.... TARANTO FORTE NAVE D'ITALIA 145 La costa dell' J onio? Ora sterile e spoglia, ora frondeggiante ! È una lunga via velata per cui passa tacita una pompa di veli e di ghirlande. Ci giungono i ritmi severi di Ennio, di Livio Andronico e di Orazio riscintillanti per mille vivacissimi raggi di luce greco--latina. Plenilunio sul ·Jonio Fasci di luce proiettava il faro di Capo San Vito: scie luminose si allungavano nelle onde come razzi penduli. Il cielo rideva sereno sulle isole di San Pietro e di San Paolo, occhi dei mari vigilanti il grande golfo. In una notte lunare il poeta soldato, che per impeto lirico ed azione gloriosa segnò il -destino di Fiume e dell'Italia nuova, invocò la severa educatrice della Magna Grecia. Taranto sol per ancore ed armeggi assicurar nel bel difeso specchio, di tanta fresca porpora rosseggi ? A che fra San Cataldo e il suo vecchio muro, che sa di Bisanzio e Aragona, che sa Svevia ed Angiò, tendi l'orecchio ? Non balena nel mar grande, nè tuona, ma sul ferrato cardine il suo ponte gira e del ferro il suo mar rintrona. E la bellezza ebbra, molle, quasi orien tale di Taranto, la intese con nostalgia . Leonida da Taranto, lontano dalla patria; la sentì Orazio come armonia del paesag-- gio italico, la celebrò T omaso Nicola di Aquino (1655--1721), che additò nelle « Deliciae tarantinae >> il dolce mare, ove emerge una antica città fattasi grande nelle vittorie che portò su Roma; la senti Paisiello che chiuse nel petto devotamente le. sinfonie del mare sonante. -- Il fantasioso carattere dell21:regina dell' Jonio Così vario e bizzarro è il carattere della capitale della Puglia, che, visitandola una prima volta, par d'essere rapiti da un sogno. Nessuno, per fervida fantasia che abbia, può immaginare il tripudio luminoso dei negozii che si celano tra l' intrichio delle viuzze ai lati di Via del Duomo, del Corso Cari-- baldi - che costeggia il Mar piccolo - e del Corso Vittorio, che domina colla sua ampia terrazza il Mare grande, cioè tutto il Golfo. Sono queste le popolose arterie della vecchia Taranto. « Mura forti stringono come in una cor-- teccia questa compatta famiglia di tufi e di mattoni, e le porte sembrano forate con lo scalpello piuttosto che costruite apposta >>; sono strette e alte per giganti che anelano il dominio sul mare; cupe e profonde come un condotto ed una trincea. Fra le case che si aggrappano con ascensione Biblioteca Gino Bianco deliberata, su su per la spiaggia, si elevano nella loro rigidezza e nel loro carattere chiuso i colonnati giganteschi del sacrario periptero ..e..sastilo di Poseidon (tempio della Trinità), il Duomo della fine del secolo Xl, la chiesa di San Domenico (1223), il Castello, il « Pritaneo di Federico I I (Palazzo Ceci) >>. A Taranto come a Crotone ed a Locri ! « Piazze che furono anfiteatri ed acropoli, ampie vie aperte sulle ruine del Foro >>, vasche fra rosai ed aiuo-- le, baluardi una volta templi, « mura piantate sugli abissi e abissi formati dove erano mura )>• Mille ferite e mille cicatrici di guerra che si aprono nelle città antiche, come nelle carni vive del nostro popolo. TARANTO - MARE GRANDE E L'ISOLA DI SANJPAOLO La città moderna Se il dedalo della città medioevale, alta e protesa su un promontorio, ridotto ad isolotto fra i due mari ed il canale navigabile, è una rete di viuzze strettissime, di vicoli brevi che intanano entro angiporti misteriosi, o sbucano entro cortili, - dove all'improvviso il passaggio è sbarrato da una immagine sacra nella nicchietta di un pilastro, o dal frammento di una cima .... sa con teste di leone, o da maschere goffe, tragiche o satiresche di derivazione greca (che sono incastonate · sui più notevoli edifici di Via del Duomo), o dalle immagini vive di ragazze che da balconi sporgenti e da terrazze guardano con nere pupille velate di voluttà ed evocano le eleganti e graziose statuette fittili dall' andatura facile e leggera, i gesti ritmici gentili, raccolte nel Museo di Taranto - la città moderna, davanti alle torri rotonde del Castello ed alla grave e ferrea mole del ponte girevole costruito dal Cottrau, stendesi a guisa di uno scacchiere vasto, grandioso, adorno di moderni ed eleganti edificii, fra ampie strade rettilinee, che fanno pensare agli eroici, vigili e poderosi eserciti allineati della Patria in armi.
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