Vita Nova - anno III - n. 3 - marzo 1927

\ I J , , ... UNIVERSITÀ ·FASCISTA • I • .a .., ai" estirpare le cannucce come è avvenuto nelJago · I ai· Ostia e nei luoghi contigui. Noteremo· altresì che le anofele a'bbisogn}lno di acque chiare, mentr,e le culici si ~ontentano anche· di acque putride, · come · quelle nelle quali ha luogo la macerazione. della canapa. . Sono passati circa otto giorni dal' momento in cui la zanzara ha. succhiato sangue. Se questo "era ·infetto i pla·smodi hanno avuto tempo· di com-. pletare il loro ciclo sessuale e di dare originé agli sporozoiti .. · Dopo un breve geriodo di riposo la zanzara si prepara per una seconda deposizione di ·ova e ne può_ fare anche una terza. Allora essa .torna all'uomo e ·pungendolo, nell'attQ in cui _com- ·pie · l'iniezione di saliva versa nel ·suo sangue gli sporozoiti presenti nelle ghiandole e trasmette così la malaria ad· altra persona. Risulta che quando la zanzara .nasce, quando schiude _nell'acqua, essa è completamente immune da malaria e tal~ rimane fino a che non si infetta coll'assunzione· di sangue malarico. · . · Sembra che la zanzara abbia bisogno di fare un paio .di punture per espellere ·tutti i parassiti ; , .. • f" . , I .. /. I • 4 se appena succhiatQ il sangue passa_ a pungere altra persona vi è la possibilità che possa infettare anche questà, ma una terza persona probabilmente non sarebbe infettata i1_.1quanto la zan- · zara si è già svuotata co~pletamente dei- parassiti. che ayeva nelle ghiandol.e s~livari. . Concludendo, l'ambiente favorevole alla vita ·ed ·allo sviluppo delle zanzare .malariche, è dato d·a acqua limpida e stagnante còn canne palustri, in zone basse dove il ristagno abbia una certa durata, dove il vento non abbia grande azione,. dove ,, non manchino alberi che costituiscono. un ricov_ero adatto per gli adulti . Acqua corrente o stagnante, ma senza canne e soltanto- con lemme e ninfee, senza albe_ri nei dintorni, i1:1 località s6leggiata · e battuta dal vento, sono circostanze poco favorevoli allo sviluppo della . zanzara ed al peiman·ere della malaria. • I 'Ed ora non ci resta che coordinare insieme tutti i fatti osservati e vedere come ·debba essere impostata la lotta contro la malaria considerata specialmente n~i suoi aspetti economici e sociali. I , ., I \ • • I - I I ) .. .. , •sibli t ca Gino Bianco

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