\ TARANTO FORTE NAVE D'ITALIA 151 durre al combattimento gli eroi festeggiati in un simposio da musicisti e da etère ; un corteggio dionisiaco che esprime « una mirabile forza nelle virili figure dei Sileni, un vigore quieto nelle Menadi » ; la ·ieratica dea Athena disegnata su anfora panatenaica, fa colonne, in atto di agitare la lunga lancia a lato di una quadriga lanciata al galoppo verso la vittoria da « l'auriga che incita i destrieri ed esprime il dominio di una volontà ferrea >) e trasfonde « ai cavalli nella corsa vittoria n - ceramiche sco- . perte 1n « una camera contro una figura distrutta, forse di Amazzone pei segni delle vesti movimentate, mentre ai piedi dei lottatori si .accovaccia un combattente ferito n - scena di tenzone contro lppalita, regina delle Amazzoni : « soggetto caro a ceramografi attici >>; una giovinetta seduta av- · volta di chitone dorico ed un efebo nudo con clamide ripiegata che le porge una corona (tombe di Cipriano); due colombi separati da tenie sopra una vasca (che richiama il mosaico delle colombe di Villa Adriana, pel quale Plinio ricordò il mosaico di Pergamo, « opera del mosaicista Sosos >> (trovato nella necropoli di Oria); Elena esitante condotta da Dioscuri a Tindaro dopo che Teseo l'aveva rapita ; la figura eschilea di Licurgo assalita da donne, dopo l'orARGENTERIA TARANTINA (IV secolo a. c.) ora rubata dal Museo di Bari forse da mercanti stranieri tombale composta di quattro solidi muri a blocchi ret tangolari con porta verso levante e colonne doriche monolita nelf mezzo, che serviva a sostenere l'architrave mediano >>; Edipo coperto dine di sospensione dei _ balli bacchici, dinanzi ad un proscenio; la scena degli Inferi con Persephone in piedi, classicamente pura - che solleva Ùna fiaccola - Hades dall'apparenza regale e un uomo nudo semidisteso dinanzi a grosso serpente, mentre in alto, nella zona di coronamento · degli ovali, si delineano tre figure muliebri sedute ._sul terreno « seminascoste e col capo piegato nel1 'abbandono del sonno » {questo frammento di vaso del V sec. av. C. ha importanza « pittorica, perchè ,..... TARANTO MUSEO - TESTA INSPIRATA DI FILOSOFO (ritenota di Ercole) I è;da considerarsi • • anteriore a tutti gli altri conosciuti , con rappresentazione degli lnf eri ») - le precedenti opere ven- · . { nero esaminate ~e descritte da Vittorio Macchioro e da Goffredo Bandinelli in Neapolis, d. 1913, in Ausonia ed in Notizie scavi del 1920; la lotta di Ercole col leone nemeo a lato di due quadrighe in procinto di conibliot ca Gino Bianco di manto e di calzari, con astaTe col capo scop~rto, dinanzi ad una sfinge alata - scena su fondo spalmato di bianco. re · Molte•·; f di queste « opere, testimoni presenti e parlanti dèllo sviluppo progressivo della civiltà antica, - scrive Q. Quagliati, che illustrò con magistero d'arte le penultime tre figurazioni di ceramiche in Dedalo del 1922 - evocano la potenza di Taranto. che 500 anni prime di Cristo aveva già toccato le maggiori altezze \ del proprio:· sviluppo di metropoli florida e ricca. » *** « La causa de l' emigrazione di - prodotti ceramiche di ceramisti da Atene nell' I talia meridionale - scrive Pericle Ducati nella opera L'arte classica' - ' deve essere ricercata nelle tristi condizioni ' de I I a gloriosa città im- TARANTO MUSEO - TESTA ELLENICA (IV secolo a. c., Taranto-Borgo)
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==