..:..... . ..... _ ......... _____ .;....... _____________________ . 162 L. MARINI formò J 'organizzazione delle prime ricerche gen,eral,i si1Stematichedi Oceanografia che -furono veramente di ,Meteorologia mariittima, ricerc:he delle quali il Maury, dimostrandone l'altezza e bellezza filosofica, l'impor- . tanza scienti,fica, i 'utilità pratica, coo. fervore di apostolo ,cercò di ditf ondere la regolare effettuazione per l'Oceano Atlantico in pr,iroo., ma poi per tutti i mari in genere, illustrando con le più viv,e ,e po-etiche espressioni di riconoscenza verso la sapiente Provvidenza divina le relazioni tra ile condizioni e i· fenomeni del mare e quelli del 1 l 'atmosfera. Il mare, di cui interessa all'Italia la ,continuata investigazione, da effeth.Iare con regolari osservazioni dirette, è l'intero 1Mediterraneo ne·He sue varie parti. Le diversità · di que6te parti rono appunto I' elemento detenninante dei particolari comportamenti. e fenomeni dei singoli bacini e delle cond1izioni e fenomeni meteorologici propri di tutta la ,massa aerea sovrastante a;H'intera regi on-e mediiterranea. Lo studio perciò dei sing01li bacini, e più deHe parti minori di questi golfi, .seni e specialment:e stretti, è certo sommamente interessante, ma non costituisce che 1a preparazione parziale, frammentaria del lavoro complessivo; e tale studio parziiale per riuscire uti;le allo scopo generale non può essere fatto separatamente, saltuariamente, ma deve essere effettuato armonicamente, con metodo appropriato, unico, e proseguito ,simultaneamente per non .breve tempo dal lato talassologico insiieme e meteorologico. Il Comitato talassolog,ico ita!liano ha eseguite alcune di queste ric,erche parL,ia-li, quali 'I' esplorazione del.l'Adriatico e la crociera neHo Stretto di Messina, contri,buti di .altissimo valore, ma costituenti per ora capitoli staccati ed unilaterali. La 5J>edizione danese del « Thor n, progettata e condotta daMo Schmidt nel1'inv,emo 1908-09 e neJ1l'estate 1910 allo :SC,opoprecipuo di raccogliere elementi per risoivere la dibattuta questione delle ,im,igrazioni de!ll',angui1Uanei suoi successivi stadi di ·sviluppo, fu la pr,ima può dirsi, anzi l'unica sino ad oggi esplorazione oceanografica, completa, organica, dell'intero Mediterraneo, e, per l~organicità del piano secondo cui fu condotta, ,la perfezione dei metodi di ricerca, l'esattezza e la cura delle osservazioni, l)Otè raccogliere una copiosa e va1,idissiimamesse di -nuovi dati, i qua,li hanno permtesso di ricollegare .fra loro i pri.mitivi sporadici ottenuti qua e là (tra ~ quali pri,meggiano g,l:iitaliani), Olllde-si è reso finalmente possibile d,i costruire un quadro d' assieme delle condizioni genera!li del nostro mare. Pur tuttavia i1 numero totale dei dati di. osservazione che finora si .posseggono rimane anco,ra troppo scarso in rapporto ali' estensione dell' intero mare e ail1ediversiità che si presentano ne1 l.I.esue singole parti e ai vari tempi, co,sì d,a non poter autOlizzare conclusioni definitive nè assicurare un sufficiente grado di certezza pur al quadro generale deille condizioni quali ci sono presentate de,l N:ieilsen e dialllo Schott. Inoltre le p,iù recenti r,icerch.e, quali anche alcune parziaili e preli,minari nel -Mediterraneo stesso (AdriaBiblioteca Girio ■ 1anco tico ,e .Mar ligure), ,mo,stra~o. che se per. un, mare: ampio, suddiviso in ~ari bac_1n1s&:on,dar1, s1 puo parlare gener~camente d1 una <:1rcolaz1one_gene~ale ~omplessiva, questa però n,elJe singale piart1 e ne1 vari periodi di tempo risulta i~ _real!à _mo~t~ c~plessa, costituita da parziali c~rcu1t1ch1us~ d1st1nt!, ove rac~ir-· dantisi :tra loro, ove contrastanti, ove 1 1nterf.erent1, e variaibili s,ec01I1do le stagioni, nei vari anni e pure ii·n_ · relazione al'le condizioni meteorolo.giche. Intorno a tutto ciò, ai partico,lari circu1 iti d,i circo- ·lazio,ne, cioè, dei singoli bacini, .aHe variazi?ni stagionaJli e da anno ad anno, aille dipendenze d1 quest~ dalle condizioni m-eteorologiche, anche nelle aree dt mare •profon,do e maggiormen,te lungo 1 le coste e n:gli stretti, - particolarità e variazioni che 1Sonoprecisamente !le più ,inte[estSantiper ie relazioni con i feno- .meni atmosferici e ,le .influenze ,b.iologiche, e le relative icoo-se,guenze, - si è completamente ancora oggi al buio. Pier la parte m,eteor~ogica, la porzione di atmosfera di cui è necessario ·seguire continuamente le v,ic.end,e mediant,e ,1'osservaziooe si,stematica è non quella solo' iSovrasltante la peni,sola italiana, o 1 la regione mrediterranea, ma molto più ampia, dalJ'lslanda a N()Ild,. alla zona tropicale a Sud, dal medio A.t,lantico orientalle, area de,IJe Azorre, a!l centro delJ'Asiia, la por-· zione cioè che comprende i centri di azione abnow- . sferici di alta e di 1ba 1 ssa pressione che determinino i[ t~o su tutta la massa continentale euro-africo-asia-- tica. Al di,sotto d.i questa porzio1 ne di atmosfera buona parte d,el'la superficie terrestre è ricoperta dalla acque marine, ,e i sol,i dati di osservazione raocolti regolarmente neg1li osservatori di t•erra ferma non isono .sufficienti a fomire gl:i ele·menti necessari per la conoscenza d-eUe condizioni istantanee e d-elle vicende de{ tempo. ·Particolaìrmente sul:la regione mediterranea, stante la varia morfologia orizzontale e verticale di questa, - dalla quale segue la varietà, già più volte r,icordata, di condizioni nei diversi bacini marittimi ed aree terrestri · che li detemlÌnano, - è assollutamiente indispensab·iile~ la raccolta di dati di oo,servazio,netSulmare libero. Ed invero .in una relazion,e anche ali 'ultima. a,ssemblea (Madrid,\ otto1 br-e 1924) d·ell'Unione geodetico-geofisica internazionale, a segu,ito di a1ltre simili propo,ste già pries_entate in precedenti riunioni e con- .gressi, sostenendo la necessità di tali osserva2iioni e propugnando 1' orgalllizzazione internazionale d,i esse peir tutto il Mediterraneo, facevo notare : « Chi si sia accinto a studi 1n,eteo,rologici complessi vi 'o parziali di tutta ~la reg,ione, o di una porzione di questa comprendente ,mare, ha verificato la difficoltà di cicoldegare ·fra loro attraverso la superficie maritt1 ima i dati che pur num,erosi si po,sseg,gonoper l,e· località terr-estri, e ciò a cau,sa deUa .scarsità o man- ~za Sl?e~so aisSOilutadi ,elementi per ia zona marittima. S1,mtlmente è spesso la mancanza di dati :mar.ittimi l 'ostaco,lo principale che si presenta innanzi a chi voglia formarsi una rappresen~azione completa ed .
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