Vita Nova - anno III - n. 3 - marzo 1927

I 148 I CONCETTOVALENTE <lita - insieme ai frammenti bronzei della corazza <li Siri - nel Museo Britannico di Londra. Alcune tavolette calcé\ree di edicole funerarie, in rilievo - vedere Museo - con scene di lotte fra Ercole ed Amazzoni, trovate nella masseria del Tesoro, presso Taranto, e raccolte nei musei di Taranto, de l'Aia, di Monaco, (Baviera), di Berlino, sono preziose e rare opere originali di indirizzo ellenistico e di arte locale. Queste decorazioni scultorie uni,... scono la perfetta bellezza della forma ed il profondo senso poetico col quale vengono ideate le opere, · che hanno il grande signi-- ficato popolare e religioso. Fulgori dell'arte romana Vinta dai ;Romani, che poi la colonizzarono ed . . eressero nuovi monumenti e l'acquedotto, la grande metropoli - che era stata l'eduGatrice de !~Apulia - era un immenso sepolcreto. Le ·sue grandi statue avevano preso il camm~no di Roma: fu così grande la provvista aurea ed ar ... gentea fatta a Taranto dalle legioni latine da far risen,., tire la sua efficacia sul va,... ]ore della moneta romana. ingentilirono il gusto let~erario ed e~tetico della rude e guerriera dominatrice, aprendo 11 varco alla sovrana arte di Virgilio e di Catul.lo, Roma_ con la possente sua arte diede la sensazione « che_11 v~sto governo di un mondo reale fosse_ sodd1~faz_1one superiore a quella di spaziare fra gli asp.ett1 d1 un mondo irreale. >> · Roma, dopo le guerre contro Cartagine, immortalò la forza e la giustizia elevando Taranto al grado di mul].!cipio, popolandola di una colonia di latini detta Nettunia, incidendo Gli stessi storici romani atferman9, con senti,... ' mento di legittimo orgo,... glio, che i preziosi marmi . scolpiti od i bronzi di T aranto - tra cui i celebri colossi di Ercole e della Vittoria, opere di Lisippo TARANTO - COLONNA DI UN TEMPIO DORICO · nel bronzo le leggi municipali tarantine, il cui frammento - Museo di Napoli - è il solo avanzo di sta-- tuto municipale che sia . stato scoperto in Italia, erigendo l'anfiteatro, i cui bugnatj, venti anni or so-- no, additavano il luogo del monumento latino sot-- to l'ospedale, ricongiungendo Taranto a Mandu-- ria, a Galli poli, bella ancora delle marmoree sculture di una fonte ellenista, a Nardò, ad Otranto ed al Porto di Brindisi, - segnato dalla candida mole della colonna latina - me-- diante la via Traiana, che svetta imperiosa gli ultimi verdi dorsali dell' Appen ... nino, elevando gli acque-- dotti adorni di opus reti-- culatum, lungo la spiaggia orientale çhe conduce al capo San Vito; e coronan-- do l'acquedotto del Triglio di solenni archi, che fan pensare, sulla via che conduce a Statte, per l' incornitiatura architettonica, al- - e di lppozione - servirono ad ornare la curia Julia IN UN CORTILE DELLA CITTÀ lVIEDIOEVALE ed i passeggi di Roma. Sulle rive ubertose del Mar Piccolo, che ospitarono i massimi poeti latini, Virgilio ed Orazio, Ottavia ·- in nome della grandezza dell'Impero, - implorò · ed ottenne la pace tra M. Antonio ed Ottaviano. Da Taranto Cesare portò a Roma la statua della Vittoria alata che si libra sul globo .sollevando con la mano destra una corona di alloro « simbolo adottato dalla città eterna ». Ma se la grande educatrice e le opulenti metro-- poli della Messapia, col magistero dell'arte immortale trascinarono << l'anima nelle forme ideali e fecero sognare un mondo più bello dell't1mano >> e ·comunicarono l'impulso nell'arte greca con le opere degli artefici della Magna Grecia, coi poemi di Livio Andronico « da T arentum », di Quinto Ennio da Rudiae e di Marco Paruvio da Brundusium che • le a·mpie e maestose arcate a tutto sesto, degli acquedotti della campagna romana ed elevando il tempio sacro alla Pacis Augustae, i cui marmi pregevolissimi abbattuti nel 15 72 dal marchese Carlo D' Avalos, pel trasporto dell'artiglieria sulla Torre della contrada del Vasto, furono studiati da L. Viola. Certo si è che Roma fece rifiorire in Taranto nuove ricchezze con il commercio della lana e della porpora ed ornò la mttropoli dei due mari di magnifici monumenti, tanto che Orazio ebbe a dire, in una delle sue odi, che T arentum - chiamata T aras dai Greci - era la più bella città del mondo. Con le sue opere Roma diede a queste contrade il rilievo storico e l' immagine della sua anima. L'arte romana, lega~a alle esigenze della realtà, •

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==