------------------------------------------------------ volta un vero pericolo nelle discipline, che hanno per oggetto quel fenomeno complesso e mutevole, che è l'attività umana,· nelle .sue varie forme (far.ma ,morale, forma economica, politica ecc.); po•ichè · il matematismo tende a soverchiamente sche·matizzare e formulare fatti che per natura no,n sono mo,lto adatti a essere trattati con tal metodo. Comunque sia l'economia politica, come scienza del fatto economico germogliante sul terreno politico, richiede, per essere largamente e scientificamente trattata, una preparazione adeguata condotta su le varie indagini che fanno meglio co111oscerel'uomo {anatomia, fisiologia, psicologia, moraile, storia ecc.) e l'ambiente naturale e sociale in cui egli espl 1 ica la sua attività {,scienze fisiche e naturali, scienze po1litiche e ·sociali ecc.). Ci sembra inoltre esagerata la quasi -deificazione che di Ricardo fa il Loria nell'ult,ima pagina del profilo : « Ma per quanto non si sottragga a quel relativismo costi tuzionale, che è la legge stessa della vita, comunque, riflesso di un asaetto economico fuggitivo, sia destinato in tm dì più o meno remoto a ri,nchiudersi nei musei della storia, i,l sistema ricardiano .serba un valore indistruttibile, siccome la produzione più memorabile d-ello spirito umano nel campo della economia. Potrà invero mutare radicalmente l'assetto economico ; potrà una nuova co,stellazione sociale surrogare questo pianeta dis-seccato ed esausto, che ci trascina per gli spazi siderei fra u-n corteo di miserie e di lutti; ma nulla potrà mai far obliare la Erodigiosa algebra sociale, che Rie.Mdo ci ha data, e che rappresenterà in .ogni te-mpo il tentativo più .possente e riuscito di espugnare i misteri della economia. Suffragato dai fenomeni ambienti, o da questi, in prosieguo, smentito, i,l sistema di Ricardo rappresenterà in ogni tempo la vetta, che il pen- . . . ' . ' Siero econom.100 non g1ungera p1u a superare ; la proiezione v,ittoriosa della mente rivelatrice sulle norme essenziali della convivenza ; la tradizione insorpassabile insomma del pensiero divino nell •alfa·beto socia- . RASSEGNE le degli effimeri: Nec propius fas est mortali attingere divos ». . ,E questo, via, ci sembra un po· troppo, per quanto indubbia.mente il valore del Ricardo sia sommo. · .ROBERTO CANTALUPO pubblica Là classe dirigente in « Biblioteca d,i Co,ltura Politica » (Milano, Alpes, 1926.). Manca, secondo ~ 'autore,· in Italia, una clas·se dirigente, organicamente formata ed ispirata ad una ,tradizione salda e costante. Il 1Risorgimento fu più opera di individui d'eccezione, che d,i una classe te.mprata nell'esercizio del potere. ccNel cielo della ,Patria Cavour sta con ,la sua ec,cezionaI.e figura di eroe della politica nazionale, e perciò tSOlo.(L'immensa fatica d,i rutta la ·sua vita, 1 'ansia ineffabile dei cinque lustri colmi della sua prodigiosa azione, molti dolori, il periodo procelloso che -la giovanissi,ma Italia traversava, il non avvenuto compl,etamento dell'unità nazio~ale cui ancora mancava Roma, il modo medesimo della ·sua morte, gli impedirono moralmente e praticamente di costi tu ire ,la classe erede, di raccog,liere ,intomo alla propria opera i giovani aflìnch,è la continuassero. Bisogna anch·e francamente dire, con •la spregiudicatezza cui i posteri hanno diritto e che non menoma affatto il loro riisp~tto per le venerate figure dei fondatori d'Italia, che Cavour av;rebbe potuto tutt'al più costituire una classe dirigente informandola al suo metodo, ma non alla sua dottrina, ·che nessuno potrebbe definire 1sche·maticamente, che Egli st1 esso non aveva mai organicamente definita e riassunta, che non Sii era mai concretata neppure in Lui. O.ra una classe dirigente può essere costituita unicamente dalla :partecipazio-ne di molti ad una sola• dottrina ·fondamentale, ad un modo -unico e totale di concepire la vita e I, avvenire di un popolo. In.torno ad un metodo non ,s,i può costituire una classe ,dirigente, ma si può solo raccogliere una scuola. Cavour lasciò . infatti una piccola scuola, un grup-- po di co,llahoratori e di amici c,he tentarono, talora individualmente, talora in embrionale soli,darietà, di ino Bi n 47 continuare a lavorare per il P~ese sulle direttiv,e dell 'eccezionail~ Maestro. Quando essi furono stanchi ed esauriti, della Destra rimase l'opera che essa aveva compiuta .. ed il rispetto e la gratitud1ine ch1 e tale op·era aveva suscitato in tutto il Paese. Ma nessun erede si. pre ... sentò a tracco,gli-ere il t1estamento. » (p. 56-58). Dunque, non essendoci in Italia una classe dirigente tradizionale e allenata al potere per lunga consuetudine, l'autore afferma compito precipuo del Fascismo quellodi formarne una, salda, omogenea, compatta, gettan,do nella forma adatta la materia incandescente delle capacità e delle attitudini nazionali. , Per questo ,i fascisti giovani, che ·vogliono in .•qualche modo prepa · rarsi a governare 1' Italia d,ebbonocominciare col separare nettamente il passato dal presente ed accettare questo assioma : · cc••• Che gli uomini che hanno governato fino ad oggi~ hanno amministrata più o meno f elioemente J 'Italia, e gli uomini po- .. ·litici ohe devono governarla da oggi in poi devono condurre 1· Italia dal1 'unità alla indipendenza, alla potenza e ali' imperialismo » (p. 71 ~2).. Condurre l'Italia alla potenza .. Lo scopo è chiaro. Ma quali sono i ,mezzi per formare una classe dirigente che conduca l' Italia alla meta ? Bisognerebbe creare un compi esso numeroso di forti persona lità. Qui però bisognerebbe fare · conti colla materia prima, cioè con l'elemento 'uomo, che è a nostra disposizione. Questa difficoltà non mi pare sufficientemente messa in 1 uce dal.I' aut or-e. È vero che egli afferma che gli · Italiani nuovi debbono appunto essere tali per proprie caratteristiche ~ la fondamentale delle quali dev 'essere che << ciascuno voglia creare ·sè stesso». cc Ciascuno deve dunque meritare .- ecco .il punto vitale - la propria vita e il proprio destino~ ciascuno deve essere sè ste,sso, e l'atmosfera creata dal Fascismo in Italia permette ed impone a ciascuno di essere quello che produce di azione. » (pag. 75). : •
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