, oggi recita de ·Flers, domani m,ette su A mieto e dopodomani abborraccia ,d' Annunz,io è chieder•e l' impossibile ». Q,uesta la constatazione, alla quale va aggiunto, perchè altaimente ,significativo, il fatto ohe, mentre non e~istono più le cc famigli,e d'arte », gli .stessi attori non fanno più calcare jl palcosoenico ai loro figli, ma pref er,iscono farne d,ei professionisti e degli impiegati. E adesso v,ediamo 1 le causè, ,che sono molteplici e, .a volte, isi conf on,dono cogli effetti. Il cine-matograf o e la ,sua concorrenza - sapeva-mcelo ! « ,Ma come è ,che ,nei Paesi dov•e il cinematografo fa più iStrage che da noi, le attime compagnie dra1 mmatidhe ai sono? » E continua l'elenco d,elle cause. v-aga,bondagg,io delrle compagnie : ma le co,mpagrniè erano ottime anc1 h•e, e sopratutto, quando vagavano per 1'universo. Minore frequenza ,del pubblico a teatro: iblioteca ■ 1anco • . , . • I . ma .il pubblico italiano ha frequentato i teatri di pro,sd, nel passato, pr,e,ssapoco, come adesso. ~ro,blema d~l r-epertorio: il re.pertorio ·moderno -ha esigenze fonn1da1bil,i, così ,diverso ,com' è da'llo 5tile tradiz,ionale. V ero : ,ma .aII-:Est,ero si hanno ottime ~appresentazioni, com,e complesso di attori e con1e esecuzion-e (poichè la mancanza d,i grandi attori è proprio un,iversale) anche di :}avori .modernissimi. i'.\.ltro: ed è quello che concreta-mente più interessa per ,migliorare la· no,stra scena di prosa: problema del reclutamento degl,i attori, o, ,meglio, della creazione deglii attori. A questo proposito, durante il corso d,el'la polemica-referend,um, ~ apparsa solidale e con ... corde l'opinione ohe le iscuole .di recitazione, ufficiali o ,private, portano alla creazione degli attori drammatici un contr,ibuto pressochè negativo•. Tutto c,iò è di una lo,gicità indiscutibile : e anzi pensiamo ,dipenda da una ragione di carattere pregiudiziale. In matenia d'arte dram'matica l'elemento volontalìi1stico può servir-e meravigliosamente a rafforzare, a raffinare, a inquadrare le qualità iniz,iali, ma non già a crearle. L'artista nasce artista con la sua intuizione, coi suoi istinti, con le .sue possibilità di sv,iluppo, che I' e,~erienza ·e 'lo studio della << parte » affin,eranno, ma non cr•eeranno. Ma, si può imparare, attraverso la souola, a reci!'9 tare ? Qui sta l'essenza del pro·bl,e1 ma. Noi crediamo che nella preparaz,io[le dell'artista drammatico la scuola c'entri pochissimo. L'attore è come il giornalista. Sono due professioni che hanno parecchi lati comuni, o, al,meno, ,li avevano quando un· div1 e11so clima storico dava al ,giornalismo caratteri e funzioni d1ivel'Se. Si può insegnare a fare i.I giornalista ? Ma n•emmeno per idea. Si può chied,ere, .si dovrà c1 hieder,e che il giornalista si butti allo sbaraglio dopo aver assorbito un minimum di cultura: e allora la scuola diventa una preparazione... alla scuola vera del giornalista: che è il giornale. L' esp1 erienza d'una redazione servirà assai meglio allo scopo d,i un cooso ,universitar,io con relativi diplomi di laurea. . E 1'artista? I,dem. L'artista ~asce sul pa,lcoscenico, s1 fa 1 sulla •scena. Se ha intelligenza e intuito vincerà la 1sua ;battaglia. Se non n•e ha, non varranno i corsi di recita7ion,e, di -declamazione. di mimica a far d'un asino nato un arti,sta. Recitare n~n 1.Significapronunziare parole con un deter,minato tono o cc fare la mossa >> : sign~·fìca ,intuire e sentire la vita di palcoscenico al di fuori d-e'l trucco e della tradizione d,eclamatoria. È però, ·co~nque, indubitato che cc preparare il terr~no )> • all ',art1_staè _cosa utile e può g,iovare al riaoqu1,sto d1 un primato italiano. Ora nOIIlè chi 111011 veda che ,il t,eatro - scuola o la scuola - teatro dh,e dir •
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