RELIGIONE E FILO.SOFIA In questo argomento, che ha per gli italiani un interesse nuovo da .quando l' atteggiamento dello Stato verso la religione tradizionale degli italiani e la Chiesa fu in qualche mo,do rovesciato, passando da una separazione rigida (liricismo) e da • • • • un incoerente opportunismo a un aperto riconoscimento e ricerca di collaborazione, hanno testè detto il loro pensiero i due maggiori filoso1 fì italiani, B. Croce e G. ,Gentile : il .primo nel messaggio inviato al congresso internazionale di -filosoJia a,dunatosi ·presso l'università di Harvard, n-egli Stati Uniti, e il secondo nella conferenza che inaug~- rava, a Bologna, l'anno accademico della università fascista. ,Le due manifestazioni di~s~ntono meno di quel che potrebbe, a primo aspetto, apparire ed hanno un punto fondamentale comun,e. Per Gentile come per Croce, la filosofia è lo stesso pensiero umano, che si fa ·ch_iaroa se stesso e costruisce -dalla esperienza il mondo ,del suo spirito ; ,e da essa non possono rimaner fuori le forme ,e i modi della vita religiosa, i quali sono anche essi fattura umana e :11onsi scompagnano da una intima esigenza di razionalità e debbono concorrere con tutte le restanti manifestazioni di attività spirituale, svolgendosi e rinnovandosi, a •quella •pienezza armoniosa di vita che l'uomo ,cerca e nella quale, rag-giunta che I' abbia anche per .poco, si compiace e gioisce. Nell'uno e nell'altro, alle negazioni astratte e dogmatiche dell'illuminismo o ,del positivismo materialista si è sostituita una severa comprensione storica : agli occhi della quale la religione è vis- - suta ed ha prosperato, così come la storia ci mo- , stra, per esigenze pratiche e ind,eclinabili di vita dell'umanità, cihe, cercando di posseder il mondo dal suo lavoro e di dar norme e istituti alle sue attività associate, proced,eva dallo studio della na~ tura a1 quello ·di se stessa e anticipava in forma m,istica e fantastica la coscienza dell'unità dell 'essere e dì valori assoluti; e, poichè di religione ce ne è ancora tanta, ·e in ciascun popolo si associa intimamente al processo attraverso il quale e3so ~1 è v,enuto facendo una sua perwnalità ed alla vi- , sione di vita ed alle attitudini s,pirituali che sono in fondo al costume, è necessario rendersi cc.uto di quel ,che essa è e dell'ufficio che ~ompie e _delle esigenze alle quali :;oddisfa, ed eserc1t~re s~ d1 _es_;a la riflessione critica per permearla d1 raz1onal1ta, liberarla ,dalle S(?prastrutture fatisc-enti e restituirla al libero giuoco delle attività spirituali; e, in•fìne, poichè nulla fa ritenere che essa non risponda a qualche intima ed incoercibile necessità spirituale che riguarda la vita nella totalità del suo n10Pdo e ,d,ei suoi valori e se la pone dinanzi come un~ meta da rag•giungere e una idealità da realizzare e un dovere da èompiere, è opportuno e buona avvivare questa esigenza, ricercarne nella storia le più •pure e profonde espressioni, facilmente visibili nel ,cristianesimo, e cercar ,di fare le -coscienze più reli,giose, cioè più apertamente ed efficacemente consa·pevoli -di valori e degli o~rosi tormenti e· ,cl.elle pure gioie dello spirito c1 he con,quista se. stessò nel senso vivo della pr,opria universalità. Le due dottrine, oltre a questo riconoscimento, della funzione storica delle religioni e della vali-- . dità di una considerazione religiosa della vita e· di una « forma di vita »· .religiosa, hanno anche in comune l'affermazione di .un compito direttivo della « ·filosofia », anche dinanzi ai sentimenti ed alle manifestazioni religiose. 1 Per G. Gentile, come ~ènoto, mentre l'arte è il momento della pura soggettività, la religione è invece il momento della .pura oggettività : lo spirito vede sè e il mondo . come oggetto, come altro da sè ed opposto a sè e realtà •piena e totale, dinanzi a cui ed in cui la individualità si ,perde ; e l 'og·getto, il tutto, I' infinito, assume dinanzi al frammento, all'atomo al ... l'avida inquieta sete di essere ,dell' effimero: un car~ttere sacro.; sia che esso gli ispiri un brivido di pavida, atterrita venerazione, nel quale brivido R. Otto {1 ) pone l'essenza stessa dell'atto relig~oso, sia che, invee~ .lo esalti in un senso passivo di amore e d.1 dedizione di sè. Ma il momento della pura oggettività, per quanto abbia una per~nne ragion d 'e~sere nella viva dialettica dello spirito, e sue ·propne manifestazioni e p-rocessi caratte- (i) l l sac,o, T raduz. Buonaiuti, 1926. ...
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