Vita Nova - anno II - n. 12 - dicembre 1926

.... .., . FR·A LE RIVISTE Valori fascisti nella scuola. La Cultura Fascista porta nel suo ultimo numero l'articolo di cui riportiamo i principali periodi : « Per l'educazione politica degli insegnanti italiani, come ci ·coman- .da il Segretario Generale del Partito, noi non ab.biamo ch,e da illustrare i concetti che sono alla base della dottrjna e deH 'azione fasci sta. È questa la no,stra opera, modesta, sia ,se inquadrata nel vasto campo aperto alle fortune d'Italia dal genio sovrano del Duce, sia anche se isolata e posta .di fronte alil'attenzione e alla considerazione dei nostrri colleghi. · « Quando parliamo di educazione poJiitica non vogliamo già intendere ooa propaganda d,i i1 dee in mezzo a spiriti privi di una qualsiasi orientazione. Ogni pro.fessore aveva ed ha, radicato nel profondo del proprio ani.mo, un determinato indirizzo politico, co1incidente con i,I suo tem,peramento e la sua mentalità: che questo indirizzo sia p,iù •O meno chiaro ed articolato, esplicito ed attivo, è carattere che non cambia la sostanza della cosa. Una visione o meglio un abi,to po.litico ciascuno - bene o ma1 le -- lo aveva acquisito, anche in modo insensibile e contro la propria volontà, con iii suo vivere consapevolmente la vita de'llo Stato. << La nostra opera non può quindi prescindere da questo dato ineliminabi,le. Vi è in effetti, nella schiera oomerosa ,degl' insegnanti una -0rienrtazione po1 litica, i cui elementi fQIIldamentali non sono difficili a rintracciarsi oggi, che essi contrastano vivacemente e reagiscono ali' aziione fascista. es A questa orientazione noi con- . trapponiamo il nuovo principio educativo de-I F asci,smo, ed abbiamo la convinzione, maturata dall' esperienza e risca!lda,ta dalla fede, che iblioteca G"no Bianco I • \ esso .sia idealmente e praticamente superiore. Sappiamo d,i non parlare ad anime ignare, disattente e rtluttànti a qualunque contatto e a qualunque persuasione poJitica, per comunicare una fede che è pur necessaria a compliemento d-ella loro. Affermato questo principio, l 'artico1lista indica gl,i errori della vecchia mentalità professorale, indi ag- . . giunge: « La nostra educazione politica deve tendere quindi, prima di ogni altra cosa, a modificare questo stato d'animo, a infrangere qu,esta mentaJ,i,tà. Abbiamo detto,che il principio ideéllle e vitale, ordinatore del nostro pensiero, •propulsore della no1 stra azione, è i'l Fascismo. 1,1 Fasci.smo, ,come tendenza, com,e spiritualità e come moralità, è 1'antitesi perfetta del vecchio mondo ·scdlastico e quindi della vecchia cultura assai più che del mo,ndo politico del parlamentarismo, respon ... sabile dell'impotenza e della paralisi progressiva dello Stato>>. Ma quaile è il motivo nuovo d1 ell 'educazione fascista ? << La disciplina è la legge interna di ogni sp1 irito, pri,ma di essere norma costante della natura e della società umana. Si continua goffamente a ,gridare contro, alcune pretese imposizioni deUo Stato alla Scuola. Ma ila Scuola domandiamo noi - non è forse J 'espressione d,ella moralità dello Sta,to, lo spirito stesso• dello Stato e de1 lla N,azione, rive·lato ai giovani ? Ed a1 1ilora, come si può parlare di imposizioni, laddove lo Stato ,detta a sè S1tessola legge del suo 1 pensiero e della sua v01lon,tà? Di di,sciplina la Scuola ital,iana sopratutto aveva bisogno, di disciplina intima e anche di queUa formale disciplina che è la veste apparente de,ll'interiore ordine spirituale n. • Puri ed impor.i. Tommaso T,ittoni e Alfredo Panzini da un po' di tempo battagliano p,er la purità della lingua, ma sembra, almeno a quanto dice I' artico,lista di Conscientia -da cui riporto il trafiletto che segue, che anch'essi pecchino ,sovente d' impurità. Sarebbe un bel caso! . « È in .discussione la questione deilla lingua. Tommaso Tittoni e ~ Alfredo Panzini hanno dato il la per la cro,ciata degli intonarumori. In tema di· lingua, io ho la mia brava opinione. Ma è mia, e non di altr,i, nè da grandi tenuta a batte- . simo. « lo penso che la lessicografia sia, ap.punto, lessicografia ; e 1a grammatica, grammatica. Pur rimanendo alle regole del ·Fornaciar,i, meglio, pur rispettando, e ammirando il manzoniano risciacquato in Amo, norn me la pr,en,do con Lorenzo Yiani perchè dice così, ma perchè sente e pensa così. Quel che mi interessa di ogni cosa, in ogni scrittore, il contenuto. Anche la forma, •sì. Ma sopra tutto :il contenuto. « Però... però, ecco. lo resto ad detto di Cristo degli Evangeli. È senza peccati, Panzini ? A me pare di no, se di su l'esempio deJ Bandelilo- (iii quale, c1·lmeno,da uomo di spirito, non la pretendeva a professore e non si sognava di raddrizzare le gambe ai cani, pago com'era di ridere di sè e degli altri) che ita ... lianizzava il poeta Chartier ,in Carrettiere e traduceva il verbo se réjo_uir in regioir,si, mi scrive Bodlér e cignon e magari noccaut e peggio. Tanto più che quando ~mette di fare ,il professore per fare 111 letterato, Panzini è capace di scrivere come ha scritto in una novella di appena un mese fa, che : « quel['anno che il medico ordinò a Lelio di andare in campagna ...

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==