• .RECENSIONI , . I Ottimo libro, EDWARD GRUPP, per chi voglia saperne, spiega in L'essenza del quacquerismo (Torino, Bocca) i caratteri, gli ordinamenti, i principi i e ·l'attuale situa- · zione di questo vasto •~oto religioso che nell' lnghil terra, con di versa fortuna, talora altissima, dai remotissimi « Cercatori » giunge àgl i attuali « Amici ». Che cosa sia il quacquerismo, che la sua ·essenza, scoperta da Giorgio Fox, che· la sua differenza dal protestantesimo e dal cattolicesimo, dice ,I' A., sottilmente distinguendo il concetto della « luce interiore » che è il tramite dell'uomo a Dio, e il domma dell11infallibilità della Bibbia, -proprio . . a1 . protestanti. 11 volume è interessante in rnodo particolare nello studio della (\ mo- _ralità » quacquera, del costume familiare sociale dei quacqueri, che fu in ogni tempo oggetto di v,iva . osservazione. Se EUGENIOGIOVANETTnI el suo piacevolissimo profilo di Paolina . Bonaparte ( 1926 - F ormigg,ini - Roma) si fosse fitto in capo di difendere la napoleonide dalla uni-- versale voce d' essere troppo cor - riva ai facili amori, avrebbe fatto cosa inutile e sciocca perchè certe curiosità banali piacciono ormai so- . io ai piccoli ricercatori di vaniti storiche, inuti,le perchè alla fin fine a nessuno interessa come la bella. .sorella spendesse le femminili sue grazie ; ma bene assai ha fatto ad illuminare tutta la passione di affetto che univa Paolina al grande parente. Bene ha fatto: perchè illustrare così pienamente e pur con brevi tocchi, quanta devozione sorreggesse questa donna verso Napoleone, da renderla l'unica sua consolatrice e ausiliatrice nelle ore disperate della sventura, quando tutti, e i famigliari per primi, disertavano il gran capitano, è proprio penetrare nel1 'intimità dell'animo di Paolina che se la cronaca maldicente e cattiva ha voluto eroina impudica « di un colossale fattaccio di cronaca », come scrive il Giovanetti, la verità vuole donna,· intieramente votata sì · al culto eterno d'amore, ma pur nobilissima e ge,nerosa. · Non la femmina ella era, che la improvvisa ·potenza fami gliare, porta al disfreno delle cupidigie nascoste : no ; ma l' amante che ama, Ja signora che gode per ·un interno senso di femminilità squisita de-Ilo sfarzo ,lussuoso ed ele- . gante; la sorella, infine, e qual titolo m·aggiore per il suo· ricordo se lo si raffronti anche alla vergogna inn~minabile della moglie stessa di Napoleone ? che è presso il fratello, cui ogni cosa deve, e lo soccorre, ogni cosa porgendosi, e lo rincuora e gli è fedele. CORNELIODI MARZIOha ragione quando premette al suo libro: La Turchia di Kemal ( 1926- Alpes - Milano) che è tempo di tSmetterla col descrivere la terra di Bisanzio secondo il ve.cchissimo stampo pittorico romantico e che egli, invece, si propone di darcene una visione netta, esatta, obbiettiva, ma ha torto quando usa uno stile aforistico e sintetico che non è adatto ad una narrazione di avvenimenti e di condizioni di fatto, sconosciuti i più, quale dovrebbe essere la sua . Tuttavia il libro- che egli pubblica, ad inizio di una geniale collezione diretta da Camillo Pellizzi « L'Europa contemporanea» è bello e interessante. La ribelliQne d' Angora e gli sconvolgimenti da essa conseguiti nel millenario impero, roso da tempo nel profondo ·da latenti vastissime crisi, erano giunti a noi nella frammentarietà delle corrispondenBi li eca i O Bianco I ze giornalistiche, destando in chi segue la vita dei popoli l'interesse di più e meglio sapere : egli appaga curiosità e rsiponde a quesiti col suo volume. Giacchè bene distiingue le differenze rehe separano la Turchia ,degli Harem e dei Sultani : · bene tratteggia, con una ricerca fine di motivi economici sociali storici, il volto politico della nuova nazione, disegnandone la forma statale, cui i principi della democrazia hanno dato i car~tteri somatici; tentando di definirne il valore nella gara internazionale. Ogni capitolo del suo libro studia un aspetto della Turchia Kemarlista nella quale pur fra il tumulto inevitabile quando due mondi cozzano, ,g,iorno 1 per giorno si afferma più vittoriosamente · la vòlontà costruttrice e rinnovatrice del Generale·, e spesso 1 le sue conclusioni ci convincono : accennerò fra gli altri a quello dedicato alla stampa turca. Il volume ha in appendice lo Statuto organico della Repubblica turca. . . GIAN LUIGI MERCURI LUIGI PARETI: Le origini etrusche (pp. Xll-350, presso R. Bemporad ,e \figlio, editori. Firenze, 1926). Il titolo dell'opera è una ga[anzia deHa sua importanza, il nome dell'autore, noto per molte pubblicazioni svariate ed originali, è una garanzia della serietà di metodo con cu1 i la trattaziooe è còndotta. Non è una rivista come V ila Nova la sede più adatta per una recensione analitica di ,questo lavòro che è il risultato di ricerche personali nel campo dell'archeologia, della filologia, deH 'etnografia. A noi basti rilevare che l' autore ·prende una posiz,ione decisa contro la tesi del1'origine orientale degli Etruschi, I ...
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