Vita Nova - anno II - n. 12 - dicembre 1926

I tini - A. P.. E., R~ L. 10). Invece, uno solo e dei più giovani critici hà saputo cogliere la nota · umana, profondamente umana, del tipo, che esistito o no, è creatura ;scarpelliana. Successo editoriale, ma io avrei voluto vedere l'arcigna critica delle pregiudiziose .persone serie accostarsi con disinvoltura e con an,imo aperto alle pagine del direttore del dinam-ico Travaso delle ldee . . C'è .purtroppo ancora una zona grigia di cultura professorale nei critici maggiori, e ,la degnazione quando v,iene ha tale una freddezza ,compassata che offende o si re·nde .ridicola. Il libro dello Scarpelli è una delle più originali ·produzioni d'oggi ed ha un solo difetto, d'essere stato scritto da un giornalista di razza, 1 il · cui abito mentale difficilmente può sottoporsi ad una concezione che non sia sintetica, affrettata, dina- . mica .. l....a creatura scarpe Iliana è riv1is- . . . . . suta 1n attegg1ament1 vari, ma 1n momenti .brevi, così che iJ lettore resta insodisfatto, come per un tiro giuocato alla sua simpatia, che vorrebbe espandersi ed abbandonarsi .al godimento d'una vita di uomo eccezionale, le cui avventure sorpassano la realtà cotidiana, perchè di questa realtà ignorano le deduzioni logiche, alle quali perviene ·I• esperienza ·sentimentale oi~nchetticiana. Umorismo inconfondibile, tessuto di stridori interiori. FiLiberto Scarpelli è stato avaro con il lettore, e sembra che abbia voluto ritenere per sè, nel sacrario delle .sue intimità, altre notevoli pagine della sua creatura. Avarizia che è gelosia d'artista, possibilità multiple sottintese. .. · In termini poveri è troppo bel libro e l:iuono questo per essere tanto breve. Si dice che verrà il resto: sauove pagine. E sia. • *** AooNE NOSARI ha creato un romanzo dal largo respiro : Gran mondo (Bemporad, Firenze) ed ha dimostrato di possedere molte qualità di prim'ordineper aspirare ad una RASSEGNE prossima e ,immancabile vittoria, in .senso assoluto. Innanzi tutto ha facilità di disegno, così c,he mentre traccia vasti panorami con sfondi, in cui l'arte della prospetti va illude di lontàna,nze di spazio e di tempo, conv,ince anche nei particolari minimi. E questo ch'io noto per primo è . . . . . un pregio raro, specie oggi 1n cui siamo stati tutt,i •presi dalla mania del romanzo autobiografico, o quasi, in prima •persona, e in cui fatti e persone, quando non mancano addirittura, sono visti come attraverso un vetro appannato che turba la netta visione di uomini e cose o quanto meno torce· I.e liinee. Senza poi dire che se l'Autore non possiede molta fantasia ne deriva una grande monotonia e un agglomeramento in aria rarefatta che ti toglie il respiro .. Poi si pretende che il pubblico legga i romanzi. Gran mondo ha del romanzo che piace alla gran parte dei lettori anche un altro non minore pregio: si .Jascia leggere perchè è pieno di promesse e d,i attese, che se non sempre sfociano in mari ove le avremmo volute vedersi aprire, riescono :però a interessare il lettore . P.iccolo mondo di provincia, quasi documento storico, di quello che sarà un giorno - aimè, non ,lontano - ,il 11icordo della sana e g·ustosa provincia. Svolgimento lento, come lenta è la vita in talune cittadine dall'aria mai mossa, ed in cui le ore son. giorni e i mesi sono anni : chè vai e ritorni per tutte le vie e assisti nelle cose che invecchiano senza che tu te ne accorga, al procedere del tempo, alle morti, alle nozze, alle nascite, e non pare che fluisca nè tanto meno incalzi la vita. E lo svolgimento di Gran mondo ti lascia questa impressione genuina, e poi un amarognolo gusto di · rammarico e di rimpianto, come avanti al chiudersi d~un velario che conclude un dramma, ove invece nessun dramma centrale c'è, nè protagonisti di rii ievo, ma sono tutti piccoli e tenui sviluppi di drammi e di commedie, così com'è la vita normale : rete immane ed eguale di fili d •ogni colore. iblio eca Gin Bia co 51 Manca al roma~zo del Nosari una vicenda, eppure son tante vicende parallele. ,Manca uno studio, coscenzioso d' anime, direi profondo, eppme son tante anime e tanti inco,nfondibili personaggi. Saranno moltissimi visti in superficie e in . superficie presentati : ,mancano i piani, ma la vibrazione, che è vita, non manca. A me pare che lo scrittore abbia voluto non superare questo suo tono grigio e concolore, che non abbia fissato e pour cause su figure particolari la -sua attenzione, per creare, come avremmo desiderato, un centro lirico. Egli ci ha dato, in parole povere, un abbondante liri-- smo svagato e diffuso, permettendoci di valutare la sua potenzialità creatrice in estensione e non in pro-· fondità. Non ha accentrato, ha pià: tosto preferito d,isperdere. · Ma questo affermiamo con la cer:.. tezza e.ne viene dal gusto e dalla esperienza : Adone Nosari ha fatto opere di grande vigilia .. *** ltaorao di Cirene edito dal Casella è una filsofica finzione di AN-· TONIO CARAFA. lo non conosco altro libro del Carafa, ma non posso non pensare all'autore senza vederlo avviato alla maturità del suo pensiero. Una maturità laboriosa, conquistata attraverso una cultura varia e sopratutto classica, che ha lasciato al fondo il torpido e tumultuoso delle tempeste, così che ora sembra trasparente acqua cristallina. Serenità che non è rassegnazione e acquiescenza d,i :idolatra, ma è l'ironia beata del logos, aderente alla realtà che ha superate. Non sembri una contradizione, già che · la concezione di vita di ltaorao pur derivando dalla realtà e pur mantenendovisi a contatto non è schiava della realtà, ma la domina: espe- . r1enza. Così egli potrà d,ire, per esempio : « Tutto passa, ma non esistono presso gli uomini mortali, nè presso gli dei beati cose tanto lievi da non lasciar tracce, nè cose tanto forti da distruggere ciò che fa. ». f •

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