• DI BRUNO SAETTI PITTORE 141 artistica, prendon spirito e forma liberamente, e liberamente egli guida tutto il retaggio delle proprie inclinazioni eccezionali ad un sicuro. porto. Tentativi, prove, bozzetti, tele di minime e vaste proporzioni, si vanno accumulando. Piccoli musici, La volpe, Abbozzo di ritratto, Concerto, La bautta, Il dono, Oriente, sono i frutti più saporiti di questa attività. In essi la luce trionfa in tutta la sua smagliante potenza, investendo di chiari barbagli caldi candori di çarni femminee, gruppi di bimbi coloriti e polputi, curvi sopra disadatti strumenti, levità serica di drappi ed abbigliamenti esotici; soffiando la gioia sana che nasce dalla vita operosamente vissuta dentro .. • pupille ammiccanti di fanciulli e di donne,· sus~itando nella fantasia dell'osservatore immagini e motivi non facilmente caduchi. Lavia è ormai aperta e ben s' intende come questo giovane artefice, che ha per divisa unica: « lavorare silenziosamente » non soffra più indugi. Che importa allora se per le strade del mondo impazza la buffonesca carnevalata delle polemiche, o se gli evirati del senno dàn dentro in matti ragio~ namenti per mascherare la propria impotenza, o se con sfacciata impreparazione i cacadubbi di una critica improvvisata si dànno in faccia scambievolmente il fumo degli incensi meschini? È fumo. ANGIOLO GIORDANI I ., Le nazioni escono dalla barbarie accrescendo le loro forze e rendendo così la sussistenza sicura; non passano alla coltura se non accrescendo i loro bisogni. Ma i bisogni si sviluppano più rapidamente delle forze, tra perchè essi dipendono dalle sole nostre idee, tra perchè le altre nazioni, . . - . . . . . . ' • t • .. . ' · senza comunicarci le loro forze, ci comunicano volontieri le idee, i loro costumi, gli ordini ed i vizi loro, il ehe per noi di11enta sorgente di nuovi bisogni; e se· allora, crescendo questi, non si pensa anche ad accrescere le · · nostre forze, noi non a11remomai quell'equilibrio di forze e di bisogni, nel che solo consiste la sanità degl' individui e la prosperità delle nazioni: _i passi che faremo verso la coltura non faranno che renderci servi degli stranieri, ed una coltura precoce e sterile diventerà per noi più nociva della barbarie. V. CUOCO ·- Saggio storico della Rt1Joluzione Napoletana ·oteca Gi o n •
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