I 22 ·TITOMANLIO MANZELLA rnarla arte, per la nobiltà ma dimenticata dell' idea che presiede alle sorti della piccola e laboriosissima fabbrica catanese dove lo Scalìa e il Coniglione si sono volontariamente reclusi. Le fotografìe che riproduciamo danno un'idea dei vari stadi attraverso cui la creta passa prima L' umile e f econda arte dei nostri artigiani d'una volta non giacque . estinta perchè esaurita. Fu il secolo nostro a deviare dalle fonti antiche della buona ispirazione e ad illudersi di superare il passato in base a falsi concetti di cosmopolitismo e di mediocre civiltà egalitaria. di adornarsi di colori vivacissimi e di belle decorazioni di sapore locale ; ma · solo una visita diretta allo stabiliTIPI DI BARATTOLO, CANNATA, ANFORA, VASO, PORTAFIORI In politica, la crisi degli ideali cosmopolitici ci ha riportato al sano mento può riempire di meraviglia chi non sa come la gioia cromatica cqe ·dona nobiltà ali 'umile creta delle nostre cave sia 'ottenuta solo col dominio del fuoco esercitato dall'krtista nella magica intuizione preventiva dell'effetto da raggiungere. La Sicilia suggerisce una infinita quantità di motivi adatti alla decorazione vascolare, attraverso forme giunte fìno a noi dalla Magna Grecia e le antiche ceramiche nostrane non son soltanto modelli da imitare, ma terni da svolgere senza che ci sia da pensare al pericolo dell'esaurimento. , concetto della Nazione, i'n arte ci deve ricondurre ancora in più piccolo àmbito, ci deve ricondurre alla regione, al confine insopprimibile del dialetto .. Lo Scalìa e il Coniglione sono italiani degni di questo nome perchè sanno essere siciliani. Ne fanno fede le loro ceramiche che portano fuori ·dell' isola nostra il colore ihfocato del nostro mare, lo smalto dei nostri prati, il rubino dei nostri vini etnei e le forme gloriose di una civiltà che diede la prima luce al Mediterraneo quando Roma non era ancor nata. TITOMANL/0 MANZELLA , ' PIATTI MEDIEVALI SICILIANI Bibliote a Gino Bianco
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