Vita Nova - anno II - n. 12 - dicembre 1926

I individuale si sarà gradatamente elevata a c1 hiara coscienza nazionale ed umana. ... RASSEGNE avverte G. Mondaini nel suo volume su « La colonizzazi0111e inglese » - affermava l 'opportunità di tariffe doganali pref erenziaGIACOMO DONATI . li a vantaggio delle merci metropolitane sul.le straniere nelle colonie autonome. POLITICA COLONIALE Il 13 ottobre 1926 si è riunita in -Londra la Conferenza Imperiale, alla quale hanno partecipato tutti ,i Capi di Governo dei Dominions e d,ello Stato libero d'Irlanda : verso la fine di novembre è stato pubblicato un rapporto, approvato in seduta plenaria dai Primi Ministri de.Il' Impero, dettato da una Commissione speciale Nel 1897, presieduta dal M.inistro delle Colon,ie C:hamberlain, una conferenza tenuta a Londra confermava e sviluppava, quanto era stato prospettato nelJa precedente riunione di Ottawa : una importanza pratica ebbe quest' ultima conferenza, poieh è costrinse la metropo,li a denunciare i trattati di com·mercio in vigore con la Germania e con il Belg,io, e cioè in base a quanto era stato deciso, che, cioè, fossero denunciati quei trattati che ostacolassero coUa clausola della Nazione più favorita le relazioni commerciali, ed il 1 moclo di governarle in autono- ·di cui era presidente Lord Balf our, su una questione che da tempo si era affacciata allo spitito degli Inglesi : quella dei rapporti fra la· Metropoli e i Dominii auto-- nomi d'oltremare. . mia, fra Gran Brettagna e· colonie. L'avvenimento non interessa solo l'lngh:i.lterra, e perciò è bene che la sua importanza, ch•e non è soltanto e del tutto forma le, sia messa in chiara luce, poichè esso sta a dimostrare l'evolversi continuo della prassi coloniale inglese. Fino dal secollo scorso quando la reazione imperialista si impose al.la scuola liberale di ~1anchester, si cominciò a sentire la necessità di una •più stretta comunanza ha Metropoli e Colonie, che · doveva avverarsi attraverso uno scambio di idee : Lord Salisbury che, allora presiedeva al Governo inglese, volle che nel 1887, si riunisse la coferenza dei rappresentanti delle colonie autonome,. nella ricorrenza del 50° anniversario di regno del1la Regina Vittoria : diverse le questioni trattate, pur senza addivenirsi a conclusioni precise, -poichè ta;le prima conf erenza fu puramente consultiva. Più importante per le conclusioni, specialmente in materia di commercio e di traffico fu la conferenza, che, promossa dai governi del Canadà ed Australia, si riuniva nel 1894 ad Ottawa, provocando una risoluzione di massima che - come La conferenza del 1902 riunitasi in Londra, oltre a modificare i,l titolo del Re, che aggiungeva quello di « Re di tutti i domini brittannici d'oltre mare » stabil,iva che le conferenze dovessero r.iun1rs1 ogni quattro anni : in esse i dominions avrebbero trattato da pari a pari con 1 la Metropol 1 i ; non escludendosi però una superiorità della •Metropoli stessa, come prima fra eguali. Nel 1902, la lotta politica ed economica fra protezionismo e liberali~mo si accende ,in Inghilterra con ·maggior vigore, per culminare nel J 906 con la vittoria del liberalismo e il -ritiro di Chamberlain, che era stato uno dei più combattivi assertori del connubio ha i,mp-erialismo e protezionismo: ma il trionfo d~Ile teorie libero-scambiste nella metà del secolo scorso, av-evano prodotto un'influenza decisiva suHa politica coloniale, ,il nuovo trionfo del liberalismo non modificò ora l' atteggiamento inglese verso le colonie : che è precipua ,c·aratteristica della •politica inglese la completa indifferenza d,i quanto avviene nelle metropoli nei riguardi d-ell'impero coloniale. Mac Donald al potere non ha fatto ch,e seguire le d·irettive segnate dai prei o Bianco 49 cedenti 1 gabinetti, non lasciandosi inflùenzare dall'appartenere al .Partito laburista : teoricamente gli inglesi possono svolgere le attività più discordanti, ma quando si tratta di applicarle essii non applicano se non quelle che tornino di vantaggio al -destino imperiale della loro Patria. Cosi la conferenza del 1907, susseguitasi al trionfo del liberalismo, continuò la discussione su argomenti di interesse comune, trattò con maggiore importanza l ~ argomento commerciale, adottando risoluz:ioni che avvantagg,iavano le colonie autonome, e sanzione di ta,le stato di fatto stabiliva che la prossima conferenza si sarebbe ch,iamata imperiale, conferenza questa che si riunì nel 1911. In essa fu dato avvaJoramento ali' idea dell 'au~onomia, poichè secondo quanto diceva Asquith « ciascuno intende di rimanere padrone in casa propria ». Attraverso quanto abbiamo detto, vediamo, già prima della guerra, l ~Inghilterra evolvers,i verso una po,litica coloniale, che non basandosi più su un senso di dominio diretto da parte della metropoli verso le colonie·, . , . . consentiva a queste un ampia vita autonoma : au•tonoma che durante la guerra fu accresciuta, e con la pace ,di Versailles ottenne per al- . . . . cun1 paesi una vera sanz,1one internazionale : ad alcuni dominions fu consentito di tenere una rappresentanza diplomatica pr,esso i governi esteri, e già nella conferenza del 1923 l'Irlanda e il Sud-Afr.ica avevano accampato il d,iritto di poter conclud,ere trattati indipendentemente del Governo di Londra : diritto che non fu riconosciuto allo,ra, ma il diniego trova nella recente conferenz,a un' attenuazione poichè ne·l rapporto della Commissione è detto che « nelle sfere dei rapporti internazionali la maggior parte di responsabilità spetta e dovrà· spettare ancora ·per qualche tempo al Governo della Gran Brettagna dove quel cc ancora per qual-- che tempo » sta a di,rnostrare come non sia lontano il giorno in cui anohe questo diritto verrà pienamente · concesso .. • • \

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