I 44 creare un' atmo,sfera di morte !, discute e crit,ica serenamente. Con quel ripo1sato sguardo di chi è conscio de Ha forza della f ed,e che serve è conscio d.ei doveri che da qu~sta stessa potenza derivano, e sprezza, come deve splìezzare, le spavalde motSseguascone e le sprezzanti ire a vuoto! Perchè il lettore s'avvii a'l l1ibro, eccogliene alcuni periodi : Sul carattere del f asoismo : « E ne d,educevo c1 h1e un sano nazionalismo non si potesse chiudere e iso·lare in una -01 ligarchia esclusivi ... sta, un po' guaiscona e r~tor~c~, intransigente neHe sue ab1tu-d1n1, m,a che dovesse ahbracciar,e in un patto d 9 amore tutte le f <>:rzee c~... mentarle nel vincolo nazionale, •In quella uni-tà d' a~e, i~ lingua, d9al: tare, di memo,r1e, di sangu•e e d1 cuori, che era stata cantata negli enfatici e ingenui decasillabi di . . manzoniana memoria ». Sullo sp,irito fascista: « Il fascismo potrebbe approfondire lo scandaglio nelle proprie file. Da esso sarebbero già stati eliminati automatica•mente e senz,a acredini tutti .quei volponi della politica che ~~i militano in un partito, domani 1n un altro. E giacchè ci siamo è bene chiarire -maggiom1ente che lo spirito fascista è Sipirito di g,iovani, e con rutto il rispetto c·he si può avere al deputato A e al deputato B, per la ,loro lunga esperienza e la simpatia dhe ci dimostrano, nessuno ,dei due dovre:bbe avere p~ef.erenze nel campo fascista, e potrebbe ,esercitare influenze, e ancor meno ,dirigere e rappresentare». SuJla d,isciplina : « La disciplina è un dovere, ma è anche un diritto. in qua,nto ognuno può regolarla secon,do il suo crterio, il suo giudizio, il senso di opportunità >>. ·E in fine, a conclusione dell 9 autore e mia: « Noi rinneghiamo la poesia perchè 19 abbiamo sent,ita e vissuta profondamente. « Oggi più che mai la poesia è nell'azione. Egualmente rinneghiamo la cultura perchè proveniamo dalla cultura, perchè troppo essa ci ha a<luggiato, incaliginito, mortificato: ma chi 11innegala cultura per Bibl·oteca Gino Bianco • I RASSEGNE ignoranza, per non averla mai conosèiuta, non può avere !a neces ... saria pr•eparazione per respingerla >J • *** ROBERTO -F ARINAC~I sia chP ab-· bia accondisceso con il suo recente volume ll periodo aureo del P.N.F. (!Foligno, Campitelli) ad .una even ... tuale lusinga letteraria, ,sia ch•e ab- . bia inteso fissare le Linee maestre della sua politica durante il t1:1rbi,o# noso periodo ,del suo segret?-riato, faccia grave colpa al compilatore de~ suo volume di. non aver compreso nè 19 u~o nè 19 ~ltro scopo, giacchè questi racco~hend? senza distinzione aloona ,e discorsi •e allocuzioni e saluti del suo Capo ha messo in rilievo più evi1 dente iJ di: f etto ,della oratoria f arinacciana d1 esser•e nemica di ogni forma e spoglia di ogni onesto ornamento ; ~a diluito lÌI pensiero del~'uo~? poli: tiico in una monotona r1petiz1one di concetti e d'indirizzi. E ciò è male. Male, perchè -I 9 azione di Robert~ Farinacci nel /Partito è -stata d1 una importanza non trascurabile, ed ha avuto aspetti assolutamente originali, che non bisogna mai dim,en- . hcare. Se questo libro fosse una scelta di quanto di 1 meglio Roberto F ar,inacci ha espresso, noi lo avremmo accolto .con ,maggior compiacimento : ci spiace insistelie che solo la qualità vale. Non vorremo con ciò cogliere l'errore d,i gran parte de]l ·opera farinacciana, preoccupata del mol- . . to, quantitativamente. GIAN LUIGI MERCURI ECONOMIA POLITICA Partiremo da monogra,fie per risalir-e· poi a concezioni .più lairghe e sintetiche di politica •e di eco,- . n0m1a. Nella monografia, intesa in 5en~o scientifico, si dovrebbe cercare la indagine particolare, che prepara un gruppo di materiali 1 per le sinte·si superiori. S~ la man~~afìa non r,isponde ~ q1_1estcl onc~th e ,per!ettamente 1nrut1le, p•eirche ~ ,~ diva: gazione, o ,~ ari,da espos1z1one d1 fatti stacciati, elenco puro e semplice, •da cui non si ric,ava nessuna conclusiione utile• La monogra:fìa d,i PIETRO BELLEMO: I fattori geografici nella_localizzazione delle industrie (Milano V:ita e Pensiero, 1925) mi pare,. pu;llroppo che si avvicini mo~to al tipo deUe monografie, ?a cui_ non si può deduf[lre nuilla di preci-5? e che quindi non ,apportan~ alla scienza un conrtributo determinato e notevo1e. L9 arutoire, ·dopo· avere, con luoghi comuni, . d1imostrat~ l'impor- , · tanza dei f attor.1 geografici n,ella lo-- ca:lizzazione delle industrie, dice: « Dobbiamo però aggiu~g~re ,~ si presenrtan~ talor~ .casi s.ingolmi1 di localizzazione d 1ndu1 stiri·e, c·he non è possibile ri~on~urre s~tto la influenza ,di alcuni d,ei fattori geografi.ci preindicat,i, e casi non ~~o singolari, di ~sse_nza assol~t~ d1 1n~ dustrie in reg.1on1ove tutti 1 fattori geogJ1afici concorirere,bbero ad at:-- tratle e loicalizzarle. In pre-senza d1 ta,li casii lo studioso accorto deve subito sospettare e fiutare 19 inte~- vento ,d.i cause storiche o economiohe o politidhe, che surrogano od eliminano 19-azione dei fattori geograifici a seconda c:he d•ete~~nano o impediscono il sorgere d1 ,industrie in una data r•egione. « Co,sÌ•,non ,si riesce a trovare una spiegazione geogra1fìca sufficien~e per la localizzazione d-elle mani - f atiture di guanti a Gloversville, delle f abbiriche d,i strumenti di ottone a Bridgeport e di scarpe à Lynn e infine dell'industria di automo1bili a Detro•it. Senza dubbio le regioni, ov1e sorsero queste industrie, dovettero in ogni caso, ll'appresentare un ambiente favorevole, ma è 1logi,co.supporre ch1e,se 1i primi stabilimenti fo,ssero sorti in un 9 altra località non dissimile, distante cinquanta o cento chilometri da quella prescelta, essi aviehbero potuto egual,mente prosperare >> (pag. 34). L'autore afferma che non ·si riesce per tatlii industrie a trovare una spiegazione sufficiente della loro local,izzazione : che tuttavia de regio-
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