• IL VOLTO DELLA PATRIA 13 Belle, sì, le caratteristiche e patriarcali ·" masserie", dove tutto mi pare che abbia l'organizzazione d'una piccola tribù, vivente nel più perfetto accordo dei suoi uomini obbedienti ai suggerimenti di un capo riconosciuto ( "il massaro "), dove spira non so che ·senso di fine previdenza. Nei suoi recinti, se d' inverno, i mandriani vigilano gli armenti e lavorano i burri, le muzzarelle, le provole ed i bozzoni - latticini squisiti -, nella stagione estiva, fino a tutto luglio, i contadini badano ai lavori della mietitura. In questi mesi pare che pel piano sia seminata la gioia: canti, serenate, simposii e danze sull'aia. Poi squallore, abbandono. Nel- . l'agosto, per evitare la malaria, le popolazioni ritornano sui colli. Nell'estate afos·a scompare così la letizia.... lo · almeno non la ritrovo: febbre, allora, sento da per tutto, febbre ed arsura. Per aver un sollievo devo guardare il tramonto, ·l'unico aspetto della natura che abbia i colori di una festa splendida. *** Per opera di un patrizio benefattore, che sa conci-- liare l' interesse capitalistico con le esigerize nazio-- nali, - il marchese Berlingieri di Crotone, - lungo • - -- s·bliote a Gino Bi neo ..... la spiaggia di San Basilio, dove ancora ha dominio la febbre malarica, la terra, già arsa e spoglia, fluttua di bionde messi ; e nei d' intorni del castello turrito di San Basilio, elevato da Ruggiero I e ceduto dallo stesso re normanno ai certosini della badia di Santa Maria del Casale di Pisticci, si delineano lunghe file di bianche case fra ulivi e pergolati. Ritorna così la vita ove trionfava la morte. Non voglio rendere il senso di morte che io sento sparso per la mia regione; contemplo dalla finestra le campagne per illudermi che la spiaggia della più antica civiltà non manca, no, di bellezza. C'è negli uomini, che hanno tutti visi stanchi e occhi smorti per la malaria, c'è nelle case circostanti un raggio di speranza; c' è nel cielo... e nel mare apportatore di civiltà .... Nel cielo, in quest'ora, è acceso un fuoco sacro. Il sole, un gran disco superbo, è or ora scomparso nel cielo lasciando larghi solchi d'arancio, che sono come una di quelle imperiose melcdie che ci si svegliano a volte nell'anima piene d' impeto: sono musiche mai prima udite, .che si spandono, si diffondono, come a suscitar morti, a creare vite canore, cantando, cantando, cantando. Ma è un'ora breve. Ancora qualche minuto e tutto rientrerà nella sinistra ombra consueta, fasciando l'anima di tedio. CONCETTOVALENTE •
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