Vita Nova - anno II - n. 12 - dicembre 1926

58 la quale finora è in prevalenza, avendo sedotto più di un ingegno eletto; e ritorna con argom,entazioni stringenti in onore ,la tesi dell 'origine ,indigena ,e settentrionale degli Etruschi, già ,professata dal Niebhur. Aspettiamo l'accoglienza che aUe sue conclusioni farà la critica, e non dubitiamo che la d:iscussione e gli inevitabili contrasti ,si risolveranno in un .notevole vantaggio per la chiarificazione d,ella questione e pel progresso della scienza. V. CosTANZI ANTONIO G1uBBINI : Jl Divino - (Agostin~ - Pascal - Manzoni) ed. Albrighi, S.egati e C., Roma, 1926. Quan.do l'uomo si accorge e sen- · te profondamente di essere infelice è perchè colla forza del contrasto si jncontrano e si pongono ,di fronte come avversari la cultura e la fede, la coscienza e 1 la conquista d,ei beni del mondo, ·le avidità egoistiche e i1 l limite della legge morale, l 'istinto della carne e il divieto re1 ligioso; · e naturalmente nell'intimità dell 'essere, secondo .i caratteri particolari degli uomini e le ,circostanze in cui vivono, queste lotte hanno composizioni ed esiti d.iversi. Questo libro ,dunque tratta proprio d.ell 'esito di tali lotte 1n tr,e spirit,i grandi : Agostino, Pascal, •Manzoni ; tutti tre .convertiti alla r,e]igione cattolica per virtù della grazia nel ,momento or.itico del contrasto. Questione gro,ssa quella della grazia ! Grossa complessa e dibattuta. · Folgora ,essa talune cosoienz.e e altre no, come a·mmette la dottriina di Giansenio ? ; oppure tutte 1 le illumina purchè prima 1'atto della volontà determini la ,mente ali' esame e la disposizione del cuorie ,influisca tanto nell'ammettere o nel rigettare i motivi di credibilità ? Appunto quest 'u 1lti.ma tesi sostiene il ·Giubb1ini esaminando le tre con- . . v,ers1on1, ,P,er Agostino la conclusione è che la conversione non fu la risu•ltan,te di concatenati sillogismi. C'è un momento ieulminante nella conBibl·oteca Gino Bianco RECENSIONI versione che si effettua; quando egli ode la voc~ che !o 1i°:cita e gli grida cc pr,end1, leggi » ; 1n ta1 le istante. egli è persuaso che la vo_~e scenda dal cielo. Non tentenna p1u, apre a caso il li~ro delle E:pisto!e di S. Paolo -e gl.1 cad,e so~ occ~1~ il verisetto: cc Non v,ivete nei fes,t1n1 e nell' ebbrezze, nè nell'impurità e nel libertinaggio, nè n~lle _qu~rel~ · e nelle g,elosie, ,ma r1vest1tev1 d1 Nostro Signore Gesù Cr.isto e non date soddisfazione alla vostra carne nella concupiscenza. » Allora solo è pienamente convertito, ma so~- giunge subito lo scrittore : « Agostino ha dovuto farsi umile· per comprendere l'umiltà del Signore e p~r e•ssere decisament,e mosso sulia via del bene ». Anche Biagio Pascal, benchè spirito logico e critico, e mente disciplinata alle dimostrazioni ,matematiche, attribuisce :nell'effettuarsi del,. la 1conversio111egran parte al cuore umile e retto, •e alla buona volontà affermando che cc Le coeur a ISe·S raison, que 'la raison ne connaìt po.int : on ,le .se,nt en mille choses. C' est le coeur qu1i sent Dieu et non la raison », ed anche cc Dieu a vou·lu racheter les •hommes et ouvrir la salut à ceux qui le chercheraient », e infine « La volonté est un ,des prinoipaux organes de la croyanc,e : non qu 'elle forme la - croyance ; ,ma parce que les ,choses paraissen.t vraies on f ausses selon la face par où on les regatde ». E poi il G.iubbini nota 1 che Biag1io Pascal da'1.la ,dottrina di Sant 'Ago- ,stino sulla linea gian•senistica derivò solo •la ·centiralità del problema morale. Problema che dopo la co~ versione serrandolo .in quel suo eroico rigorismo mo!lale che lo f.ece privare di rutto e lo portò contro natura, ·mo•rtificando aspramente i sensi fino ad indossare un tormento,so ,cilicio, distogliien1 dolo finanche dall'attaccamento alle persone care talchè quand' ,ebbe la notizia di morte della sorella Jacqueline, che pur aveva amato teneramente, mormorò solo: cc Dieu nous fasse la grac-e d 'auss.i bien mourii ! ». Ma dove il Giubbini intende opporsi con tutte Ie forze alla dottrina gian·senistica che lddio rifiuti ad alcuni la grazia ed ad altri I'~ . cordi, .secondo una sua predesbnazione al·la iSalvezza o alla dannazione è nell'ultima parte del volume totalmente ,dedicata alla conversione e ali' opera Je,tteraria del Manzoni .. Intanto egli nota subito che Alessandro Manzoni nella Morale cattolica non riduce iii problema morale ad una pura questione speculativa ma inclu,de e< la volontà della scelta >> e polemizzando col Galletti che considera la conversione del Manzoni oo atto essenzialmente in- . tellettuale gli rimprovera di cadere nella unilateralità della interpretazione perchè <e L'intelletto... non è sufficiente, da sè solo, ad ef- . f ettuare la vera e piena conversione ». Dopo di ciò nega (p. I06) che i1 Manzoni -sia determinista e giansenista. A coloro i quali scriVO!Iloche la figura di don Abbondio è delineata con una conce2.1ione deterministica irisponde : cc è ,invece secondo la ver.ità ammonitrice che l'uomo quando non usa bene il suo ·libero arbitrio, finisce col d,iventare ridicola preda dell'istinto e delle abitudini, col su.bordinare le ragio-- in superiori della vita al proprio. egoismo ,e alle proprie comodità, • col sacrificare la dignità e la responsabilità al vantaggio presente e grossolano ». Ed eccolo al giansenismo. Certo, come sostennero il De Gubernatis ,e il Gazier e altri, fra cui il Gallavresi, riconobbero, il ritorno del Manzoni alla fede avvenne sotto l'egida dei solitari di Port-Royal ; ma il Manzoni come già Pascal, ascoltò dai giansen,isti .solo •le persuasioni che riguardavano il problema ·morale senza accettare la dottrina vera e propria di ,Giansenio. Se il Pascal magari osò resistere al papa che aveva condannato la teoria giansenistica sulla grazi.a, il Manzoni questo non lo avrebbe mai fatto come pure in materia d,i fede non avrebbe mai limitata la sua sottomissione al papa sulla base ,di una distinzione di « fatto » e di «diritto» come fecero i difen•sori di Giansenio. ,Chè ,il Manzoni affermò se~re I' infallibilità ,del papa dichiarando ch,e « ogni dottrina opposta a quella della chiesa è falsa a priori ».

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