Vita Nova - anno III - n. 3 - marzo 1927

.. . , . • I I .. , - alcuni cambiamenti : · man mano che l'emoglobina viene consumata, l'ameba la' quale h~ come noi .una funzione complessa di ri~ambio, elaoora e senza di qn pelo in un determinato punto di una . . . . . . ' secerne pigmento, 1n. maggiore ~ minore quant1ta. L'intero svilµppo avviene in 48 ore ma l'accresciinento è completo dopo 30.; poi il plasmodio inizia la riproduzione. Nell'interno .dell'ameba ~iste un corpiciattolo ' che si co!ora, con . talune s~stanze · chimiche, più ·.intensamente della restante parte della cellula e che si chiama « nucleo ». Il nucleo si frammenta e l'ameba diventa I ' ·multinucleata : poi anche il · resto del corpo cellulare s~mbra di~dersi 1n tante porzioni, ciascuna delle. quali si addensa intorno ad un giovane nucleo, in modo che non esiste più un'ameba sola ma tante piccole amebe quanti erano i nuclei f ormati a spese di quello primitivo. Le cellule figlie ai spargono per il plasma sanguigno. Paragonando . , il periodo intercellulare del parassita. con quello estracellulare diremo subito .che quan_do i parassiti - ·, sono dentro ai ~orp~scoli rossi l'uomo non ha febbre o ne ha poca e quando sono liberi nel plasma ha luogo l'accesso febbrile. Quando il corpuscolo rosso è quasi distrutto in seguito alla moltipJicazione . del parassita la temperatura va a 38 e quando av,viene la rottura delle emazie la febbre sale a 41 gradi. In seguito ad una nuova invasione di emazie da parte dei gio- ··vani plasmodi ~~ temperatura discende pèr risalire allo stesso modo quando questi si sa-ranno alla lor ·volta riprodotti. Numerose generazioni di plasmodi si succedono iri tal ·modo l'una all'altra, determinando una serie. di accessi febbrili. zampa di un insetto, è l'espressione di ·una diffe- . renza nella costituzione chimic~ del protoplasma, ossia della sostanza che forma il corpo ..delle due specie, differe~za_ che non cessa di esistere anche ' se zoologi e · chimici non son.o ancora riusciti a · scoprire la formula costitutiva. Ciascuna specie di an~mali ~anif~sta dunque la differenza chimica del proprio- protoplasma con caratteri esteriori visibili, ai quali . co~ri~pondono_abitudini diverse e differenti. maniere di reagire a stimoli esterni. · . Ho detto che si conoscono almeno tre. ~pecie di parassiti della malaria dell'uomo : -il·medico può distinguerle per la .diversa durata dell'accesso febbrile e dell'interval19 ~he ·passa fra un ac~esso e l'altro. ·Il plasmo~io della terzana benigna .provòca accessi febbrili ogni . 48. ore ; quello _del~a quartana ogni 72 ore, quello ·della terzana maligna o • pernicios~ autunnale ha gli accessi. febbri li-,agli stessi intervalli della·. terzana benign~ ma con disturbi moltQ più· gravi. . - Questi tre parassi ti si. distinguono . oltrechè · dalla diversa durata del ciclo, dalla forma- e grandezza dei germi, dai movimenti più o meno ..v.ivaci, dal numero m~ggiore o minore dj spore che producono. Se consideriamo il parassit.a dèlla febbre perniciosa o terzana maligna, abbiamo appreJò dall'-esperi~nza che il chinino agisce sopra -i germi _amebodi soltanto quando son°' giovani .e ' cioè qµàndo · . La durata dello sviluppo del parassita corri- : spon~e all'intervallo· fra due accessi febbrili. •no~ sono ancora -penetrati nei -globuli ros_si.Il. chinino uccide e non sempre i germi giova~issimj c~e sono spàrsi nel sangue o che stannò per entrare nei globuli, ma _quandola penetrazione è avvenuta esso non ha più azione alcuna ; quindi ~a sua massima efficacia si manifèsta · durante_ l'accesso_ feb- • . ., Di rado accade che _il malarico guarisca; spon-. taneamente qualche volta, guarisce o ··migliora _più o meno sensibilmente per effetto· del chinino: qui si può fare un•osser;azion~ che ha anche interesse zoologico: qual'è l'azione del chinino e perchè questa. ·sostanza non ~gisce 4 sempre nello stesso modo ) Occorre una parentesi. · . . . Per molto tempo lo zoologo è stato conside- - rato come uno scienziato inutile, che perde il tempo a studiare le differenze degli animali, mettendo in evidenza dettagli che non hanno, almeno in apparenza, alcuna importanza. Ora si sa che qualunque differenza tra specie e specie, foaa'anche nell'a pre~ • o 1 neo brile e non è assoluta. Invece il parassita della quartana è molto sensibile al chinino e più ancora - ne sente gli effetti. quando è già dentro ai ~o~pu- .scoli rossi. Lo zoologo· ha esaminalo inoltre i. parassiti . col microscopio ed ha potuto riconosce~e.·differenze di form.a e di comportamento nelle varie specie di plasmodi; dalle quali è anche possibile dedurre quale · sarà la durata della febbre. . Il ·parassita modifica il sangue del malarico. Il numero di generazioni del parassita che si sviluppa nell'organismo .umano è indeterminato ; per ogni accesso febbrile cui il malarico è andato sog~

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