Vita Nova - anno III - n. 3 - marzo 1927

• " BOLOGNA 87 sul continente asiatico. Chi facesse la storia del modo come i Giapponesi avvilirono e demolirono la dinastia coreana troverebbe assai tristi pagine da raccontare, ma tutti i paesi hann~ di queste pagine, molti per lo meno ; altre occupazioni sono dovute a guerre vittoriose e alla guerra mondiale. Qual'è il risultato d'oggi della sua politica di espansione ? Esso è riuscito ad abbattere la Russia, a imporsi alla Cina, ad essere istruttore dell9esercito cinese e rappresenta un pericolo non indifferente per . parecchi dei possessi europei laggiù nell'indocina. Il Giappone conta oltre 80 milioni di abitanti, cifra molto rispettabile per un paese ricco di risorse e ben attrezzato, con un esercito e una marina veramente invidiabili ; ma nell'interno vi è un tarlo molto grave. Già la tras-- formazione è stata molto rapida e c'è oggi una crisi industriale pericolosa. Questo paese ha adottato tutto ciò che si poteva dire in fatto di grandi industrie, di grandi cotonifici, di grandi setifici, oltre alle grandi industrie per la trasformazione del ferro; ma v'è come conseguenza un nuovo proletariato, quindi vi sono massime difficoltà che si accomodano coi vecchi sistemi della vita giapponese; nell'esercito vi è qualche crepa, il paese è oberato e sovraccarico di tasse. Qualche volta viene dalla R tissia l'eco delle sue teorie politiche e si ripercuote specialmente nei contadini dove la crisi è abbastanza profonda. Eppoi la natura non favorisce sempre queste terre anzi molt~ volte abbatte e distrugge. Soltanto nelle isole principali ha una collana di 38 vulcani e ~el 1914 ebbe parecchie migliaia di scosse di.. terremoto. Nel 1923 la capitale e il porto della. capitale furono distrutti da un disastro sismico tale da superare quello che fu il nostro disastro ·di Reggio e Messina. Tutto questo porta una grave iattura al paese, il quale ciò non ostante s'è dimostrato una grande potenza militare anche negli ultimi avvenimenti mondiali. La conferenza navale americana limitò gli armamenti navali, essà fu convocata dagli Stati Uniti ' e dall'Inghilterra p~r fare in modo che tutte le Biblioteca GinOBianco potenze avessero a diminuire i propri armamenti navali ma sopra tutto allo scopo che il Giappone diminuisse la sua flotta affinchè la supremazia sul Pacifico non fosse tolta agli Stati Uniti d'America i quali non intendono di passare in seconda linea. Il Giappone si trova. in una situazione difficile, che bisogna accennare in modo sp ,ciale perchè deriva, a parte la possibile crisi industriale, dell'accesso di popolazione. Ci sono troppi abitanti nello spazio che li" contiene, che non fanno che crescere con un ritmo che preoccupa sempre più i governanti del paese. Dove la mettiamo questa gente, essi dicono? Le industrie non bastano, si battono con tutte quelle del resto del mondo e si sono armate di protezioni . doganali, ma queste non h~nno fatto altro che rendere sempre più difficile l'estendere i prodotti delle proprie industrie ai paesi vicini : per quanto ci si batta con quest'arma si hanno sempre le stesse difficoltà. La conquista della Corea ha permesso l'espandersi della sua popolazione, ma il posto è già preso e occupato tutto. Allora ha invaso coi suoi emigranti le isole Hawai che sono americane, e attualmente sono piene di Giapponesi. In Cina ci vanno ma la Cina è un formicaio di uomini.... In America gli Stati americani non li vogliono e hanno chiuso loro le porte, e se il Giappone avesse potuto avrebbe già fatto la guerra per risposta. Quegli stati che fino a ieri furono suoi alleati e dai quali oggi si è sentito rispondere : no, i vostri cittadini non li vogliamo ... ! L,• Australia anch'essa è vuota di abitanti, ma pure i Giapponesi non ce li vogliono ; non che i governi australiani lo abbiano esplicitamente dichiarato ma hanno imposto questa o quella restrizione e congegnato i passaporti in modo tale che i Giapponesi non possono ottenere di sbarcare in Australia. E allora dove si deve riversare questo eccesso di popolazione se non trova uno sbocco? Forse nell'Indocina francese? Il Giappone lo prenderebbe volen- . tieri questo paese, e gli europei sono in una continua preoccupazione. L'Inghilterra fabbrica dei grandi arsenali e prepara una gran base navale a I \

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==