154 A. CARLINI. .La quale, se resping,e le confusioni tra la scienza e Ja fede, tra il temporale •e1o spirituale, tra la realtà storica della vita •politica e le idealità a cui può :ispirarsi, n-eppure v·uole, poi, che l'una cosa sia -scissa dall'altra, e che la scienza ignori che esiste anche un problema religioso, e la politica si .-estranei ,dal problema morale, e l'uomo, insomma, attraverso i s·uoi vari 1 problemi dimentichi l'unità di ' ' ·se con se. La scienza basta e non basta,. quindi, ali' uomo. E così lo Stato e la Nazione. In q·uanto bastano, e' è una religione della scienza, così co.me della Patria : eh' è ·una ,reli,giosità riflessa ,dal problema propriamente religioso che l'uomo ha in sè. :Ma .guai se quella religiosità ,prende il posto della religione : diven,ta ·un'idolatria che non è meno tale se pur proJessata ,d,a persone di cultura su,periore. D'altra parte, 1 la religione 1 come può appartarsi dal resto della vita umana •e dai problemi che \ ur·gono l'uomo nel suo :mondo Sitorico? Isolata e sentita come un !problema -a parte da,gli .altri, essa corre il rischio di esa·u·rirsiin una fede infeconda e in una pratica superstiziosa. 1La religione deve vivificare il mondo storico -dell'uomo, del suo sapere e della sua vita, senza lasciarsi assorbire ed esaurirè in esso. Non si tratta di .portar di peso i dogmi nella scienza ,e nella ,politica, d'imporli al pensiero e alla volontà come un tributo necessario a pagarsi per 1 il b.uon andamenito delle cose. Quando ma.i il pensiero e la volontà si sono :piegati a queste ragioni estrinseche, a queste imposizioni che non wlJecitano nessu.n atto di adesione interiore? No.. Si tratta, invece, di un atteggia.mento spirituale da por.tare nel nostro pensiero e nel nostro volere, di ,una direzione ,da dare a ogrii nostro atto, sì che in questo si raccolga l'anima intera per sentire nel suo fondo la necessità ,di s·uperarl~ in -un fine che lo trascenda. · L'atto non· s',a,cqueta mai, infatti, in nessun pro,blema •e :in ness-una forma ,particolare di esso. La famiglia soffoca se si chiude in sè. Si fa Nazione, e soffoca ancora : chè è pur sem.pre una famiglia,. e invece il mondo storico è grande e sempre mo:bile, non chiuso· in con1 fini e non fissato in nessuna ·particolare tra,dizione. ,L'Impero porta la Naziione nel cuore della storia, e l'azione politica acquista un senso u,mano universale. ,Ma questa universalità, eh' è un ,fine da r.a·ggiungere ·più che un fatto che si possa mai constatare, è soltanto un .Bibliotec Gino Bianco riflesso nel mondo storico di un'universalità che supera i confini della storia stessa. È una fede c~e dal sovramondo l '·uomo porta nel mondo, dallo spirituale nel temporale. , La scienza, si·milmente : allarga e approfondisce continu1am•enrtei,l suo regno nel mondo visibile e intelligibile, e ·risolve in questo il soprannaturale e I' invisi1 bile, · il dogma e ogni mistero; ma questa risoluzione le è ,possi,bile, solo in quanto non le venga m.ai meno il :principio inesauribile, quel •pr-esu·pposto ne,gativo che la fede religiosa riempie, poi, di valore :positivo -e reintegra nel pien•o possesso ,della sua realtà, in rapporto alla quale il visibile e I' intelligibile sono soltanto manifestazioni contingenti e aspetti derivati . Se il Croci,fisso n,elle aule universitarie vorrà avere questo significato, ben venga. Se già e' è, è da au,gurare che sia stato accolto con questa disposizione d'animo. Esso è il simbolo della fede più alta del divino nella storia dell' uomo, e della Chiesa che, sola, a qu-ella fede ha dato un senso universale, capace ,di orientare il mondo .della cultur.a ,e della vita politica senza esaurirsi in esso. Non se ne faccia una questione bassamente poLitica : chè sarebbe una ;prof.anazion•e, .per chi ne ha avuta l'idea e •per chi spera di .trarne profitto. L'Università resti i,l tempio sacro al sapere : ma la sua religiosità si converta di pagana in cristiana. Alla quale conversione poco ,giova la ·presenza m~- teriale di un emblema ; perchè quel che conta è la riforma dello s·pirito c,he a una cultura e a una patria senza Dio o povera di ,Lui ne sostituisca una ricca di senso religioso. :Di ·un senso religioso, tut- . tavia, ohe ,della cultura e della v,ita ,politica mantenga inalterato il carattere laico .proprio 1 dello spirito moderno. A. CARLINI Pubblichiamo questo articolo del nostro illustre collaboratore e amico, benchè le considerazioni che egli fa non ci persuadano, perchè noi amiamo le posizioni rettilinee: o di qua o di là. Per noi la filosofia che professiamo e che si inradica nello spirito nazionale è l'unica religione, la quale è per sua natura libertà piena e concreta. Certe conciliazini ci fanno, inlJece, l'effetto di comode transazioni, da · cui noi rifuggiamo. (N. d. R.)
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